Religioni
La Settima Santa ai tempi del Coronavirus: i riti trasmessi dalle televisioni locali
Ecco il calendario delle celebrazioni
Trani - lunedì 30 marzo 2020
8.24
L'Ufficio diocesano di Cancelleria ha reso noto il decreto dell'Arcivescovo Mons. Leonardo D'Ascenzo recante disposizioni in ordine alle celebrazioni della Settimana Santa, resesi necessarie a causa dell'attuale situazione di emergenza, pubblicato successivamente dall'Ufficio diocesano comunicazioni sociali. Il documento recepisce quanto disposto dal Decreto della Congregazione per il Culto divino e la disciplina dei sacramenti del 25 marzo 2020, delle indicazioni della Cei in medesima data e della recente Nota del Ministero dell'Interno del 28 marzo 2020 (Chiese aperte alle funzioni religiose, ma senza la partecipazione dei fedeli).
Mons. D'Ascenzo riprende quanto affermato nel documento vaticano: «Dal momento che la data della Pasqua non può essere trasferita, nei paesi colpiti dalla malattia, dove sono previste restrizioni circa gli assembramenti e i movimenti delle persone, i Vescovi e i Presbiteri celebrino i riti della Settimana Santa senza concorso di popolo e in luogo adatto, evitando la concelebrazione e omettendo la scambio di pace».
Pertanto «In quanto Pastore della Diocesi – scrive l'Arcivescovo – presiederò tutte le celebrazioni presso la Cattedrale di Trani, senza concorso di popolo… i riti saranno teletrasmessi dalle televisioni locali (Teleregione, Amica9, Easy Tv)». Per una ragione di comunione ecclesiale e spirituale con il Pastore della Diocesi «alla stessa ora delle celebrazioni in Cattedrale, i parroci e vicari parrocchiali celebreranno esclusivamente nelle parrocchie a porte chiuse e senza concorso di popolo; i rettori nelle corrispettive chiese rettoriali e senza concorso di popolo alle medesime condizioni; potranno partecipare alle celebrazioni, nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale e con le dovute cautele, un diacono, un lettore, un organista e un cantore, muniti di autocertificazione contenente il nome e l'indirizzo della chiesa, il giorno e l'ora della celebrazioni, secondo le disposizioni governative». Inoltre, l'Arcivescovo precisa: «Sempre allo scopo di garantire unità celebrativa e comunione con il Pastore della Diocesi, nelle celebrazioni sottoelencate, sono sospese le trasmissioni in streaming, su youtube, su facebook o altri social media».
Di seguito, il decreto vescovile presenta il calendario delle celebrazioni:
Il documento vescovile si chiude con le parole di Papa Francesco: «E' il tempo di scegliere che cosa conta e che cosa passa, di separare ciò che è necessario da ciò che non lo è (…). Invitiamo Gesù nelle barche delle nostre vite. Consegniamogli le nostre paure, perché lui vinca»
Mons. D'Ascenzo riprende quanto affermato nel documento vaticano: «Dal momento che la data della Pasqua non può essere trasferita, nei paesi colpiti dalla malattia, dove sono previste restrizioni circa gli assembramenti e i movimenti delle persone, i Vescovi e i Presbiteri celebrino i riti della Settimana Santa senza concorso di popolo e in luogo adatto, evitando la concelebrazione e omettendo la scambio di pace».
Pertanto «In quanto Pastore della Diocesi – scrive l'Arcivescovo – presiederò tutte le celebrazioni presso la Cattedrale di Trani, senza concorso di popolo… i riti saranno teletrasmessi dalle televisioni locali (Teleregione, Amica9, Easy Tv)». Per una ragione di comunione ecclesiale e spirituale con il Pastore della Diocesi «alla stessa ora delle celebrazioni in Cattedrale, i parroci e vicari parrocchiali celebreranno esclusivamente nelle parrocchie a porte chiuse e senza concorso di popolo; i rettori nelle corrispettive chiese rettoriali e senza concorso di popolo alle medesime condizioni; potranno partecipare alle celebrazioni, nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale e con le dovute cautele, un diacono, un lettore, un organista e un cantore, muniti di autocertificazione contenente il nome e l'indirizzo della chiesa, il giorno e l'ora della celebrazioni, secondo le disposizioni governative». Inoltre, l'Arcivescovo precisa: «Sempre allo scopo di garantire unità celebrativa e comunione con il Pastore della Diocesi, nelle celebrazioni sottoelencate, sono sospese le trasmissioni in streaming, su youtube, su facebook o altri social media».
Di seguito, il decreto vescovile presenta il calendario delle celebrazioni:
- Primi Vespri della Domenica della Palme. La Giornata Diocesana della Gioventù sarà celebrata secondo le modalità indicate dal Servizio Diocesano di Pastorale giovanile
- Domenica delle Palme, celebrazione in Cattedrale, ore 9.30, alla stesa ora i presbiteri celebrano, in comunione con l'Arcivescovo, nelle proprie sedi, non saranno benedette né distribuite le palme
- Giovedì Santo, la celebrazione della Messa Crismale è rimandata a data da destinarsi.
- Sempre Giovedì Santo, la Celebrazione della Messa in Coena Domini in Cattedrale sarà alla ore 19.00; alla stessa ora i presbiteri celebrano, in comunione con l'Arcivescovo, nelle proprie sedi.
- Venerdì Santo, la Celebrazione della Passione del Signore in Cattedrale sarà alle ore 19.00; alla stessa ora i presbiteri, in comunione con l'Arcivescovo, celebrano l'Azione liturgica nelle proprie sedi.
- Sabato Santo, la Celebrazione in Cattedrale della Veglia Pasquale sarà alle ore 20.00; alla stessa ora i presbiteri, in comunione con l'Arcivescovo, celebrano nelle proprie sedi.
- Domenica di Pasqua, la Celebrazione in Cattedrale sarà alle ore 9.30; alla stessa ora i presbiteri, in comunione con l'Arcivescovo, celebrano nelle proprie sedi.
- Le espressioni della pietà popolare e le processioni «che arricchiscono i giorni della Settimana Santa e del Triduo Pasquale sono sospese»
- Sono sospese e trasferite ad altra data a destinarsi «le celebrazioni di Battesimi (tranne quelli in articulo mortis), Prime Confessioni, Prime comunioni e Cresime; i Matrimoni non sono vietati in sé, ma potranno svolgersi alla sola presenza del celebrante, dei nubendi e dei testimoni».
Il documento vescovile si chiude con le parole di Papa Francesco: «E' il tempo di scegliere che cosa conta e che cosa passa, di separare ciò che è necessario da ciò che non lo è (…). Invitiamo Gesù nelle barche delle nostre vite. Consegniamogli le nostre paure, perché lui vinca»