Fontana di via Istria, mercoledì 25 maggio l’accensione

«E pensare che avevamo deciso di metter mano alle casse aziendali per regalare alla città un'opera bella e migliorativa. Sono basito, tutte queste polemiche proprio non le comprendo». Angelo Ragno, 49enne agente assicurativo e promotore finanziario, già fondatore dell'associazione della scherma di Trani, commenta così il polverone che si è scatenato intorno alla realizzazione della rotatoria di via Istria con annessa fontana avvenuta attraverso una sponsorizzazione privata di 40mila euro. «Si, io continuo a chiamarla rotatoria – dice Ragno - perché di rotatoria si parla nel bando ed in tutti i documenti ufficiali».

Ragno comunica al nostro portale la fatidica data: il 25 maggio, alle 20.30 ci sarà l'accensione della fontana. «I lavori – spiega Ragno – sono conclusi. Volevamo che si placasse questa spirale di critiche e polemiche, alimentata soprattutto dal mondo della politica. I tranesi invece la pensano diversamente. Sto ricevendo tantissimi apprezzamenti di gente comune per la decisione di realizzare un'opera pubblica nell'interesse della collettività».

I lavori realizzati in via Istria assumono però i contorni di un bel rompicapo fra definizioni e sentenze che vengono fornite a getto continuo. In un recente intervento, Roberto Visibelli (Forza Trani) commentando la copertura dei cartelli di sponsorizzazione pubblicitaria presenti nei pressi della fontana ne aveva attribuito il motivo ad una improvvisa retromarcia del Comune. Secondo Visibelli, l'ufficio tecnico non ne aveva autorizzato l'installazione in quanto in contrasto con le norme del codice della strada. Di più, un nostro affezionato lettore, ha scovato sulla rete un parere del Ministero dei trasporti (72763) del 9 settembre 2010 che conferma questa tesi.

Il Ministero chiarisce che le rotonde stradali sono assimilabili ad intersezioni a raso dove secondo il codice stradale è vietata qualsiasi installazione diversa dalla prescritta segnaletica. La richiesta di chiarimenti era stata avanzata da un Comune italiano circa la diffusa realizzazione di rotatorie stradali sponsorizzate da soggetti privati con marchi, insegne e informazioni pubblicitarie. «Questa pratica è vietata - ha spiegato il ministero - in quanto le rotatorie sono tecnicamente definibili come delle intersezioni a raso su cui si applica il conseguente divieto di posizionamento di impianti pubblicitari previsto dall'articolo 51 del regolamento di esecuzione del codice della strada. Pertanto, sono da considerare fuori legge tutte le iniziative locali che hanno ricercato sponsor per contribuire alla realizzazione di questi manufatti stradali posizionando le pubblicità dell'azienda nel bel mezzo della rotonda. Questi impianti possono infatti creare distrazione e ingenerare pericolo per la circolazione».

Sarà per deformazione professionale, ma Angelo Ragno assicura che non vi sono problemi di sorta: «Ho parlato col dirigente dell'ufficio tecnico e con il comandante di polizia municipale. C'è una sentenza del Consiglio di Stato del gennaio del 2007 che ci conforta, ribadendo che le rotatorie non possono essere assimilabili alle intersezioni stradali». La sentenza in questione è la numero 13 dell'8 gennaio 2007 (Total Italia contro Comune di Marsciano, in provincia di Perugia). Nello specifico, la sentenza della quinta sezione del Consiglio di Stato dice che «sotto il profilo strettamente giuridico, la tesi dell'appellante è che le norme concernenti le intersezioni stradali sarebbero applicabili anche alle rotatorie, poiché queste costituirebbero solo un tipo di incrocio. La tesi, oltre a non essere suffragata da un chiaro supporto normativo, appare incoerente, in quanto è del tutto evidente che le rotatorie costituiscono una soluzione tecnica per ovviare proprio agli inconvenienti dalle intersezioni stradali e da quelle condizioni che ostacolano la visibilità da parte degli utenti della strada. Tale diversa natura, pertanto, impedisce che, ai fini dell'applicazione delle regole sulla costruzione e sicurezza delle strade, le rotatorie vengano assimilate, in via di applicazione analogica, agli incroci».

Per Ragno, dunque, è tutto ok. Indietro, d'altronde, non si può più tornare e mercoledì la fontana sarà inaugurata.