Politica
Cementeria di Trani, sindaco a confronto con gli agricoltori
Tarantini: «Si farà se la Regione darà l'ok». La categoria: «Potremo far causa»
Trani - martedì 12 ottobre 2010
I rappresentanti delle associazioni di categoria degli agricoltori sono stati convocati a Palazzo di città dal sindaco, Giuseppe Tarantini, dall'assessore all'agricoltura, Nicola Lapi e dall'assessore all'ambiente, Pina Chiarello per discutere delle ricadute che potrebbe comportare la realizzazione della cementeria del gruppo Matarrese a Trani.
I coltivatori temono che l'impianto possa essere dannoso per le coltivazioni (in particolare per l'uva, vanto della nostra città) e che l'aria, già nauseabonda per via della vicina discarica, diventi irrespirabile. Per questo motivo hanno avviato una raccolta di firme. Gli agricoltori hanno chiesto rassicurazioni sull'impatto ambientale che una cementeria può comportare ed hanno insistito sulla questione del lavoro: la cementeria darebbe lavoro a 100 operai, ma il settore agricolo tranese perderebbe 3000 persone.
«Matarrese – ha detto Tarantini – si è impegnato a non far bruciare rifiuti ma clinker. Il problema dell'inquinamento non lo vedo. Poco più avanti, su quella stessa strada, c'è una discarica che inquina più di qualsiasi altro impianto. La cementeria rappresenta un'opportunità economica per la nostra città in un periodo di crisi, ma se dal fronte regionale la valutazione di impatto ambientale dovesse essere negativa ne prenderemo atto e non se ne farà nulla». Insomma, la cementeria è utile, ma non indispensabile.
Gli agricoltori, che hanno seguito il dibattito con toni polemici, hanno detto che aspetteranno ulteriori sviluppi della vicenda. Se la costruzione della cementeria dovesse andare in porto, si dicono intenzionati ad interpellare l'autorità giudiziaria.
I coltivatori temono che l'impianto possa essere dannoso per le coltivazioni (in particolare per l'uva, vanto della nostra città) e che l'aria, già nauseabonda per via della vicina discarica, diventi irrespirabile. Per questo motivo hanno avviato una raccolta di firme. Gli agricoltori hanno chiesto rassicurazioni sull'impatto ambientale che una cementeria può comportare ed hanno insistito sulla questione del lavoro: la cementeria darebbe lavoro a 100 operai, ma il settore agricolo tranese perderebbe 3000 persone.
«Matarrese – ha detto Tarantini – si è impegnato a non far bruciare rifiuti ma clinker. Il problema dell'inquinamento non lo vedo. Poco più avanti, su quella stessa strada, c'è una discarica che inquina più di qualsiasi altro impianto. La cementeria rappresenta un'opportunità economica per la nostra città in un periodo di crisi, ma se dal fronte regionale la valutazione di impatto ambientale dovesse essere negativa ne prenderemo atto e non se ne farà nulla». Insomma, la cementeria è utile, ma non indispensabile.
Gli agricoltori, che hanno seguito il dibattito con toni polemici, hanno detto che aspetteranno ulteriori sviluppi della vicenda. Se la costruzione della cementeria dovesse andare in porto, si dicono intenzionati ad interpellare l'autorità giudiziaria.
Ricevi aggiornamenti e contenuti da Trani .jpg)







j.jpg)
