Vita di città

La discarica di Giovinazzo è out, rifiuti a Trani

Fondate le paure del sindaco. Dall'1 ottobre nuova emergenza

Il sindaco di Trani, Giuseppe Tarantini, nel corso di un suo intervento nell'ultimo Consiglio comunale, aveva fatto riferimento all'emergenza rifiuti in Puglia, testimoniando all'assemblea la sua preoccupazione circa un possibile, ulteriore, sovraccarico di rifiuti nella discarica tranese di Contrada Puro Vecchio.

Le paure del sindaco erano legittimamente fondate. A Trani dovrebbero essere portati, a partire dall'1 ottobre, i rifiuti del Bacino Bari 2 che venivano smaltiti nella discarica Giovinazzo (il secondo impianto più grande del barese), in seguito ad una spaventoso effetto domino di saturazione di altri siti che ha portato al collasso la discarica giovinazzese, il cui volume sarà saturo entro il 30 settembre. Il primo impianto del Bari 2, ossia Conversano, è paralizzato dallo smaltimento dei rifiuti del leccese (potrà reggere fino al 31 dicembre), il terzo impianto (la discarica del Comune di Bitonto) pur se ancora capiente in volume, è da tempo sottosequestro giudiziario per inquinamento della falda acquifera sotterranea.

Morale della favola, l'inconcludente politica ambientale della Regione Puglia, potrebbe regalarci altre tonnellate di rifiuti inattese. Il Comune di Giovinazzo, in serata, discuterà in Consiglio Comunale, l'ipotesi di apertura di un sesto lotto di discarica ma a prescindere da questa decisione, fra una settimana Regione e Provincia di Bari dovranno decidere cosa fare dei rifiuti del bacino Bari 2. E la candidatura di Trani "puzza" in tutti i sensi.
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