Scuola e Lavoro
Le scuole di Trani resteranno autonome
Riserbato: «Il rischio accorpamento è scongiurato definitivamente». Cassato, dunque, il decreto Gelmini. Il commento del sindaco
Trani - sabato 9 giugno 2012
9.38
Le scuole di Trani resteranno autonome. Cassato, dunque, il decreto Gelmini che prevedeva gli accorpamenti. Il sindaco di Trani Gigi Riserbato commenta con grande piacere l'intervento della Corte Costituzionale che salva gli istituti scolastici dagli accorpamenti previsti dall'articolo 9, comma 4, del decreto legge 98 del 2011 convertito successivamente in legge 111 del 2011. La sentenza 147 del 2012 della Corte Costituzionale si pronuncia contro quella specifica parte della riforma che prevedeva il ridimensionamento.
«Il rischio accorpamento per le scuole di Trani - dice Riserbato - è stato scongiurato definitivamente, ma se il meccanismo in questo periodo non è scattato lo si deve al lavoro della passata giunta comunale che era riuscita ad ottenere una moratoria di un anno sull'applicazione della Legge del 2011».
Il sindaco, anche in qualità di assessore comunale alla pubblica istruzione, si dice «confortato dalla notizia perché la sentenza della Corte Costituzionale mette fine all'incubo degli accorpamenti e permette alle scuole cittadine di continuare a lavorare in piena autonomia ed efficienza, potendo esprimere la professionalità di sempre di dirigenti scolastici, corpo docenti e amministrativi, al servizio della formazione scolastica, culturale ed educativa dei nostri giovani, per il loro futuro da cittadini adulti».
L'accorpamento, rammenta l'ufficio pubblica istruzione del Comune di Trani per voce della dirigente Maria Dettori, secondo la legge 111/2011 sarebbe stato obbligatorio per le scuole con meno di 1000 alunni. A Trani avrebbe prodotto effetti su tutte le scuole di competenza comunale: scuole dell'infanzia, elementari e medie inferiori. Su otto direzioni scolastiche ne sarebbero state perse tre. Gli accorpamenti avrebbero prodotto, in tutta Italia, la perdita di 2000 posti di lavoro. Sarebbero stati operati tagli tra dirigenti scolastici, personale didattico, collaboratori, personale di segreteria e amministrativo. Il quadro che ne sarebbe scaturito avrebbe inevitabilmente avuto ripercussioni negative sulla qualità del servizio delle scuole agli alunni e alle famiglie.
«Il rischio accorpamento per le scuole di Trani - dice Riserbato - è stato scongiurato definitivamente, ma se il meccanismo in questo periodo non è scattato lo si deve al lavoro della passata giunta comunale che era riuscita ad ottenere una moratoria di un anno sull'applicazione della Legge del 2011».
Il sindaco, anche in qualità di assessore comunale alla pubblica istruzione, si dice «confortato dalla notizia perché la sentenza della Corte Costituzionale mette fine all'incubo degli accorpamenti e permette alle scuole cittadine di continuare a lavorare in piena autonomia ed efficienza, potendo esprimere la professionalità di sempre di dirigenti scolastici, corpo docenti e amministrativi, al servizio della formazione scolastica, culturale ed educativa dei nostri giovani, per il loro futuro da cittadini adulti».
L'accorpamento, rammenta l'ufficio pubblica istruzione del Comune di Trani per voce della dirigente Maria Dettori, secondo la legge 111/2011 sarebbe stato obbligatorio per le scuole con meno di 1000 alunni. A Trani avrebbe prodotto effetti su tutte le scuole di competenza comunale: scuole dell'infanzia, elementari e medie inferiori. Su otto direzioni scolastiche ne sarebbero state perse tre. Gli accorpamenti avrebbero prodotto, in tutta Italia, la perdita di 2000 posti di lavoro. Sarebbero stati operati tagli tra dirigenti scolastici, personale didattico, collaboratori, personale di segreteria e amministrativo. Il quadro che ne sarebbe scaturito avrebbe inevitabilmente avuto ripercussioni negative sulla qualità del servizio delle scuole agli alunni e alle famiglie.