
Politica
Diretta tv del Consiglio, il Pd torna alla carica
Laurora: «Non mancano il denaro ma la volontà politica». Ancora polemiche sulla trasmissione in diretta delle sedute
Trani - venerdì 4 febbraio 2011
10.50
Tommaso Laurora, segretario cittadino del PD di Trani torna a sollecitare, con una nota alla stampa, l'avvio del servizio di diretta televisiva per il consiglio comunale di Trani.
«Non so quante volte, insieme ai colleghi di opposizione, ci siamo sgolati per chiedere il ripristino della trasmissione in tv del Consiglio comunale di Trani. Diffusione tv scomparsa con l'avvento della seconda amministrazione Tarantini. Ma come accade in questi casi al danno si è aggiunta la beffa: infatti da tempo è scomparsa anche la radio. La diffusione on line, è inutile prendersi in giro, è accessibile ad un utenza limitata vuoi perché su internet navigano solo alcune fasce di utenti, vuoi anche perché non tutta la città ha la necessaria copertura tecnica (adsl) per collegarsi. Ora vedendo i numeri del 2010 possiamo osservare che si sono celebrate 12 sedute di Consiglio comunale; considerando che il costo di ogni trasmissione di consiglio dovrebbe aggirarsi sui 1.000 euro, è evidente che non si tratta di un problema economico perché 12.000 euro all'anno si possono benissimo risparmiare economizzando su tanti costi inutili.
Credo che i cittadini tranesi abbiano il diritto di conoscere, se ve ne sono, dal presidente del Consiglio comunale di Trani queste insormontabili difficoltà nel ripristino di un servizio che consentirebbe ai cittadini di vedere e quindi anche di sapere che si fa di bello o no in Consiglio. Invece in questi anni abbiamo vissuto una fase di oscurantismo che è indice di scarsa considerazione dei cittadini che evidentemente non devono sapere per poi giudicare.
Ad esempio, sempre nel 2010, sono stati discussi in Consiglio 78 provvedimenti e molti di questi ritirati o rinviati (un sesto del totale). Questo i cittadini non lo sanno, ma è indice di cattivo funzionamento visto che le proposte di delibera che arrivano in Consiglio dovrebbero essere state quantomeno condivise all'interno della maggioranza che sostiene il sindaco. In uno degli ultimi consigli del 2009 ci fu anche la promessa solenne (è agli atti) di un esponente dell'attuale maggioranza che nel 2010 sarebbe ritornata la tv. Siamo al 2011 e non si vede ancora niente (in tutti i sensi)».
«Non so quante volte, insieme ai colleghi di opposizione, ci siamo sgolati per chiedere il ripristino della trasmissione in tv del Consiglio comunale di Trani. Diffusione tv scomparsa con l'avvento della seconda amministrazione Tarantini. Ma come accade in questi casi al danno si è aggiunta la beffa: infatti da tempo è scomparsa anche la radio. La diffusione on line, è inutile prendersi in giro, è accessibile ad un utenza limitata vuoi perché su internet navigano solo alcune fasce di utenti, vuoi anche perché non tutta la città ha la necessaria copertura tecnica (adsl) per collegarsi. Ora vedendo i numeri del 2010 possiamo osservare che si sono celebrate 12 sedute di Consiglio comunale; considerando che il costo di ogni trasmissione di consiglio dovrebbe aggirarsi sui 1.000 euro, è evidente che non si tratta di un problema economico perché 12.000 euro all'anno si possono benissimo risparmiare economizzando su tanti costi inutili.
Credo che i cittadini tranesi abbiano il diritto di conoscere, se ve ne sono, dal presidente del Consiglio comunale di Trani queste insormontabili difficoltà nel ripristino di un servizio che consentirebbe ai cittadini di vedere e quindi anche di sapere che si fa di bello o no in Consiglio. Invece in questi anni abbiamo vissuto una fase di oscurantismo che è indice di scarsa considerazione dei cittadini che evidentemente non devono sapere per poi giudicare.
Ad esempio, sempre nel 2010, sono stati discussi in Consiglio 78 provvedimenti e molti di questi ritirati o rinviati (un sesto del totale). Questo i cittadini non lo sanno, ma è indice di cattivo funzionamento visto che le proposte di delibera che arrivano in Consiglio dovrebbero essere state quantomeno condivise all'interno della maggioranza che sostiene il sindaco. In uno degli ultimi consigli del 2009 ci fu anche la promessa solenne (è agli atti) di un esponente dell'attuale maggioranza che nel 2010 sarebbe ritornata la tv. Siamo al 2011 e non si vede ancora niente (in tutti i sensi)».
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