
Politica
Procacci in onda su Telenorba: bufera sul candidato giornalista
Segnalata al Comitato delle Comunicazioni pugliese la presenza in video durante la par condicio
Trani - mercoledì 13 maggio 2015
9.12
Si apprende, da un articolo pubblicato nella giornata di ieri sulla testata "Il Quotidiano Italiano", che il Corecom avrebbe ricevuto diverse segnalazioni riguardanti il candidato sindaco di Trani Antonio Procacci, nella vita giornalista per l'emittente pugliese Telenorba. La televisione di Conversano, infatti, tra domenica e lunedì, ben oltre l'apertura ufficiale della campagna elettorale, avrebbe trasmesso dei servizi realizzati da Procacci. Nessun contenuto politico, sia chiaro, ma la presenza in video al di fuori degli spazi elettorali e informativi appositi non è permessa per legge.
In materia, dettano legge le Disposizioni per la parità di accesso ai mezzi di informazione durante le campagne elettorali e referendarie e per la comunicazione politica, pubblicate in Gazzetta Ufficiale il 22 febbraio del 2000, e la legge 515 del 1993, entrata in vigore il 29 dicembre dello stesso anno. Infatti, all'articolo 1 comma 5 di quest'ultima, è espressamente dichiarato come la «Dalla data di convocazione dei comizi per le elezioni della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica e fino alla chiusura delle operazioni di voto [...] la presenza di candidati, esponenti di partiti e movimenti politici, membri del Governo, delle giunte e consigli regionali e degli enti locali deve essere limitata esclusivamente alla esigenza di assicurare la completezza e l'imparzialità dell'informazione. Tale presenza è vietata in tutte le altre trasmissioni».
Raggiunto telefonicamente, Procacci non si è detto preoccupato. Così come alla testata barese, anche alla nostra redazione è stato ripetuto che «non è stato trasmesso alcun servizio da quando le liste elettorali sono state ufficializzate. Inoltre, Telenorba non ha mai trasmesso alcunché sulla mia candidatura, poiché in tal caso mi sarei potuto avvalere di una mia posizione di vantaggio. Conosciamo bene, sia io che l'emittente, la legge. Piuttosto inviterei a controllare se su tutte le altre testate, che siano televisioni o anche siti internet, le norme sono state rispettate». Per il momento nessun problema all'orizzonte, anche se il Corecom, organo a cui segnalare eventuali violazioni della par condicio sui mezzi di comunicazione a livello regionale, non ha ancora avuto modo di analizzare la situazione.
In materia, dettano legge le Disposizioni per la parità di accesso ai mezzi di informazione durante le campagne elettorali e referendarie e per la comunicazione politica, pubblicate in Gazzetta Ufficiale il 22 febbraio del 2000, e la legge 515 del 1993, entrata in vigore il 29 dicembre dello stesso anno. Infatti, all'articolo 1 comma 5 di quest'ultima, è espressamente dichiarato come la «Dalla data di convocazione dei comizi per le elezioni della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica e fino alla chiusura delle operazioni di voto [...] la presenza di candidati, esponenti di partiti e movimenti politici, membri del Governo, delle giunte e consigli regionali e degli enti locali deve essere limitata esclusivamente alla esigenza di assicurare la completezza e l'imparzialità dell'informazione. Tale presenza è vietata in tutte le altre trasmissioni».
Raggiunto telefonicamente, Procacci non si è detto preoccupato. Così come alla testata barese, anche alla nostra redazione è stato ripetuto che «non è stato trasmesso alcun servizio da quando le liste elettorali sono state ufficializzate. Inoltre, Telenorba non ha mai trasmesso alcunché sulla mia candidatura, poiché in tal caso mi sarei potuto avvalere di una mia posizione di vantaggio. Conosciamo bene, sia io che l'emittente, la legge. Piuttosto inviterei a controllare se su tutte le altre testate, che siano televisioni o anche siti internet, le norme sono state rispettate». Per il momento nessun problema all'orizzonte, anche se il Corecom, organo a cui segnalare eventuali violazioni della par condicio sui mezzi di comunicazione a livello regionale, non ha ancora avuto modo di analizzare la situazione.
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