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Attualità
Deportati, internati e partigiani tranesi: i nomi
Uno studio di Francesco Pagano in occasione dei famosi fatti del 18 settembre 1943
Trani - sabato 18 settembre 2021
10.22
In occasione del 78° anniversario dei famosi fatti successi a Trani il 18 settembre del 1943, quando inermi cittadini furono radunati con forza nella piazza principale del paese da un commando Tedesco intenzionati a fucilarli, ma che grazie alla ragionevolezza dei principali protagonisti, i sequestrati tornarono liberi dai propri cari, ho trovato interessante pubblicare alcuni elenchi di soldati tranesi vittime della vendetta nazista, durante la Seconda Guerra Mondiale.
Tali nominativi sono frutto della certosina ricerca dei proff. Pati Luceri e Roberto Tarantino, che hanno ultimamente pubblicato il volume: "Deportati, Internati Militari, Partigiani e Vittime della vendetta tedesca della Provincia Barletta-Andria-Trani", nel quale per ogni nominativo viene descritto tutto il periodo militare e le loro vicissitudini causate dal nemico. Di questi soldati tranesi, che ho diviso in categorie, mi sono limitato a riportare solo le generalità, rispetto alle relative storie di vita militare che il su detto volume offre ai lettori. Sicuramente nel leggere i vari nomi, molti proveranno tanta emozione nel riconoscere parenti, amici e compaesani, ma soprattutto nello scoprire le loro storie e le loro gesta di partigiani. Con la speranza di aver fatto cosa gradita poter arricchire il sapere sulla storia locale, mi chiedo se fosse il caso di dedicare una stele a ricordo soprattutto di chi si è speso per la libertà.
- Francesco Pagano
Tali nominativi sono frutto della certosina ricerca dei proff. Pati Luceri e Roberto Tarantino, che hanno ultimamente pubblicato il volume: "Deportati, Internati Militari, Partigiani e Vittime della vendetta tedesca della Provincia Barletta-Andria-Trani", nel quale per ogni nominativo viene descritto tutto il periodo militare e le loro vicissitudini causate dal nemico. Di questi soldati tranesi, che ho diviso in categorie, mi sono limitato a riportare solo le generalità, rispetto alle relative storie di vita militare che il su detto volume offre ai lettori. Sicuramente nel leggere i vari nomi, molti proveranno tanta emozione nel riconoscere parenti, amici e compaesani, ma soprattutto nello scoprire le loro storie e le loro gesta di partigiani. Con la speranza di aver fatto cosa gradita poter arricchire il sapere sulla storia locale, mi chiedo se fosse il caso di dedicare una stele a ricordo soprattutto di chi si è speso per la libertà.
- Francesco Pagano