
Vita di città
"Faccio carburante altrove": e ora la Ip rivuole la pompa di benzina "più cara d'Italia"
La vicenda è finita in Tribunale; nel frattempo i fratelli Centrone continuano a svolgere attività di autolavaggio
Trani - martedì 18 aprile 2023
8.14
Era salito alla ribalta delle cronache come il benzinaio più caro d'Italia: è Alfonso Centrone, gestore con il fratello della pompa di benzina dove l'indicazione dei prezzi sui display appariva spesso agli automobilisti in transito su via Malcangi uno scherzo, raggiungendo per un litro di gasolio anche quasi €2,50 (il picco precisamente €2,44 per il diesel, €2,34 per la benzina). Quei prezzi non erano iniziativa dei fratelli Centrone, ma indicazioni precise della IP, titolare dell'impianto, anche perché alla fine il guadagno dei gestori è sempre e comunque quello di €0,03 circa su ogni litro di carburante venduto.
Ebbene, la vicenda, dopo le dichiarazioni di Alfonso Centrone in un'intervista nelle quali confessava "di fare rifornimento in altre stazioni di servizio più economiche", è finita in Tribunale poiché la IP, titolare dell'impianto su via Malcangi, ha chiesto di tornarne in possesso non solo lamentando un danno di immagine ma, soprattutto - in merito alle dichiarazioni di Centrone circa il rifornimento personale fatto altrove per risparmiare - violando la clausola che obbliga i gestori all'acquisto di carburante dalla stessa IP.
Adesso però i fratelli Centrone, assistiti dall'avvocato Scuderi, si sono opposti al provvedimento della IP e la decisione del Giudice in merito alla legittimità della risoluzione dell'accordo tra loro e la IP è stata rinviata al 5 giugno; nel frattempo, sospesa l'erogazione del carburante, continuano a svolgere attività di autolavaggio.
L'intervista ad Alfonso Centrone diventò alcuni mesi fa virale in tutta Italia, suscitando anche simpatia e ilarità: ma questa evoluzione del caso ha il suono amaro dell'epilogo di una situazione che più volte il benzinaio tranese aveva cercato di affrontare con i referenti della IP, senza risultati, solo con un distributore sempre praticamente deserto, se non per l'autolavaggio e per le auto di aziende convenzionate, obbligate a fare carburante in quell'impianto.
Ebbene, la vicenda, dopo le dichiarazioni di Alfonso Centrone in un'intervista nelle quali confessava "di fare rifornimento in altre stazioni di servizio più economiche", è finita in Tribunale poiché la IP, titolare dell'impianto su via Malcangi, ha chiesto di tornarne in possesso non solo lamentando un danno di immagine ma, soprattutto - in merito alle dichiarazioni di Centrone circa il rifornimento personale fatto altrove per risparmiare - violando la clausola che obbliga i gestori all'acquisto di carburante dalla stessa IP.
Adesso però i fratelli Centrone, assistiti dall'avvocato Scuderi, si sono opposti al provvedimento della IP e la decisione del Giudice in merito alla legittimità della risoluzione dell'accordo tra loro e la IP è stata rinviata al 5 giugno; nel frattempo, sospesa l'erogazione del carburante, continuano a svolgere attività di autolavaggio.
L'intervista ad Alfonso Centrone diventò alcuni mesi fa virale in tutta Italia, suscitando anche simpatia e ilarità: ma questa evoluzione del caso ha il suono amaro dell'epilogo di una situazione che più volte il benzinaio tranese aveva cercato di affrontare con i referenti della IP, senza risultati, solo con un distributore sempre praticamente deserto, se non per l'autolavaggio e per le auto di aziende convenzionate, obbligate a fare carburante in quell'impianto.
Ricevi aggiornamenti e contenuti da Trani 






.jpg)

