Politica
Ospedale di Trani, da Vendola segnali di speranza
Il governatore incontra la coalizione di Operamolla. «Il confronto è stato produttivo, le richieste sono state accolte»
Trani - giovedì 19 gennaio 2012
10.28
Non risponde alle convocazioni ufficiali della presidenza del Consiglio comunale, non risponde alla nota del sindaco della città ma incontra una delegazione di partiti locali per parlare del futuro dell'ospedale di Trani. Nichi Vendola, presidente della Regione Puglia, lunedì ha ricevuto una delegazione capeggiata dal candidato sindaco Ugo Operamolla. All'incontro hanno partecipato anche altri componenti della coalizione che sostiene l'avvocato tranese (Sinistra e Libertà, Verdi, Italia dei Valori, Partito Socialista, più le associazioni Etica e politica, Liberamente democratici e Vaso di Pandora).
I responsabili della coalizione, in una nota congiunta esprimono «soddisfazione e fiducia sui risultati raggiunti nell'incontro». Vendola era affiancato da alcuni tecnici per dare senso operativo al confronto. La posizione espressa al governatore pugliese dalla delegazione tranese è stata quella di localizzare il nuovo grande ospedale in maniera baricentrica tra Andria, Bisceglie e Trani (comuni che sommano 210 mila abitanti). «La nostra proposta – scrivono i firmatari del documento - è stata pienamente condivisa dal presidente Vendola che ci ha rassicurati in merito, ritenendola giusta e di buon senso».
Si è poi discusso del piano di riordino ospedaliero che prevede un drastico ridimensionamento della struttura esistente. «Anche in questo caso – si legge nella nota della coalizione - il confronto è stato franco e produttivo, le nostre legittime richieste, sono state accolte in linea di principio da Vendola che ha chiesto ai tecnici una rilettura del piano alla luce delle analisi da noi formulate».
In particolare il candidato sindaco Ugo Operamolla ha chiesto che gli accorpamenti tra gli ospedali di Trani e Bisceglie siano equilibrati e impostati con modalità che non penalizzino i cittadini delle due città, se spinti in una competizione dissennata, consentendo contestualmente la realizzazione a Trani della prevista casa della salute all'interno delle strutture esistenti. «Quest'ultima – aggiungono i partiti della coalizione - è molto di più di un semplice poliambulatorio, essendo concepita per soddisfare le esigenze diagnostiche e terapeutiche di primo intervento per quei cittadini che non hanno bisogno di ricoveri intensivi».
I presenti hanno concordato più incontri «per addivenire – si legge - ad un piano di riordino che risulti più attinente alle possibilità di valorizzazione dell'esistente e quindi più rispettoso del ruolo della città. Vogliamo sperare che il sindaco Tarantini riesca ad aggiungere, a questo risultato da noi ottenuto, un contributo dell'amministrazione nell'analisi e nelle proposte, quelle fattibili. Questo per dare un senso all'incontro con il presidente Vendola, evitando polemiche che, a questo punto, risulterebbero sterili constatata la piena disponibilità del presidente».
A margine del comunicato, ci auguriamo che Vendola non perda l'occasione per ribadire le stesse cose nel prossimo Consiglio comunale convocato per domenica 29 gennaio e che soprattutto chieda al direttore generale della Asl di rimodulare il piano di riordino, così come asserito nella nota.
I responsabili della coalizione, in una nota congiunta esprimono «soddisfazione e fiducia sui risultati raggiunti nell'incontro». Vendola era affiancato da alcuni tecnici per dare senso operativo al confronto. La posizione espressa al governatore pugliese dalla delegazione tranese è stata quella di localizzare il nuovo grande ospedale in maniera baricentrica tra Andria, Bisceglie e Trani (comuni che sommano 210 mila abitanti). «La nostra proposta – scrivono i firmatari del documento - è stata pienamente condivisa dal presidente Vendola che ci ha rassicurati in merito, ritenendola giusta e di buon senso».
Si è poi discusso del piano di riordino ospedaliero che prevede un drastico ridimensionamento della struttura esistente. «Anche in questo caso – si legge nella nota della coalizione - il confronto è stato franco e produttivo, le nostre legittime richieste, sono state accolte in linea di principio da Vendola che ha chiesto ai tecnici una rilettura del piano alla luce delle analisi da noi formulate».
In particolare il candidato sindaco Ugo Operamolla ha chiesto che gli accorpamenti tra gli ospedali di Trani e Bisceglie siano equilibrati e impostati con modalità che non penalizzino i cittadini delle due città, se spinti in una competizione dissennata, consentendo contestualmente la realizzazione a Trani della prevista casa della salute all'interno delle strutture esistenti. «Quest'ultima – aggiungono i partiti della coalizione - è molto di più di un semplice poliambulatorio, essendo concepita per soddisfare le esigenze diagnostiche e terapeutiche di primo intervento per quei cittadini che non hanno bisogno di ricoveri intensivi».
I presenti hanno concordato più incontri «per addivenire – si legge - ad un piano di riordino che risulti più attinente alle possibilità di valorizzazione dell'esistente e quindi più rispettoso del ruolo della città. Vogliamo sperare che il sindaco Tarantini riesca ad aggiungere, a questo risultato da noi ottenuto, un contributo dell'amministrazione nell'analisi e nelle proposte, quelle fattibili. Questo per dare un senso all'incontro con il presidente Vendola, evitando polemiche che, a questo punto, risulterebbero sterili constatata la piena disponibilità del presidente».
A margine del comunicato, ci auguriamo che Vendola non perda l'occasione per ribadire le stesse cose nel prossimo Consiglio comunale convocato per domenica 29 gennaio e che soprattutto chieda al direttore generale della Asl di rimodulare il piano di riordino, così come asserito nella nota.