
Vita di città
Forza Trani: gli stalli destinati ai disabili non sono a norma
Codice alla mano, ecco tutte le cose che non vanno. E dal centro Jobel confermano: tante incongruenze
Trani - venerdì 15 aprile 2011
11.29
In questo periodo di rifacimenti di stalli di sosta, sono d'attualità le mancate applicazioni delle norme del codice della strada. Forza Trani con una puntuale nota richiama l'attenzione dell'amministrazione sulla irregolarità degli stalli destinati ai disabili. La nota (corredata da disegni esplicativi) sottolinea come la gran parte dei posteggi o sono irregolari o non rispettano le norme in materia. Infatti gli stalli di sosta per disabili sono regolamentati dall'articolo 40 del codice della strada (decreto legislativo 285/92 e successive modifiche), nonché dall'articolo 149 del regolamento di attuazione del codice della strada (Dpr 495/92), che al comma 5 prevede questo: «Gli stalli di sosta riservati alle persone invalide devono essere delimitati da strisce gialle e contrassegnati sulla pavimentazione dall'apposito simbolo. Devono, inoltre, essere affiancati da uno spazio libero necessario per consentire l'apertura dello sportello del veicolo nonché la manovra di entrata e di uscita dal veicolo, ovvero per consentire l'accesso al marciapiede».
Forza Trani (con spirito collaborativo nei confronti dell'amminnistrazione) evidenzia che trova inoltre applicazione l'articolo 10 del Dpr 503/96 (regolamento recante norme per l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici) che prevede le seguente applicazioni: «Per i parcheggi valgono le norme di cui ai punti 4.2.3 e 8.2.3 del decreto del Ministro dei lavori pubblici del 14 giugno 1989 (numero 236); per i posti riservati disposti parallelamente al senso di marcia, la lunghezza deve essere tale da consentire il passaggio di una persona su sedia a ruote tra un veicolo e l'altro. Il requisito si intende soddisfatto se la lunghezza del posto auto non è inferiore a 6 metri; in tal caso la larghezza del posto auto riservato non eccede quella di un posto auto ordinario. I posti riservati possono essere delimitati da appositi dissuasori».
Forza Trani, attraverso il suo ledaer, Roberto Visibelli, invita l'amministrazione comunale a provvedere con la massima tempestività ad adeguare gli stalli di sosta per disabili alle norme citate nella nota.
Poche ore dopo il comunicato di Forza Trani, è giunta in redazione una nota dell'équipe del centro Jobel: «Lungi dal fare ogni polemica e contenti dell'attenzione che sempre più si diffonde nel territorio intorno ad una sensibilità nei confronti dei diritti dei cittadini, in particolare con difficoltà motorie, sottolineamo come, nella conferenza stampa di presentazione del progetto carrozzina verde svoltasi due giorni fa al Centro Jobel, abbiamo ampiamente illustrato le tantissime incongruenze che riguardano le barriere architettoniche compreso una e più foto relative all'argomento sui parcheggi riservati a persone con disabilità motoria. Uno tra i dieci punti di analisi per decretare secondo noi se una città è accessibile o meno è proprio quello relativo alla segnaletica che è assolutamente non congrua e non sufficiente».
«Abbiamo dimostrato - si legge - le numerosissime incongruenze, presentando come secondo noi anche molti dei lavori attuali di rifacimento di strade e marciapiedi non rispettano le normative sull'abbatimento delle barriere o disegnano percorsi impossibili per chi è in carrozzina (con pali, alberi, impossibilità di attraversamenti, pericolosità ed altro). Nel nostro studio analizzeremo lo stato di accessbilità ai luoghi di cultura, negli edifici pubblici, negli esercizi pubblici. Speriamo che in questo lavoro di analisi le tante voci che si leveranno possano essere d'aiuto per cambiare sensibilità culturali (sia istituzionali che dei cittadini) secondo noi ancora troppo lontane per pensare a città realmente accessibili».
Forza Trani (con spirito collaborativo nei confronti dell'amminnistrazione) evidenzia che trova inoltre applicazione l'articolo 10 del Dpr 503/96 (regolamento recante norme per l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici) che prevede le seguente applicazioni: «Per i parcheggi valgono le norme di cui ai punti 4.2.3 e 8.2.3 del decreto del Ministro dei lavori pubblici del 14 giugno 1989 (numero 236); per i posti riservati disposti parallelamente al senso di marcia, la lunghezza deve essere tale da consentire il passaggio di una persona su sedia a ruote tra un veicolo e l'altro. Il requisito si intende soddisfatto se la lunghezza del posto auto non è inferiore a 6 metri; in tal caso la larghezza del posto auto riservato non eccede quella di un posto auto ordinario. I posti riservati possono essere delimitati da appositi dissuasori».
Forza Trani, attraverso il suo ledaer, Roberto Visibelli, invita l'amministrazione comunale a provvedere con la massima tempestività ad adeguare gli stalli di sosta per disabili alle norme citate nella nota.
Poche ore dopo il comunicato di Forza Trani, è giunta in redazione una nota dell'équipe del centro Jobel: «Lungi dal fare ogni polemica e contenti dell'attenzione che sempre più si diffonde nel territorio intorno ad una sensibilità nei confronti dei diritti dei cittadini, in particolare con difficoltà motorie, sottolineamo come, nella conferenza stampa di presentazione del progetto carrozzina verde svoltasi due giorni fa al Centro Jobel, abbiamo ampiamente illustrato le tantissime incongruenze che riguardano le barriere architettoniche compreso una e più foto relative all'argomento sui parcheggi riservati a persone con disabilità motoria. Uno tra i dieci punti di analisi per decretare secondo noi se una città è accessibile o meno è proprio quello relativo alla segnaletica che è assolutamente non congrua e non sufficiente».
«Abbiamo dimostrato - si legge - le numerosissime incongruenze, presentando come secondo noi anche molti dei lavori attuali di rifacimento di strade e marciapiedi non rispettano le normative sull'abbatimento delle barriere o disegnano percorsi impossibili per chi è in carrozzina (con pali, alberi, impossibilità di attraversamenti, pericolosità ed altro). Nel nostro studio analizzeremo lo stato di accessbilità ai luoghi di cultura, negli edifici pubblici, negli esercizi pubblici. Speriamo che in questo lavoro di analisi le tante voci che si leveranno possano essere d'aiuto per cambiare sensibilità culturali (sia istituzionali che dei cittadini) secondo noi ancora troppo lontane per pensare a città realmente accessibili».
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