
Cronaca
La podista aggredita a Trani: "I morsi di chi giudica fanno più male di quelli dei lupi"
Un ciclo di antirabbica come profilassi ma per la coppia un trauma difficile da superare
Trani - giovedì 6 febbraio 2025
16.32
Oggi l'ennesima iniezione di un ciclo di antirabbica che sarà completato nei prossimi giorni per la signora aggredita mentre faceva jogging insieme a suo marito in una strada di campagna a Trani . " Neanche si può dire che correvamo, in realtà stavamo camminando a passo sostenuto e ci siamo trovati di fronte a questi due esemplari che, benché adesso tanti esperti o presunti tali si stiano muovendo a dire con dovizia di video o immagini che non si trattasse di lupi, avevano dimensione e un'andatura che, onestamente, in un cane pastore noi non abbiamo mai visto in vita nostra". È accaduto infatti, a seguito della notizia della aggressione di alcuni giorni fa, che fin troppi "leoni da tastiera" abbiano detto la loro senza mostrare un briciolo di comprensione nei confronti della signora, per non parlare di espressioni di ironia facile e prive di alcun tipo di rispetto. "Sarebbe interessante vedere come queste persone sarebbero state capaci di reagire trovandosi di fronte a due bestie alte come un alano, magre, le zampe lunghe e il muso affusolato: abbiamo dovuto leggere che ci saremmo dovuti fermare, tenere un certo comportamento, che non aggrediscono...ma c'eravamo noi o loro che giudicano? Sono stati loro presi a morsi?".
Non solo spaventati, insomma, ma anche amareggiati per l'atteggiamento di poca solidarietà ricevuta rispetto all'ipotesi dei lupi che, benché non condivisibile da parte di alcuni esperti, rimane per la coppia - e a onor del vero di altri conoscitori dell'area interpellati - la più plausibile . "Non avevano collare né l'aspetto di cani domestici", sottolinea la coppia, che tiene a rimarcare di aver reso pubblica questa terribile esperienza proprio per mettere in guardia la popolazione e quanti hanno l'abitudine di passeggiare nelle campagne per attività fisica o semplicemente per prendere un po' di aria buona oppure per andare a raccogliere la verdura: "Alla fine se fossero stati due rottweiler ad aggredirci avremmo fatto in modo di condividere la notizia comunque: Abbiamo davvero creduto in quei secondi interminabili che fosse arrivata la fine per noi, il Cielo ci ha protetto grazie all'intervento casuale di alcuni militari a bordo di due mezzi della caserma Lolli Ghetti - sede del 9° reggimento Fanteria - che hanno assistito alla scena e li hanno messi in fuga". Profondamente grati per il sostegno morale e fisico ricevuto dai militari subito dopo l'aggressione, il trauma è stato davvero grande per entrambi: "Ricomincerete a fare jogging, appena i dolori alle ferite saranno passati?", abbiamo chiesto loro. "Certamente, ma ormai in campagna abbiamo paura, anche se abitiamo da queste parti. Prenderemo l'auto e andremo sul lungomare, è bello comunque. Ma ci piacerebbe che la zona venisse battuta per dei controlli: che siano stati lupi o grossi cani randagi alla fine importa poco. A noi è andata bene alla fine, ma rimane il fatto che siano in giro in una zona abitata due esemplari aggressivi e pericolosi". Di certo conviene usare prudenza, in un territorio dove prede tra le più ghiotte per i lupi, come i cinghiali, ormai sono di casa, a due passi dall'entroterra murgiano. Nel dubbio, meglio prendere strade sicure, come insegnano le favole .
Non solo spaventati, insomma, ma anche amareggiati per l'atteggiamento di poca solidarietà ricevuta rispetto all'ipotesi dei lupi che, benché non condivisibile da parte di alcuni esperti, rimane per la coppia - e a onor del vero di altri conoscitori dell'area interpellati - la più plausibile . "Non avevano collare né l'aspetto di cani domestici", sottolinea la coppia, che tiene a rimarcare di aver reso pubblica questa terribile esperienza proprio per mettere in guardia la popolazione e quanti hanno l'abitudine di passeggiare nelle campagne per attività fisica o semplicemente per prendere un po' di aria buona oppure per andare a raccogliere la verdura: "Alla fine se fossero stati due rottweiler ad aggredirci avremmo fatto in modo di condividere la notizia comunque: Abbiamo davvero creduto in quei secondi interminabili che fosse arrivata la fine per noi, il Cielo ci ha protetto grazie all'intervento casuale di alcuni militari a bordo di due mezzi della caserma Lolli Ghetti - sede del 9° reggimento Fanteria - che hanno assistito alla scena e li hanno messi in fuga". Profondamente grati per il sostegno morale e fisico ricevuto dai militari subito dopo l'aggressione, il trauma è stato davvero grande per entrambi: "Ricomincerete a fare jogging, appena i dolori alle ferite saranno passati?", abbiamo chiesto loro. "Certamente, ma ormai in campagna abbiamo paura, anche se abitiamo da queste parti. Prenderemo l'auto e andremo sul lungomare, è bello comunque. Ma ci piacerebbe che la zona venisse battuta per dei controlli: che siano stati lupi o grossi cani randagi alla fine importa poco. A noi è andata bene alla fine, ma rimane il fatto che siano in giro in una zona abitata due esemplari aggressivi e pericolosi". Di certo conviene usare prudenza, in un territorio dove prede tra le più ghiotte per i lupi, come i cinghiali, ormai sono di casa, a due passi dall'entroterra murgiano. Nel dubbio, meglio prendere strade sicure, come insegnano le favole .