Attualità
Reddito minimo, interviene il coordinatore Bat di Sinistra Italiana
Michele Rizzi: «I diritti non sono un optional»
Trani - martedì 22 agosto 2023
11.12
«La situazione in Italia è molto preoccupante dal punto di vista lavorativo. La precarietà sul lavoro aumenta e il tasso di disoccupazione è in crescita. Il governo di destra ha risposto con la cancellazione del reddito di cittadinanza che sta già scatenando ampie proteste in Italia, l'aumento delle spese militari e il taglio dei servizi sociali, tra cui la sanità. A questa situazione di forte crisi di molti lavoratori, si aggiunge anche una fascia ampia di circa 3 milioni di persone (ossia circa il 10% dei lavoratori in Italia ) che ha un reddito bassissimo con una paga oraria al di sotto della soglia di povertà che non può permettersi nemmeno l'acquisto di beni di prima necessità. Anche per questo, Sinistra italiana, assieme a quasi tutte le forze di opposizione parlamentare, ha lanciato una proposta di legge per l'istituzione del salario minimo che dia una risposta concreta a tutti questi lavoratori, una risposta non demagogica ma necessaria perchè ci sia una paga oraria minima di 9 euro». Si legge così nella nota a firma di Michele Rizzi, coordinatore provinciale di Sinistra italiana, sulla campagna per l'introduzione del reddito minimo in Italia.
«Serve ridare dignità al mondo del lavoro, serve restituire centralità ai bisogni della gente, ai bisogni di chi non può permettersi una vita dignitosa. Il governo Meloni-Salvini fa il gioco delle tre carte, fingendo interessamento per le fasce più deboli della società, per poi spendere soldi del bilancio nazionale per opere pubbliche inutili e dannose come il Ponte sullo Stretto e per guerre militari. Sinistra Italiana ha avviato questa campagna in tutta Italia, nella nostra Puglia e anche nella nostra provincia, con banchetti di raccolta firme che stanno partendo nelle città e nei Paesi, sui luoghi di lavoro e nelle varie iniziative pubbliche si terranno nelle prossime settimane. Ricordo sul sito ufficiale, in pochi giorni sono state già raccolte più di 200.000 firme dimostrando la grande attenzione per il tema.
Anche per questo chiediamo a tutti coloro che credono che il lavoro e i lavoratori debbano avere una dignità a supportare la nostra campagna perché i diritti non sono un optional».