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Vita di città
Furti d'auto e nelle case: un disagio sociale a cui ci stiamo abituando?
Le parole di una cittadina tranese vittima dell'ennesimo furto di auto
Trani - lunedì 21 novembre 2022
9.43
"Stiamo perdendo la nostra libertá": come dare torto a questa signora - vittima in venti mesi con la sua famiglia di quattro violazioni nel proprio appartamento e del furto dell'auto - tutto nella centralissima via Bovio? Non serve aggiungere commenti allo sfogo di questa ennesima cittadina tranese, sfogo che pubblichiamo integralmente come spesso decidiamo di fare. Perché parole come queste non sono opinioni, sono istanze di sicurezza alle quali da troppo tempo si chiedono risposte; ma le uniche risposte sono numeri inequivocabili. E Trani resta sulle vette nazionali per furti d'auto e negli appartamenti.
Trani, via Giovanni Bovio, pienissimo centro, balzata alle cronache per essere diventata la strada , per eccellenza, dei furti di auto. Ebbene, tre notti fa è toccato a noi. Oltre al danno, la beffa. Peccato che l'auto fosse piena. Per chi pratica uno sport in maniera intensa ed appassionata, pensare che in un solo attimo ti venga sottratta l'intera attrezzatura (nel caso di specie, sacca da golf con tutti i ferri, annessi e connessi) è quantomai sconcertante. E poi, borsoni, chiavi di casa, documenti, ecc.. Insomma, un gran bel disagio! Ora il pour parler comporterebbe una critica sulla questione che la auto fosse piena.. Oppure, sempre il pour parler, ti direbbe per un furto in casa ( per quanto ci riguarda 4 in 20 mesi, con tanto di telecamere da fare invidia alla casa del Grande Fratello) perché ci sono i gioielli in camera da letto.… come mi fu detto e a cui risposi di non pensare che ogni mia uscita comportasse l'ingresso di un ipotetico estraneo nella mia camera da letto.
Dunque, in tutte queste vicissitudini così ravvicinate, sinceramente ci si sente poco tutelati ed oltremodo violati ed oltraggiati nell'essenziale ed imprescindibile diritto alla libertà nelle sue diverse sfumature. Quante ore trascorse presso i commissariati, quante denunce, quanti confronti, quante spiegazioni, quanti inventari su ciò che inevitabilmente viene sottratto. E sapete quale è la cosa più folle? Quella che ci siamo maledettamente abituati a subire tali incresciose situazioni. Ed è qui che la società muore, nella abitudine. Noi stiamo toccando questo disagio sociale personalmente, un problema di sicurezza dilagante a cui auspichiamo possa porsi almeno un argine quanto prima e che altre persone non subiscano tutti i disagi conseguenti da tali spiacevoli circostanze. Serenamente attendiamo, fiduciosi, sviluppi favorevoli.
Trani, via Giovanni Bovio, pienissimo centro, balzata alle cronache per essere diventata la strada , per eccellenza, dei furti di auto. Ebbene, tre notti fa è toccato a noi. Oltre al danno, la beffa. Peccato che l'auto fosse piena. Per chi pratica uno sport in maniera intensa ed appassionata, pensare che in un solo attimo ti venga sottratta l'intera attrezzatura (nel caso di specie, sacca da golf con tutti i ferri, annessi e connessi) è quantomai sconcertante. E poi, borsoni, chiavi di casa, documenti, ecc.. Insomma, un gran bel disagio! Ora il pour parler comporterebbe una critica sulla questione che la auto fosse piena.. Oppure, sempre il pour parler, ti direbbe per un furto in casa ( per quanto ci riguarda 4 in 20 mesi, con tanto di telecamere da fare invidia alla casa del Grande Fratello) perché ci sono i gioielli in camera da letto.… come mi fu detto e a cui risposi di non pensare che ogni mia uscita comportasse l'ingresso di un ipotetico estraneo nella mia camera da letto.
Dunque, in tutte queste vicissitudini così ravvicinate, sinceramente ci si sente poco tutelati ed oltremodo violati ed oltraggiati nell'essenziale ed imprescindibile diritto alla libertà nelle sue diverse sfumature. Quante ore trascorse presso i commissariati, quante denunce, quanti confronti, quante spiegazioni, quanti inventari su ciò che inevitabilmente viene sottratto. E sapete quale è la cosa più folle? Quella che ci siamo maledettamente abituati a subire tali incresciose situazioni. Ed è qui che la società muore, nella abitudine. Noi stiamo toccando questo disagio sociale personalmente, un problema di sicurezza dilagante a cui auspichiamo possa porsi almeno un argine quanto prima e che altre persone non subiscano tutti i disagi conseguenti da tali spiacevoli circostanze. Serenamente attendiamo, fiduciosi, sviluppi favorevoli.