
Attualità
La Puglia ti vaccina. Ma i cambi di calendario penalizzano alcune classi di utenti
La denuncia di un cittadino tranese, che si è rivolto all'Autorità Giudiziaria
Trani - sabato 15 maggio 2021
La Puglia ti vaccina. Tu prenoti e vai. Fiducioso. Ma a volte nell'organizzazione generale le cose cambiano, le date e le classi di età in questo caso. E non tutti riescono ad esserne informati, con i come ed i perchè.
E i cittadini denunciano, non solo sui social con numerosissimi post di protesta, ma anche rivolgendosi all'Autorità Giudiziaria, come l'esposto denuncia di un cittadino tranese alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani, nel quale descrive dettagliatamente tutte le fasi dell'accaduto: il rinvio di due settimane della vaccinazione (regolarmente prenotata) a sua insaputa, ma anche il fatto di venire a conoscenza che i nuovi calendari ufficiali hanno visto nei giorni successivi la somministrazione del vaccino ad altre classi di età più giovane.
Spiega il nostro lettore, tranese classe 1961, la sua personale esperienza di "mancata somministrazione del vaccino al sottoscritto in data odierna (14 maggio n.d.r.) nonostante la prenotazione, perpetrata a vantaggio di soggetti più giovani, in palese violazione della normativa nazionale", sottolineando i pericoli della mancata "osservanza del rapporto rischio/anzianità del soggetto".
Il cittadino che ha denunciato, come anche altri che hanno segnalato la loro simile esperienza, racconta che dopo la prenotazione effettuata nelle scorse settimane, il 14 maggio con documentazione stampata si era recato all'orario indicato presso l'hub vaccinale della Asl Bt nel Palazzetto dello Sport di Trani. All'entrata, sottopostosi al controllo di rito, il suo nome non compariva nell'elenco. Eppure la prenotazione stampata di Puglia Salute parlava chiaro per il giorno e l'orario prefissato: 14 maggio ore 10. Il cittadino è stato mandato indietro, con rinvio della data.
Un comportamento che "espone la mia persona – scrive nella denuncia - e gli altri della mia età che hanno subito la medesima vessazione, ad un rischio contagio e relative conseguenze che, ove procuratesi, produrranno incalcolabili danni a carico dei responsabili".
Come abbiamo detto, il caso di questo signore non è l'unico. Nei giorni successivi sono stati vaccinati utenti di fasce di età inferiore, rinviando di alcune settimane quelle fasce di età più anziane che avevano regolarmente e diligentemente prenotato. Probabilmente il problema è a monte, nella distribuzione regionale ed in qualche intoppo che si potrebbe essere verificato.
Nell'esposto si chiede la verifica degli elenchi e le modalità per i criteri adottati all'individuazione dei soggetti da vaccinare.
E i cittadini denunciano, non solo sui social con numerosissimi post di protesta, ma anche rivolgendosi all'Autorità Giudiziaria, come l'esposto denuncia di un cittadino tranese alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani, nel quale descrive dettagliatamente tutte le fasi dell'accaduto: il rinvio di due settimane della vaccinazione (regolarmente prenotata) a sua insaputa, ma anche il fatto di venire a conoscenza che i nuovi calendari ufficiali hanno visto nei giorni successivi la somministrazione del vaccino ad altre classi di età più giovane.
Spiega il nostro lettore, tranese classe 1961, la sua personale esperienza di "mancata somministrazione del vaccino al sottoscritto in data odierna (14 maggio n.d.r.) nonostante la prenotazione, perpetrata a vantaggio di soggetti più giovani, in palese violazione della normativa nazionale", sottolineando i pericoli della mancata "osservanza del rapporto rischio/anzianità del soggetto".
Il cittadino che ha denunciato, come anche altri che hanno segnalato la loro simile esperienza, racconta che dopo la prenotazione effettuata nelle scorse settimane, il 14 maggio con documentazione stampata si era recato all'orario indicato presso l'hub vaccinale della Asl Bt nel Palazzetto dello Sport di Trani. All'entrata, sottopostosi al controllo di rito, il suo nome non compariva nell'elenco. Eppure la prenotazione stampata di Puglia Salute parlava chiaro per il giorno e l'orario prefissato: 14 maggio ore 10. Il cittadino è stato mandato indietro, con rinvio della data.
Un comportamento che "espone la mia persona – scrive nella denuncia - e gli altri della mia età che hanno subito la medesima vessazione, ad un rischio contagio e relative conseguenze che, ove procuratesi, produrranno incalcolabili danni a carico dei responsabili".
Come abbiamo detto, il caso di questo signore non è l'unico. Nei giorni successivi sono stati vaccinati utenti di fasce di età inferiore, rinviando di alcune settimane quelle fasce di età più anziane che avevano regolarmente e diligentemente prenotato. Probabilmente il problema è a monte, nella distribuzione regionale ed in qualche intoppo che si potrebbe essere verificato.
Nell'esposto si chiede la verifica degli elenchi e le modalità per i criteri adottati all'individuazione dei soggetti da vaccinare.
Ricevi aggiornamenti e contenuti da Trani 

j.jpg)



j.jpg)
.jpg)

