
Attualità
Io apro, per il 15 gennaio spopola sul web l'invito all'adesione a una giornata di aperture "normali"
Molti commercianti tranesi starebbero già dichiarando la propria adesione
Trani - martedì 12 gennaio 2021
14.39
Sta girando in rete, spopolando nelle chat e tra i social ed è anche riportato da diverse testate giornalistiche nell'intero paese: è un'iniziativa che si chiama #ioapro, prevista per venerdì 15 gennaio e che coinvolgerebbe bar, ristoranti, palestre e tutte le attività al collasso: il tutto avverrebbe nel pieno rispetto delle regole (distanziamento , mascherine , gel).
Molti titolari di attività tranesi si sarebbero già dichiarati pronti a aderire, unendosi alle già decine di migliaia che lamentano la mancanza di una linea chiara per il futuro nella gestione attuale dell'emergenza, nella quale per moltissimi non sono neanche arrivati i cosiddetti "ristori" annunciati dal decreto. Ci sono addirittura indiscrezioni circa la possibilità del divieto dell'asporto dalle 18 in poi, alimentando questa situazione di assoluto terrore per il futuro delle proprie attività commerciali.
Si cita una "piena tutela legale gratuita per tutti" nel comunicato, e non sappiamo di che natura sia: quel che è vero è che in un tripudio di giornate a colori dove l'umore e le situazioni predominanti sono offuscate di grigio, il tentativo dei commercianti di dimostrare che esercitare in modo consueto le proprie attività al pubblico nel rispetto delle elementari misure di cautela (mascherina, igiene delle mani e distanziamneto) può consentire di non trasmettersi il contagio. E magari dimostrare che la politica debba essere costruzione di una coscienza condivisa verso il Bene e non dispensatore di confusissimi bonus-contentini e proibizioni a gogò che cambiano continuamente
Molti titolari di attività tranesi si sarebbero già dichiarati pronti a aderire, unendosi alle già decine di migliaia che lamentano la mancanza di una linea chiara per il futuro nella gestione attuale dell'emergenza, nella quale per moltissimi non sono neanche arrivati i cosiddetti "ristori" annunciati dal decreto. Ci sono addirittura indiscrezioni circa la possibilità del divieto dell'asporto dalle 18 in poi, alimentando questa situazione di assoluto terrore per il futuro delle proprie attività commerciali.
Si cita una "piena tutela legale gratuita per tutti" nel comunicato, e non sappiamo di che natura sia: quel che è vero è che in un tripudio di giornate a colori dove l'umore e le situazioni predominanti sono offuscate di grigio, il tentativo dei commercianti di dimostrare che esercitare in modo consueto le proprie attività al pubblico nel rispetto delle elementari misure di cautela (mascherina, igiene delle mani e distanziamneto) può consentire di non trasmettersi il contagio. E magari dimostrare che la politica debba essere costruzione di una coscienza condivisa verso il Bene e non dispensatore di confusissimi bonus-contentini e proibizioni a gogò che cambiano continuamente