
Politica
Nuove elezioni, vecchi contrasti
Trani 2012, istantanea di Marinaro sulle due coalizioni in crisi. «Centrodestra ed il centrosinistra di Trani denotano enormi difficoltà»
Trani - giovedì 28 luglio 2011
A meno di un anno dalle elezioni amministrative, il centrodestra ed il centrosinistra di Trani denotano enormi difficoltà nell'individuare una strada per arrivare speditamente al voto. Dino Marinato (Futuro e libertà) traccia un'impietosa radiografia di quanto sta accadendo nelle due coalizioni.
Marinaro parte dal centrodestra: «Stiamo assistendo – dice il consigliere tranese - al posizionamento di alcune individualità che si sono create fuori dai partiti, nelle botteghe personali di questo o quel politico. Il centrodestra si appresta alla resa dei conti ed all'implosione del PdL. A Trani non c'è alcun esponente che possa dire di essere titolato a rappresentare il partito mai partito. Ognuno può parlare per se stesso, mentre per parlare a nome del PdL tranese devono venire da Canosa, da Bisceglie o da Bari. Si sta verificando, in sostanza, quello che Fini aveva predetto: una guerra interna che lascerà qualcuno a terra e con le ossa rotte, politicamente si intende».
Il consigliere volge lo sguardo sul centrosinistra: «L'avvocato Ugo Operamolla, dietro la spinta di qualcuno, ha dato una quasi disponibilità a candidarsi con tutto il centrosinistra e con il centro, ponendosi quale persona super partes e sopra i partiti. Mi chiedo però: da quando Operamolla è uomo di sinistra? E ancora: da quando l'Udc può essere considerata un partito di sinistra? Detto questo, Operamolla è certo persona di garanzia non solo amministrativa ma anche per i cittadini tutti, è una personalità di grande spessore sotto molteplici aspetti e che certamente non sarebbe e non potrebbe mai essere ostaggio di alcun partito. Insomma, a qualche mente del centrosinistra tranese è risucita in parte quell'operazione che, molti anni or sono, io ed altri amici, certamente non di sinistra, tentammo di fare ma senza ottenere risultato: candidare un uomo di spicco della società civile che potesse con rigore, trasparenza ed efficienza tornare a dare lustro e funzionalità alla nostra città. Gli attriti sorti rappresentano però un grande problema nel centrosinistra che ne uscirà danneggiato. Questo muro contro muro che si è creato mette seriamente a repentaglio le possibilità di vittoria elettorale della coalizione in una città che per la verità di sinistra non lo è mai stata e che solo la cattiva amministrazione del sindaco Tarantini può spingerla al cambiamento. Il quadro dimostra come al demerito dell'amministrazione Tarantini vada aggiunta l'inesistenza della controparte».
Marinaro suggerisce ad entrambe le coalizioni di puntare su un candidato di alto profilo: «Servirà affidare l'amministrazione ad un uomo forte, integerrimo, senza obiettivi personalistici, capace e che si possa dedicare interamente alla nostra città. Tarantini e la sua giunta oltre a grossi buchi economici, lascerà in eredità molta disorganizzazione nella macchina comunale e disaffezione dei cittadini verso la politica. Serve una personalità che possa azzerare tutto e far ripartire la nostra città con nuovo entusiasmo e passione. Futuro e libertà è disponibile a dialogare con chi effettivamente si metterà al servizio della città, con un progetto serio e condivisibile senza voli pindarici o proposte utopiche ma concrete che possano davvero dare risposte ai problemi di noi tutti cittadini».
Marinaro parte dal centrodestra: «Stiamo assistendo – dice il consigliere tranese - al posizionamento di alcune individualità che si sono create fuori dai partiti, nelle botteghe personali di questo o quel politico. Il centrodestra si appresta alla resa dei conti ed all'implosione del PdL. A Trani non c'è alcun esponente che possa dire di essere titolato a rappresentare il partito mai partito. Ognuno può parlare per se stesso, mentre per parlare a nome del PdL tranese devono venire da Canosa, da Bisceglie o da Bari. Si sta verificando, in sostanza, quello che Fini aveva predetto: una guerra interna che lascerà qualcuno a terra e con le ossa rotte, politicamente si intende».
Il consigliere volge lo sguardo sul centrosinistra: «L'avvocato Ugo Operamolla, dietro la spinta di qualcuno, ha dato una quasi disponibilità a candidarsi con tutto il centrosinistra e con il centro, ponendosi quale persona super partes e sopra i partiti. Mi chiedo però: da quando Operamolla è uomo di sinistra? E ancora: da quando l'Udc può essere considerata un partito di sinistra? Detto questo, Operamolla è certo persona di garanzia non solo amministrativa ma anche per i cittadini tutti, è una personalità di grande spessore sotto molteplici aspetti e che certamente non sarebbe e non potrebbe mai essere ostaggio di alcun partito. Insomma, a qualche mente del centrosinistra tranese è risucita in parte quell'operazione che, molti anni or sono, io ed altri amici, certamente non di sinistra, tentammo di fare ma senza ottenere risultato: candidare un uomo di spicco della società civile che potesse con rigore, trasparenza ed efficienza tornare a dare lustro e funzionalità alla nostra città. Gli attriti sorti rappresentano però un grande problema nel centrosinistra che ne uscirà danneggiato. Questo muro contro muro che si è creato mette seriamente a repentaglio le possibilità di vittoria elettorale della coalizione in una città che per la verità di sinistra non lo è mai stata e che solo la cattiva amministrazione del sindaco Tarantini può spingerla al cambiamento. Il quadro dimostra come al demerito dell'amministrazione Tarantini vada aggiunta l'inesistenza della controparte».
Marinaro suggerisce ad entrambe le coalizioni di puntare su un candidato di alto profilo: «Servirà affidare l'amministrazione ad un uomo forte, integerrimo, senza obiettivi personalistici, capace e che si possa dedicare interamente alla nostra città. Tarantini e la sua giunta oltre a grossi buchi economici, lascerà in eredità molta disorganizzazione nella macchina comunale e disaffezione dei cittadini verso la politica. Serve una personalità che possa azzerare tutto e far ripartire la nostra città con nuovo entusiasmo e passione. Futuro e libertà è disponibile a dialogare con chi effettivamente si metterà al servizio della città, con un progetto serio e condivisibile senza voli pindarici o proposte utopiche ma concrete che possano davvero dare risposte ai problemi di noi tutti cittadini».
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