
Vita di città
Longobardi, la nuova piazza taglierà in due la zona
Furiosi i commercianti della zona. «Noi come Berlino prima della caduta del muro»
Trani - martedì 3 maggio 2011
10.19
La nuova piazza Longobardi partirà dai piedi di palazzo Vischi fino all'isolato opposto, tagliando in due per sempre la strada. La finezza urbanistica era sfuggita a molti, compreso a chi ha realizzato il tabellone d'inizio dei lavori. La foto nel cartellone lasciava supporre il mantenimento dell'apertura del varco che da via Annunziata riporta su via Ognissanti. In realtà non sarà così. Le auto che da piazza Libertà scenderanno verso il porto non potranno più girare da via Lorenzo Festa Campanile: l'unica possibilità per ritornare su via Mario Pagano la si avrà girando in via Cambio. Viceversa, chi scende da via Mario Pagano, potrà percorrere via Annunziata, costeggiare un lato di piazza Longobardi e ritornare in via Mario Pagano senza possibilità di arrivare in via Ognissanti.
Commercianti e residenti della zona sono sul piede di guerra. Hanno già iniziato a raccogliere le firme e stanno pensando seriamente di presentare un esposto alle autorità competenti. «Finiti i lavori, sembrerà di essere a Berlino prima della caduta del muro» commenta ironicamente Dino De Marinis, esercente di piazza Longobardi, vice presidente dell'associazione Cta di Trani e portavoce del malcontento generale di chi, li, vive e lavora. «L'amministrazione ha cambiato le carte in tavola, decidendo per una chiusura drastica del sito, che taglierà non solo in due la strada ma taglierà le gambe a quei pochi commercianti che stanno resistendo ai mille problemi di tutti i giorni».

L'assessore ai lavori pubblici, Piero Di Savino, chiarisce: «Non c'è stata nessuna variazione rispetto al progetto iniziale. La nuova piazza è stata concepita così fin dall'inizio. Non volevamo creare più il girotondo di auto a cui eravamo abituati. Quel sito deve essere pedonale in tutto e per tutto. Sono convinto che le attività della zona ne trarranno beneficio». De Marinis la pensa diametralmente all'opposto, tanto più che, insieme a molti altri commercianti e residenti, aveva cercato attraverso vie diplomatiche di arrivare ad una soluzione diversa con il Comune, chiedendo almeno di non chiudere il varco veicolare di via Festa Campanile. Nei giorni scorsi è arrivata la risposta: «Nonostante più di un esponente politico la pensasse come noi – spiega - sindaco e dirigente hanno detto di no. Siamo stanchi di subire passivamente le decisioni penalizzanti dell'amministrazione. Adesso raccoglieremo le firme per protestare, poi si vedrà. Questa è la goccia che ha fatto traboccare il vaso».
De Marinis teme anche per il futuro e per le prossime mosse dell'amministrazione in tema di viabilità. «Ci hanno comunicato informalmente che, ben presto, anche tutta via Ognissanti verrà chiusa al traffico. E' una follia. Si stanno prendendo decisioni mortali per il commercio. Basti pensare a quanto è accaduto in via Mario Pagano: da quando hanno reso pedonale un tratto di strada, hanno chiuso già sei attività commerciali».
Commercianti e residenti della zona sono sul piede di guerra. Hanno già iniziato a raccogliere le firme e stanno pensando seriamente di presentare un esposto alle autorità competenti. «Finiti i lavori, sembrerà di essere a Berlino prima della caduta del muro» commenta ironicamente Dino De Marinis, esercente di piazza Longobardi, vice presidente dell'associazione Cta di Trani e portavoce del malcontento generale di chi, li, vive e lavora. «L'amministrazione ha cambiato le carte in tavola, decidendo per una chiusura drastica del sito, che taglierà non solo in due la strada ma taglierà le gambe a quei pochi commercianti che stanno resistendo ai mille problemi di tutti i giorni».

L'assessore ai lavori pubblici, Piero Di Savino, chiarisce: «Non c'è stata nessuna variazione rispetto al progetto iniziale. La nuova piazza è stata concepita così fin dall'inizio. Non volevamo creare più il girotondo di auto a cui eravamo abituati. Quel sito deve essere pedonale in tutto e per tutto. Sono convinto che le attività della zona ne trarranno beneficio». De Marinis la pensa diametralmente all'opposto, tanto più che, insieme a molti altri commercianti e residenti, aveva cercato attraverso vie diplomatiche di arrivare ad una soluzione diversa con il Comune, chiedendo almeno di non chiudere il varco veicolare di via Festa Campanile. Nei giorni scorsi è arrivata la risposta: «Nonostante più di un esponente politico la pensasse come noi – spiega - sindaco e dirigente hanno detto di no. Siamo stanchi di subire passivamente le decisioni penalizzanti dell'amministrazione. Adesso raccoglieremo le firme per protestare, poi si vedrà. Questa è la goccia che ha fatto traboccare il vaso».
De Marinis teme anche per il futuro e per le prossime mosse dell'amministrazione in tema di viabilità. «Ci hanno comunicato informalmente che, ben presto, anche tutta via Ognissanti verrà chiusa al traffico. E' una follia. Si stanno prendendo decisioni mortali per il commercio. Basti pensare a quanto è accaduto in via Mario Pagano: da quando hanno reso pedonale un tratto di strada, hanno chiuso già sei attività commerciali».
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