D'Ascenzo
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Religioni

La Settima Santa ai tempi del Coronavirus: i riti trasmessi dalle televisioni locali

Ecco il calendario delle celebrazioni

L'Ufficio diocesano di Cancelleria ha reso noto il decreto dell'Arcivescovo Mons. Leonardo D'Ascenzo recante disposizioni in ordine alle celebrazioni della Settimana Santa, resesi necessarie a causa dell'attuale situazione di emergenza, pubblicato successivamente dall'Ufficio diocesano comunicazioni sociali. Il documento recepisce quanto disposto dal Decreto della Congregazione per il Culto divino e la disciplina dei sacramenti del 25 marzo 2020, delle indicazioni della Cei in medesima data e della recente Nota del Ministero dell'Interno del 28 marzo 2020 (Chiese aperte alle funzioni religiose, ma senza la partecipazione dei fedeli).

Mons. D'Ascenzo riprende quanto affermato nel documento vaticano: «Dal momento che la data della Pasqua non può essere trasferita, nei paesi colpiti dalla malattia, dove sono previste restrizioni circa gli assembramenti e i movimenti delle persone, i Vescovi e i Presbiteri celebrino i riti della Settimana Santa senza concorso di popolo e in luogo adatto, evitando la concelebrazione e omettendo la scambio di pace».

Pertanto «In quanto Pastore della Diocesi – scrive l'Arcivescovo – presiederò tutte le celebrazioni presso la Cattedrale di Trani, senza concorso di popolo… i riti saranno teletrasmessi dalle televisioni locali (Teleregione, Amica9, Easy Tv)». Per una ragione di comunione ecclesiale e spirituale con il Pastore della Diocesi «alla stessa ora delle celebrazioni in Cattedrale, i parroci e vicari parrocchiali celebreranno esclusivamente nelle parrocchie a porte chiuse e senza concorso di popolo; i rettori nelle corrispettive chiese rettoriali e senza concorso di popolo alle medesime condizioni; potranno partecipare alle celebrazioni, nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale e con le dovute cautele, un diacono, un lettore, un organista e un cantore, muniti di autocertificazione contenente il nome e l'indirizzo della chiesa, il giorno e l'ora della celebrazioni, secondo le disposizioni governative». Inoltre, l'Arcivescovo precisa: «Sempre allo scopo di garantire unità celebrativa e comunione con il Pastore della Diocesi, nelle celebrazioni sottoelencate, sono sospese le trasmissioni in streaming, su youtube, su facebook o altri social media».
Di seguito, il decreto vescovile presenta il calendario delle celebrazioni:
  • Primi Vespri della Domenica della Palme. La Giornata Diocesana della Gioventù sarà celebrata secondo le modalità indicate dal Servizio Diocesano di Pastorale giovanile
  • Domenica delle Palme, celebrazione in Cattedrale, ore 9.30, alla stesa ora i presbiteri celebrano, in comunione con l'Arcivescovo, nelle proprie sedi, non saranno benedette né distribuite le palme
  • Giovedì Santo, la celebrazione della Messa Crismale è rimandata a data da destinarsi.
  • Sempre Giovedì Santo, la Celebrazione della Messa in Coena Domini in Cattedrale sarà alla ore 19.00; alla stessa ora i presbiteri celebrano, in comunione con l'Arcivescovo, nelle proprie sedi.
  • Venerdì Santo, la Celebrazione della Passione del Signore in Cattedrale sarà alle ore 19.00; alla stessa ora i presbiteri, in comunione con l'Arcivescovo, celebrano l'Azione liturgica nelle proprie sedi.
  • Sabato Santo, la Celebrazione in Cattedrale della Veglia Pasquale sarà alle ore 20.00; alla stessa ora i presbiteri, in comunione con l'Arcivescovo, celebrano nelle proprie sedi.
  • Domenica di Pasqua, la Celebrazione in Cattedrale sarà alle ore 9.30; alla stessa ora i presbiteri, in comunione con l'Arcivescovo, celebrano nelle proprie sedi.
Il documento di Mons. D'Ascenzo, inoltre, porge altre due indicazioni:
  • Le espressioni della pietà popolare e le processioni «che arricchiscono i giorni della Settimana Santa e del Triduo Pasquale sono sospese»
  • Sono sospese e trasferite ad altra data a destinarsi «le celebrazioni di Battesimi (tranne quelli in articulo mortis), Prime Confessioni, Prime comunioni e Cresime; i Matrimoni non sono vietati in sé, ma potranno svolgersi alla sola presenza del celebrante, dei nubendi e dei testimoni».
L'Arcivescovo, inoltre ricorda il dono spirituale di speciali indulgenze ai fedeli affetti dal coronavirus e a tutti coloro che assistono questi ultimi. In più, come precisato dalla Conferenza Episcopale Italiana, «in caso di estrema necessità l'atto di dolore perfetto, accompagnato dall'intenzione di ricevere il sacramento della Penitenza, da sé comporta immediatamente la riconciliazione con Dio … anche il solo desiderio di ricevere a suo tempo l'assoluzione sacramentale, accompagnato da una preghiera di pentimento (il Confesso a Dio onnipotente, l'Atto di dolore, l'invocazione Agnello di Dio che togli i peccati del mondo abbi pietà di ni me) comporta il perdono dei peccati, anche gravi, commessi».
Il documento vescovile si chiude con le parole di Papa Francesco: «E' il tempo di scegliere che cosa conta e che cosa passa, di separare ciò che è necessario da ciò che non lo è (…). Invitiamo Gesù nelle barche delle nostre vite. Consegniamogli le nostre paure, perché lui vinca»
  • Mons. Leonardo D'Ascenzo
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