
Territorio
I Verdi ancora sulla discarica: «Le repliche non hanno fatto chiarezza»
Laurora e di Gregorio: «Chi pagherà per i tanti errori commessi?»
Trani - mercoledì 15 ottobre 2014
7.02
È ancora una volta la discarica di Trani al centro dei pensieri dei Verdi, Michele di Gregorio e Franco Laurora che tornano con una dura nota ad attaccare Amministrazione e vertici Amiu.
«Le repliche scomposte ed inutili (considerato che non fanno chiarezza su quanto accaduto) di coloro che hanno la responsabilità di gestione della discarica e dello stesso sindaco ci spingono ad un'ulteriore intervento - scrivono i due rappresentanti dei Verdi -. I fatti avvenuti non sembrano, come artatamente si vuole fare passare, dovuti al lavoro eccezionale della discarica, che tra le altre cose ha permesso di sbandierare (!!!) a qualcuno esiti positivi di bilancio (a proposito i mancati introiti per questa sospensione dell'attività in capo a chi dovremmo imputarli?), ma alla sua gestione ordinaria considerata la enorme capienza della stessa.
Siamo stati costretti - continuano - negli anni passati ad ascoltare toni celebrativi di chi amministra questa città da oltre dieci anni ad esempio in relazione alla riapertura della "famosa" ricicleria, con annesso carico di assunzioni, le cui modalità sono state anche fatte oggetto di segnalazione alla Procura della Repubblica. Ad oggi non si capisce se la ricicleria funziona oppure è una scatola vuota. Proclami e manifesti sono stati affissi anche per celebrare l'incremento di pochi miseri punti percentuali della raccolta differenziata "sperimentale" che è, comunque, a livelli minimi per una città piccola come la nostra, che hanno permesso di ottenere stratosferici "premi di produzione".
I Tranesi hanno dovuto combattere (materialmente) anche subendo gli strascichi di processi penali contro la discarica per rifiuti speciali Ecoerre (in realtà mai sconfitta del tutto considerato che il procedimento è ancora in itinere). I cittadini hanno dovuto lottare contro chi voleva realizzare un inceneritore promosso come il rimedio di tutti i mali con relativi oneri economici passivi per le casse di AMET. I Tranesi hanno dovuto assistere inermi alla corresponsione di cosiddetti premi di produzione in favore degli amministratori dell'AMIU. I Tranesi da circa sei anni assistono impotenti all'incapacità dell'AMIU di riuscire a dotarsi dell'impianto di captazione e recupero del Biogas con conseguente inquinamento ambientale e perdita di guadagni economici: chi risarcirà i cittadini dei guadagni mancati e dell'inquinamento subito?
La discarica di AMIU, una delle poche discariche pubbliche di tutto il Meridione d'Italia, era fino a pochi anni addietro considerata un esempio di gestione positiva dello smaltimento dei rifiuti. Da qualche anno invece la nostra discarica è diventata invece sempre di più oggetto di provvedimenti dell'Autorità Giudiziaria o degli Organismi Tecnici Regionali e dulcis in fundo di belle visite guidate con relativa foto ricordo (vedi stampa del 15.11.2013) con annessa soddisfazione di illustri sapientoni che sprizzavano soddisfazione sullo stato della discarica (il riferimento è ai rappresentanti del Movimento 5 stelle, ndr).
Chissà se partendo dieci anni addietro con il servizio di raccolta differenziata serio ed efficiente si sarebbe potuto evitare l'ampliamento della discarica e quindi impedire l'accesso di rifiuti da altri Comuni o se ad esempio ridurre la relativa Tassa, con la riduzione progressiva del conferimento in discarica. La realtà - concludono di Gregorio e Laurora - invece ci riporta ad una Tassa che bastona i cittadini ed alla sospensione dell'attività della discarica: chi sono i responsabili di tutto questo disastro continuo? E' vero che fin dal 29.3.2014 il direttore tecnico della discarica aveva segnalato con una nota formale il pericolo di probabili esplosioni del biogas e la fuoriuscita di percolato? Rispondete a queste semplici domande».
«Le repliche scomposte ed inutili (considerato che non fanno chiarezza su quanto accaduto) di coloro che hanno la responsabilità di gestione della discarica e dello stesso sindaco ci spingono ad un'ulteriore intervento - scrivono i due rappresentanti dei Verdi -. I fatti avvenuti non sembrano, come artatamente si vuole fare passare, dovuti al lavoro eccezionale della discarica, che tra le altre cose ha permesso di sbandierare (!!!) a qualcuno esiti positivi di bilancio (a proposito i mancati introiti per questa sospensione dell'attività in capo a chi dovremmo imputarli?), ma alla sua gestione ordinaria considerata la enorme capienza della stessa.
Siamo stati costretti - continuano - negli anni passati ad ascoltare toni celebrativi di chi amministra questa città da oltre dieci anni ad esempio in relazione alla riapertura della "famosa" ricicleria, con annesso carico di assunzioni, le cui modalità sono state anche fatte oggetto di segnalazione alla Procura della Repubblica. Ad oggi non si capisce se la ricicleria funziona oppure è una scatola vuota. Proclami e manifesti sono stati affissi anche per celebrare l'incremento di pochi miseri punti percentuali della raccolta differenziata "sperimentale" che è, comunque, a livelli minimi per una città piccola come la nostra, che hanno permesso di ottenere stratosferici "premi di produzione".
I Tranesi hanno dovuto combattere (materialmente) anche subendo gli strascichi di processi penali contro la discarica per rifiuti speciali Ecoerre (in realtà mai sconfitta del tutto considerato che il procedimento è ancora in itinere). I cittadini hanno dovuto lottare contro chi voleva realizzare un inceneritore promosso come il rimedio di tutti i mali con relativi oneri economici passivi per le casse di AMET. I Tranesi hanno dovuto assistere inermi alla corresponsione di cosiddetti premi di produzione in favore degli amministratori dell'AMIU. I Tranesi da circa sei anni assistono impotenti all'incapacità dell'AMIU di riuscire a dotarsi dell'impianto di captazione e recupero del Biogas con conseguente inquinamento ambientale e perdita di guadagni economici: chi risarcirà i cittadini dei guadagni mancati e dell'inquinamento subito?
La discarica di AMIU, una delle poche discariche pubbliche di tutto il Meridione d'Italia, era fino a pochi anni addietro considerata un esempio di gestione positiva dello smaltimento dei rifiuti. Da qualche anno invece la nostra discarica è diventata invece sempre di più oggetto di provvedimenti dell'Autorità Giudiziaria o degli Organismi Tecnici Regionali e dulcis in fundo di belle visite guidate con relativa foto ricordo (vedi stampa del 15.11.2013) con annessa soddisfazione di illustri sapientoni che sprizzavano soddisfazione sullo stato della discarica (il riferimento è ai rappresentanti del Movimento 5 stelle, ndr).
Chissà se partendo dieci anni addietro con il servizio di raccolta differenziata serio ed efficiente si sarebbe potuto evitare l'ampliamento della discarica e quindi impedire l'accesso di rifiuti da altri Comuni o se ad esempio ridurre la relativa Tassa, con la riduzione progressiva del conferimento in discarica. La realtà - concludono di Gregorio e Laurora - invece ci riporta ad una Tassa che bastona i cittadini ed alla sospensione dell'attività della discarica: chi sono i responsabili di tutto questo disastro continuo? E' vero che fin dal 29.3.2014 il direttore tecnico della discarica aveva segnalato con una nota formale il pericolo di probabili esplosioni del biogas e la fuoriuscita di percolato? Rispondete a queste semplici domande».
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