Scuola e Lavoro
Liceo Classico, boom d'iscrizioni ma le aule non bastano
Proposto l'orario continuato e cinque giorni di lezione durante la settimana
Trani - sabato 13 settembre 2014
7.45
Umberto Eco scriveva che pur vivendo nell'era della tecnologia e della scienza, il liceo classico era, e resterà sempre, la scelta migliore per i giovani studenti. Di certo quando l'ha scritto non aveva mai visto il liceo classico e delle scienze umane Francesco De Sanctis di Trani.
Nessuna critica sulla qualità dell'insegnamento, da sempre ritenuta eccellente, ma la struttura non si può definire una punta di diamante. Finestre che lasciano entrare l'acqua in aula, mancanza di uscite di sicurezza, una palestra che non si può a pieno definire tale. Odi et amo. Il tanto odiato, ma anche il tanto amato liceo classico di Trani, si trova oggi a dover affrontare non pochi problemi. Il più grande è che a un passo dall'inizio dell'anno scolastico le aule non bastano per tutti.
Il problema degli spazi non è una novità. Laboratori e aula Magna sono stati trasformati in classi già da anni. Una soluzione questa che non basta più. I ragazzi, almeno per la prima parte dell'anno scolastico, saranno costretti ad affrontare i doppi turni e ad andare a scuola anche di pomeriggio. Un'alternativa, ha comunicato la Provincia, potrebbe essere il trasferimento in un altro istituto, ma al momento nulla di certo. «Potremmo adottare – ha chiarito il dirigente scolastico Luigi Piazzolla – la soluzione dell'orario prolungato su 5 giorni e non su 6, stabilendo dei turni, ma è ancora tutto da decidere. Noi riteniamo – conclude il dirigente – che ogni scuola abbia la propria storia e la propria identità. Noi non vogliamo perdere la nostra».
Aristotele era solito fare lezione passeggiando per i vialetti del giardino del suo liceo. Che sia questa la sorte dei 1700 studenti iscritti?
Nessuna critica sulla qualità dell'insegnamento, da sempre ritenuta eccellente, ma la struttura non si può definire una punta di diamante. Finestre che lasciano entrare l'acqua in aula, mancanza di uscite di sicurezza, una palestra che non si può a pieno definire tale. Odi et amo. Il tanto odiato, ma anche il tanto amato liceo classico di Trani, si trova oggi a dover affrontare non pochi problemi. Il più grande è che a un passo dall'inizio dell'anno scolastico le aule non bastano per tutti.
Il problema degli spazi non è una novità. Laboratori e aula Magna sono stati trasformati in classi già da anni. Una soluzione questa che non basta più. I ragazzi, almeno per la prima parte dell'anno scolastico, saranno costretti ad affrontare i doppi turni e ad andare a scuola anche di pomeriggio. Un'alternativa, ha comunicato la Provincia, potrebbe essere il trasferimento in un altro istituto, ma al momento nulla di certo. «Potremmo adottare – ha chiarito il dirigente scolastico Luigi Piazzolla – la soluzione dell'orario prolungato su 5 giorni e non su 6, stabilendo dei turni, ma è ancora tutto da decidere. Noi riteniamo – conclude il dirigente – che ogni scuola abbia la propria storia e la propria identità. Noi non vogliamo perdere la nostra».
Aristotele era solito fare lezione passeggiando per i vialetti del giardino del suo liceo. Che sia questa la sorte dei 1700 studenti iscritti?