
Cronaca
Discarica e disastro ambientale: la Procura chiede il processo per 21 persone
Gli imputati davanti al Gup l'11 luglio prossimo
Trani - domenica 14 maggio 2017
E' stata fissata all'11 luglio, davanti al gup del Tribunale di Trani, Angela Schiralli, l'udienza preliminare sul disastro ambientale della discarica Amiu.
Il pubblico ministero Michele Ruggiero chiede il rinvio a giudizio, a vario titolo, di 23 persone tra cui 2 sono società: gli ex sindaci Giuseppe Tarantini e Gigi Riserbato; gli ex rispettivi assessori all'Ambiente, Pina Chiarello e Giuseppe De Simone; l'ex dirigente dell'Ufficio tecnico comunale, Giuseppe Affatato; gli ex rispettivi amministratori Amiu, Francesco Sotero ed Antonello Ruggiero; gli ex consiglieri di amministrazione Amiu (periodo Tarantini) Francesco di Toma e Pasquale Sorrenti; il direttore tecnico dell'impianto di discarica, Michele Zecchillo; il capo settore tecnico e responsabile della sicurezza dell'impianto Domenico Angiolella; il coordinatore dell'area amministrativa Amiu, Antonio Peluso; l'ex presidente del collegio sindacale, Francesco Paolo D'Amore; il responsabile ed il direttore tecnico del laboratorio "Centro Analisi Cliniche" di Bitonto, Pasquale Abbaticchio e Pietro Elio Abbaticchio; il dirigente coordinatore Politiche per la Qualificazione Tutela e Sicurezza Ambientale della Regione Puglia e dirigente dell'ufficio Inquinamento e Grandi Impianti dell'assessorato regionale all'Ambiente fino al 20 gennaio 2010, Antonello Antonicelli; il dirigente del Servizio Rischio Industriale della Regione, Giuseppe Tedeschi; il dirigente dello stesso ufficio regionale, Giuseppe Maestri; il dirigente dell'Ufficio Inquinamento e Grandi Impianti della Regione Puglia, Caterina Dibitonto; l'ingengere-direttore generale della Marco Polo Engineering Spa (con sede in provincia di Cuneo), Loris Zanelli; e l'architetto barese Michele Lastilla. Oltre loro sono imputate come persone giuridiche Amiu Spa e la Marco Polo Engineering Sistemi Ecologici Spa, società verso cui sarebbe stato "indirizzato" l'appalto del 2009 per la realizzazione dell'impianto di captazione e sfruttamento del biogas.
A seconda delle presunte rispettive responsabilità sono contestati i reati di disastro ambientale aggravato, omissione din atti di ufficio, gestione continuata di rifiuti in mancanza della prescritta autorizzazione, emissioni in atmosfera non autorizzate ed inosservanza alle prescrizioni in virtù del Decreto Legislativo n. 152/2006, turbata libertà degli incanti e corruzione aggravata. In particolare, questi due ultimi reati riguardano solo D'Amore e Zanelli; quello di corruzione interessa anche Lastilla. Tre le "persone offese" indicate dal pm Ruggiero: il Comune di Trani, il Ministero dell'Ambiente e la stessa Amiu Spa, che sotto altra veste è imputata.
L'impianto di discarica di Contrada Puro Vecchio (sequestrato nel 2015) sarebbe stato una bomba ecologica con gravi rischi su ambiente e salute della collettività. Secondo quanto concluso dal pm, sulla scorta di una serie di accertamenti di consulenti e Carabinieri del Noe, dal 2009 al 2014 il disastro ambientale si sarebbe "realizzato progressivamente", interessando atmosfera, ambiente e acque di falda: sarebbe stato soprattutto frutto di una lunga serie di omissioni a più livelli.
Il pubblico ministero Michele Ruggiero chiede il rinvio a giudizio, a vario titolo, di 23 persone tra cui 2 sono società: gli ex sindaci Giuseppe Tarantini e Gigi Riserbato; gli ex rispettivi assessori all'Ambiente, Pina Chiarello e Giuseppe De Simone; l'ex dirigente dell'Ufficio tecnico comunale, Giuseppe Affatato; gli ex rispettivi amministratori Amiu, Francesco Sotero ed Antonello Ruggiero; gli ex consiglieri di amministrazione Amiu (periodo Tarantini) Francesco di Toma e Pasquale Sorrenti; il direttore tecnico dell'impianto di discarica, Michele Zecchillo; il capo settore tecnico e responsabile della sicurezza dell'impianto Domenico Angiolella; il coordinatore dell'area amministrativa Amiu, Antonio Peluso; l'ex presidente del collegio sindacale, Francesco Paolo D'Amore; il responsabile ed il direttore tecnico del laboratorio "Centro Analisi Cliniche" di Bitonto, Pasquale Abbaticchio e Pietro Elio Abbaticchio; il dirigente coordinatore Politiche per la Qualificazione Tutela e Sicurezza Ambientale della Regione Puglia e dirigente dell'ufficio Inquinamento e Grandi Impianti dell'assessorato regionale all'Ambiente fino al 20 gennaio 2010, Antonello Antonicelli; il dirigente del Servizio Rischio Industriale della Regione, Giuseppe Tedeschi; il dirigente dello stesso ufficio regionale, Giuseppe Maestri; il dirigente dell'Ufficio Inquinamento e Grandi Impianti della Regione Puglia, Caterina Dibitonto; l'ingengere-direttore generale della Marco Polo Engineering Spa (con sede in provincia di Cuneo), Loris Zanelli; e l'architetto barese Michele Lastilla. Oltre loro sono imputate come persone giuridiche Amiu Spa e la Marco Polo Engineering Sistemi Ecologici Spa, società verso cui sarebbe stato "indirizzato" l'appalto del 2009 per la realizzazione dell'impianto di captazione e sfruttamento del biogas.
A seconda delle presunte rispettive responsabilità sono contestati i reati di disastro ambientale aggravato, omissione din atti di ufficio, gestione continuata di rifiuti in mancanza della prescritta autorizzazione, emissioni in atmosfera non autorizzate ed inosservanza alle prescrizioni in virtù del Decreto Legislativo n. 152/2006, turbata libertà degli incanti e corruzione aggravata. In particolare, questi due ultimi reati riguardano solo D'Amore e Zanelli; quello di corruzione interessa anche Lastilla. Tre le "persone offese" indicate dal pm Ruggiero: il Comune di Trani, il Ministero dell'Ambiente e la stessa Amiu Spa, che sotto altra veste è imputata.
L'impianto di discarica di Contrada Puro Vecchio (sequestrato nel 2015) sarebbe stato una bomba ecologica con gravi rischi su ambiente e salute della collettività. Secondo quanto concluso dal pm, sulla scorta di una serie di accertamenti di consulenti e Carabinieri del Noe, dal 2009 al 2014 il disastro ambientale si sarebbe "realizzato progressivamente", interessando atmosfera, ambiente e acque di falda: sarebbe stato soprattutto frutto di una lunga serie di omissioni a più livelli.
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