Politica
Cementeria, i Verdi chiedono a Tarantini di fare marcia indietro
«E' un colpo letale all'agricoltura»
Trani - venerdì 15 ottobre 2010
«Lo scorso 5 ottobre è scaduto il termine per il deposito delle osservazioni nell'ambito del procedimento amministrativo avviato dall'amministrazione comunale per l'insediamento nel nostro territorio di una cementeria. La maggioranza di governo di centrodestra ha approvato una variante urbanistica che ha trasformato, con grande soddisfazione del richiedente e buona pace di tutti gli altri proprietari terrieri, un terreno da agricolo in industriale.
Non sappiamo se altri hanno depositato osservazioni. Quello che sappiamo è che gli agricoltori hanno depositato una raccolta di firme con la quale si dicono preoccupati per il nuovo insediamento industriale. Infatti si sono resi conto, come ampiamente detto da noi, che la presenza di un insediamento industriale di grande impatto ambientale, potrebbe cerare problemi alla commercializzazione dei loro prodotti di pregio (in primis uva, vino, olio) esportati ovunque. I disciplinari che regolano i vari marchi (dop, doc, igp, etc) sono rigidissimi e la presenza di una cementeria, in aggiunta a quella della discarica e di altri impianti industriali, non costituisce un fattore positivo per la commercializzazione.
Condividiamo le preoccupazioni degli agricoltori, anche per averne già parlato durante il Consiglio comunale ed essendo stati gli unici (insieme al consigliere dell'Italia dei Valori) ad aver votato contro il progetto, non essendo stati così ammaliati dall'argomentazione unica dei sostenitori della stessa: l'occupazione. Purtroppo a Trani, non solo in questi ultimi sette anni, nulla è stato fatto per l'agricoltura, che fino a prova contraria è il settore trainante della nostra economia. Ma si è stati capaci di intraprendere iniziative che contrastano evidentemente con la vocazione del nostro territorio, cedendo alle lusinghe delle false prospettive di sviluppo industriale perdenti in tutto il Sud ricco di ex aree industriali deturpate e abbandonate, sottratte ai cittadini e alla vera economia turistica e agricola. Per tale motivo chiediamo che, con un atto di coraggio, l'amministrazione comunale receda da tale iniziativa e revochi la delibera già approvata in modo da non mettere a rischio l'agricoltura cittadina con il suo notevole carico di lavoratori.
Infine un'ultima considerazione. Sarebbe veramente imbarazzante che qualcuno che ha votato per la realizzazione della cementeria a Trani, ora pensasse di scaricare ogni responsabilità sulla Regione che dovrà esprimere la valutazione d'impatto ambientale. La cementeria è, e rimane, un regalo fatto ai tranesi dall'amministrazione Tarantini. Infine, vorremmo ricordare a qualcuno che continua a sproloquiare della dannosità (da noi condivisa) delle discariche, che in questi anni, nonostante le diffide giudiziarie, non è stato realizzato ancora l'impianto di captazione del biogas che serve a bloccare la dispersione nell'aria».
Michele Di Gregorio e Francesco Laurora
Verdi Trani
Non sappiamo se altri hanno depositato osservazioni. Quello che sappiamo è che gli agricoltori hanno depositato una raccolta di firme con la quale si dicono preoccupati per il nuovo insediamento industriale. Infatti si sono resi conto, come ampiamente detto da noi, che la presenza di un insediamento industriale di grande impatto ambientale, potrebbe cerare problemi alla commercializzazione dei loro prodotti di pregio (in primis uva, vino, olio) esportati ovunque. I disciplinari che regolano i vari marchi (dop, doc, igp, etc) sono rigidissimi e la presenza di una cementeria, in aggiunta a quella della discarica e di altri impianti industriali, non costituisce un fattore positivo per la commercializzazione.
Condividiamo le preoccupazioni degli agricoltori, anche per averne già parlato durante il Consiglio comunale ed essendo stati gli unici (insieme al consigliere dell'Italia dei Valori) ad aver votato contro il progetto, non essendo stati così ammaliati dall'argomentazione unica dei sostenitori della stessa: l'occupazione. Purtroppo a Trani, non solo in questi ultimi sette anni, nulla è stato fatto per l'agricoltura, che fino a prova contraria è il settore trainante della nostra economia. Ma si è stati capaci di intraprendere iniziative che contrastano evidentemente con la vocazione del nostro territorio, cedendo alle lusinghe delle false prospettive di sviluppo industriale perdenti in tutto il Sud ricco di ex aree industriali deturpate e abbandonate, sottratte ai cittadini e alla vera economia turistica e agricola. Per tale motivo chiediamo che, con un atto di coraggio, l'amministrazione comunale receda da tale iniziativa e revochi la delibera già approvata in modo da non mettere a rischio l'agricoltura cittadina con il suo notevole carico di lavoratori.
Infine un'ultima considerazione. Sarebbe veramente imbarazzante che qualcuno che ha votato per la realizzazione della cementeria a Trani, ora pensasse di scaricare ogni responsabilità sulla Regione che dovrà esprimere la valutazione d'impatto ambientale. La cementeria è, e rimane, un regalo fatto ai tranesi dall'amministrazione Tarantini. Infine, vorremmo ricordare a qualcuno che continua a sproloquiare della dannosità (da noi condivisa) delle discariche, che in questi anni, nonostante le diffide giudiziarie, non è stato realizzato ancora l'impianto di captazione del biogas che serve a bloccare la dispersione nell'aria».
Michele Di Gregorio e Francesco Laurora
Verdi Trani
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