Processionaria
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Processionaria, disposta la bonifica ai Cappuccini

Il trattamento sarà eseguito dalla Re Manfredi. L'importo dell'intervento è di 22mila euro

Emergenza processionaria nella pinetina (di proprietà comunale) della chiesa di Santa Maria delle Grazie. Numerose associazioni e privati hanno sollevato il problema della presenza del parassita che può risultare molto pericoloso per la sopravvivenza delle specie arboree e che ha attaccato in modo virulento un sito dove stazionano giovani e meno giovani.

Dopo un sopralluogo effettuato dal responsabile dei giardini pubblici, a causa della gravità della situazione, il Comune ha ordinato un immediato intervento di bonifica, affidato alla cooperativa Re Manfredi in qualità di manutentore del verde pubblico cittadino. L'importo dell'intervento è di 22mila euro (Iva inclusa): gli addetti dovranno effettuare un ripristino vegetativo e funzionale della pineta, mediante il diradamento degli alberi contaminati e l'abbattimento di 40 piante malate.

La processionaria, oltre a desfogliare piante intere, può costituire un pericolo per l'uomo e per gli animali. I peli urticanti dell'insetto allo stato larvale sono velenosi, e in alcuni casi, fortunatemente limitati, possono provocare una grave reazione allergica. Data la particolare struttura (terminano con minuscoli ganci), questi peli si attaccano facilmente ai tessuti (pelle e mucose), provocando una reazione urticante data dal rilascio di istamina (sostanza rilasciata anche in reazioni allergiche). Chi ha ripetuti contatti con la processionaria presenta reazioni che peggiorano ad ogni nuovo contatto.
La Processionaria del Pino (Thaumatopoea pityocampa Denis & Schiffermüller, 1775) è un insetto dell'ordine dei lepidotteri, appartenente alla famiglia dei Notodontidi. Da giovane si presenta come una larva da 1 cm fino a 3 cm e mezzo dotata di numerosi peli irritanti per l'uomo che usano come tecnica di difesa. I gruppi di larve di processionaria si spostano quasi sempre in fila indiana e si compattano quando raggiungono il loro nido bianco di seta. Il nido viene usato per rideporre le uova o viene scartato (le nuove larve saranno costrette a ricostruirlo). In Italia dal 1998 la lotta a questo insetto è obbligatoria.
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