Politica
«Primarie, regole anticostituzionali»
Dubbi di "Trani civica" su schedatura degli elettori. «Una famiglia di cinque persone per votare deve sborsare dieci euro»
Trani - domenica 18 novembre 2012
10.16
Le primarie rappresentano certamente uno strumento di partecipazione democratica per i cittadini ma, prima di arrivare al forcing finale dell'evento che il prossimo 25 novembre investirà gli elettori del centrosinistra e, nel mese di gennaio, impegnerà gli elettori del centrodestra, Trani civica pone alcune riflessioni attraverso il suo rappresentante, Alessandro Moscatelli.
«In entrambi i casi – si legge nel documento - ogni elettore sarà tenuto a versare 2 euro quale contributo all'organizzazione delle primarie ed a sottoscrivere la carta di intenti (centrosinistra) o la carta dei valori del Popolo della libertà (centrodestra), così come previsto dai rispettivi regolamenti. Gli elettori delle primarie del centrosinistra, stando a quanto asserito dal segretario nazionale del Pd, Pierluigi Bersani, verranno schedati e faranno parte di un albo parallelo a quello legale».
Un'altra considerazione attiene al contributo di due euro richiesto ai cittadini per poter votare alle primarie. «E' mai possibile - attacca l'associazione - che ciò possa avvenire e soprattutto in un periodo di crisi come quello che stiamo attraversando? Le primarie, comunque, rappresentano un momento elettorale gestito dai partiti che non attingono alle loro risorse ma preferiscono entrare ancora una volta nelle tasche degli italiani. Una famiglia di cinque persone maggiorenni, per votare alle primarie, deve sborsare dieci euro. Mentre dal sito web del partito democratico si rileva che i rimborsi elettorali del partito, insieme ai contributi erogati dai parlamentari ed alle erogazioni liberali, producono entrate per 63.554.452 euro. E' ammissibile che si possa votare con simili condizioni e modalità? Siamo proprio sicuri che ciò non sia in contrasto con l'articolo 48 della Costituzione che prevede un voto personale ed eguale, libero e segreto?»
«In entrambi i casi – si legge nel documento - ogni elettore sarà tenuto a versare 2 euro quale contributo all'organizzazione delle primarie ed a sottoscrivere la carta di intenti (centrosinistra) o la carta dei valori del Popolo della libertà (centrodestra), così come previsto dai rispettivi regolamenti. Gli elettori delle primarie del centrosinistra, stando a quanto asserito dal segretario nazionale del Pd, Pierluigi Bersani, verranno schedati e faranno parte di un albo parallelo a quello legale».
Un'altra considerazione attiene al contributo di due euro richiesto ai cittadini per poter votare alle primarie. «E' mai possibile - attacca l'associazione - che ciò possa avvenire e soprattutto in un periodo di crisi come quello che stiamo attraversando? Le primarie, comunque, rappresentano un momento elettorale gestito dai partiti che non attingono alle loro risorse ma preferiscono entrare ancora una volta nelle tasche degli italiani. Una famiglia di cinque persone maggiorenni, per votare alle primarie, deve sborsare dieci euro. Mentre dal sito web del partito democratico si rileva che i rimborsi elettorali del partito, insieme ai contributi erogati dai parlamentari ed alle erogazioni liberali, producono entrate per 63.554.452 euro. E' ammissibile che si possa votare con simili condizioni e modalità? Siamo proprio sicuri che ciò non sia in contrasto con l'articolo 48 della Costituzione che prevede un voto personale ed eguale, libero e segreto?»