
Politica
Elezioni 2012, si raffredda il dialogo tra Pd e Udc
Tommaso Laurora: «Ognuno è libero di prendere la sua strada». La replica alle dichiarazioni del presidente dell'Udc di Trani
Trani - martedì 15 marzo 2011
A Peppino Mazzillo risponde Tommaso Laurora. Le dichiarazioni del presidente dell'Udc di Trani al nostro portale hanno scatenato la risposta del segretario tranese del partito democratico, a conferma di un certo gelo che si è venuto a creare tra i due partiti. «E´ un dato oggettivo - scrive Laurora - che le diplomazie dei partiti abbiano cominciato prove tecniche di dialogo ovunque in Italia, e quindi anche nella Bat, ma è anche vero che, alla fine, le decisioni per le amministrative di quest'anno siano state assunte solo due mesi prima del voto. Siamo stupiti dal fatto che, nel momento in cui ci accorgiamo che un segnale di apertura indirizzato a tutte le forze del centro, non a qualcuno in particolare, e finalizzato alla costruzione di un progetto comune, che avesse come unico scopo il buon governo della città, sia stato interpretato come una chiamata».
Laurora prosegue: «Stiamo ricevendo ottimi segnali da parte di forze centriste che hanno effettivo interesse a porre al centro della propria azione politica e senza ambiguità gli interessi della città. Non vogliamo forzare le scelte di nessuno per carità, anche perché ogni partito gode, fino a prova contraria, di piena autonomia da spendere magari anche fino a corse solitarie. Quanto alle primarie ribadiamo ancora una volta che il ricorso a questo strumento oramai è assolutamente indispensabile perché il popolo delle primarie rappresenta una platea ampia e di vera partecipazione democratica che va legittimare pienamente le indicazioni dei partiti tra cui troppo spesso si annidano soggetti assolutamente non rappresentativi che tentano di imporre, senza successo, logiche oramai superate».
Laurora prosegue: «Stiamo ricevendo ottimi segnali da parte di forze centriste che hanno effettivo interesse a porre al centro della propria azione politica e senza ambiguità gli interessi della città. Non vogliamo forzare le scelte di nessuno per carità, anche perché ogni partito gode, fino a prova contraria, di piena autonomia da spendere magari anche fino a corse solitarie. Quanto alle primarie ribadiamo ancora una volta che il ricorso a questo strumento oramai è assolutamente indispensabile perché il popolo delle primarie rappresenta una platea ampia e di vera partecipazione democratica che va legittimare pienamente le indicazioni dei partiti tra cui troppo spesso si annidano soggetti assolutamente non rappresentativi che tentano di imporre, senza successo, logiche oramai superate».
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