Enti locali
Il 20 ottobre Consiglio comunale sul rendiconto 2008
E dai Revisori arriva un «sì» che sa di bocciatura
Trani - mercoledì 30 settembre 2009
Il 20 ottobre (martedì) alle ore 10 si riunirà il Consiglio comunale per l'approvazione del rendiconto di gestione 2008. Al momento, il consuntivo è l'unico punto inserito nell'ordine del giorno. Degli equilibri di bilancio non c'è ancora traccia. I capigruppo si riuniranno nuovamente l'1 ottobre per ulteriori integrazioni all'ordine del giorno del Consiglio.
Il consuntivo del 2008 si chiude con un segno più: un avanzo di amministrazione di 1 milione di euro, tutt'altro risultato rispetto ai -5 milioni del 2007. Nonostante il saldo attivo, sul rendiconto 2008, il Collegio dei Revisori (presidente Angelo Pedone, componenti Marino Bozzetti e Antonio Lattanzio) ha presentato molte riserve che hanno il sapore di una mezza bocciatura. I Revisori hanno espresso parere favorevole al rendiconto limitatamente ai risultati della gestione finanziaria, di contro hanno dichiarato di non essere in grado di attestare la completezza e l'attendibilità dei valori patrimoniali.
Il Collegio ha posto in evidenza alcuni rilievi: «Il risultato della gestione finanziaria circoscritta alla gestione di competenza – scrivono - si presenta sostanzialmente in pareggio e, dunque, positiva ed in assoluta controtendenza rispetto all'esercizio precedente. Nel valutare tale risultato positivo, però, occorre tenere debito conto dei contenziosi in essere e delle passività potenziali pregresse presenti. Sulla gestione finanziaria dei residui (conclusasi anch'essa con un risultato positivo) il Collegio ritiene siano necessari ulteriori approfondimenti ed un continuo e costante monitoraggio della gestione stessa. I risultati economici generali – scrivono i Revisori - risultano in linea con quelli degli esercizi precedenti. Ma la mancanza di una ortodossa contabilità economico-patrimoniale, a supporto di quella finanziaria, rende incerta l'entità dei costi e dei ricavi espressi, atteso che le rituali riconciliazioni richieste appaiono gravemente lacunose. La situazione non cambia con riferimento ai conti economici di dettaglio esaminati, inerenti i servizi a domanda individuale e quelli indispensabili. L'assenza di carte da lavoro, congiunte ad una contabilità economica imprecisa, rende difficoltoso l'esatto accertamento del grado di copertura finanziaria per l'erogazione dei servizi. L'assenza di rilevazioni contabili sistemiche non soddisfa il requisito di attendibilità dello stato patrimoniale. Di conseguenza, anche il prospetto di conciliazione tra risultati finanziari ed economici patrimoniali non raggiunge gli obiettivi di certezza voluti dal legislatore».
Nell'ampia relazione (48 pagine) i Revisori hanno compiuto una verifica delle procedure di contabilizzazione delle entrate e delle spese. In particolare, sono state sottolineate le difficoltà di cassa del Comune che non riesce a far fronte alle proprie spese correnti con le entrate ordinarie, facendo ricorso alle entrate a specifica destinazione (le entrate vincolate) e, per la parte residua, ad anticipazioni di tesoreria. Il Collegio, per questo motivo, ha già richiamato l'attenzione del tesoriere alla ricostituzione del fondo di cassa vincolata, utilizzando le prime entrate del 2009, la qual cosa limiterà fortemente la capacità dell'Ente a far fronte ad ulteriori esigenze di cassa.
Il consuntivo del 2008 si chiude con un segno più: un avanzo di amministrazione di 1 milione di euro, tutt'altro risultato rispetto ai -5 milioni del 2007. Nonostante il saldo attivo, sul rendiconto 2008, il Collegio dei Revisori (presidente Angelo Pedone, componenti Marino Bozzetti e Antonio Lattanzio) ha presentato molte riserve che hanno il sapore di una mezza bocciatura. I Revisori hanno espresso parere favorevole al rendiconto limitatamente ai risultati della gestione finanziaria, di contro hanno dichiarato di non essere in grado di attestare la completezza e l'attendibilità dei valori patrimoniali.
Il Collegio ha posto in evidenza alcuni rilievi: «Il risultato della gestione finanziaria circoscritta alla gestione di competenza – scrivono - si presenta sostanzialmente in pareggio e, dunque, positiva ed in assoluta controtendenza rispetto all'esercizio precedente. Nel valutare tale risultato positivo, però, occorre tenere debito conto dei contenziosi in essere e delle passività potenziali pregresse presenti. Sulla gestione finanziaria dei residui (conclusasi anch'essa con un risultato positivo) il Collegio ritiene siano necessari ulteriori approfondimenti ed un continuo e costante monitoraggio della gestione stessa. I risultati economici generali – scrivono i Revisori - risultano in linea con quelli degli esercizi precedenti. Ma la mancanza di una ortodossa contabilità economico-patrimoniale, a supporto di quella finanziaria, rende incerta l'entità dei costi e dei ricavi espressi, atteso che le rituali riconciliazioni richieste appaiono gravemente lacunose. La situazione non cambia con riferimento ai conti economici di dettaglio esaminati, inerenti i servizi a domanda individuale e quelli indispensabili. L'assenza di carte da lavoro, congiunte ad una contabilità economica imprecisa, rende difficoltoso l'esatto accertamento del grado di copertura finanziaria per l'erogazione dei servizi. L'assenza di rilevazioni contabili sistemiche non soddisfa il requisito di attendibilità dello stato patrimoniale. Di conseguenza, anche il prospetto di conciliazione tra risultati finanziari ed economici patrimoniali non raggiunge gli obiettivi di certezza voluti dal legislatore».
Nell'ampia relazione (48 pagine) i Revisori hanno compiuto una verifica delle procedure di contabilizzazione delle entrate e delle spese. In particolare, sono state sottolineate le difficoltà di cassa del Comune che non riesce a far fronte alle proprie spese correnti con le entrate ordinarie, facendo ricorso alle entrate a specifica destinazione (le entrate vincolate) e, per la parte residua, ad anticipazioni di tesoreria. Il Collegio, per questo motivo, ha già richiamato l'attenzione del tesoriere alla ricostituzione del fondo di cassa vincolata, utilizzando le prime entrate del 2009, la qual cosa limiterà fortemente la capacità dell'Ente a far fronte ad ulteriori esigenze di cassa.
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