Politica
«San Magno, premiata la tenacia dell'Arcivescovo»
Intervento di Mario Schiralli
Trani - martedì 23 novembre 2010
«A distanza di quasi dodici secoli, Trani riscoprirà il culto di San Magno. E lo farà innalzandogli una nuova chiesa (l'intitolazione sarà ufficializzata dal Vescovo Monsignor Giovan Battista Picchierri domani 24 novembre nella chiesa di San Giuseppe) che sorgerà nel quartiere Stadio (promotore dell'iniziativa, come è noto, è stato un giovane tranese, Antonio Russo, che affascinato dalla storia locale, venne a conoscenza che Trani era stata la città natale del Santo).
Quasi milleduecento anni fa a Trani esisteva già una chiesa dedicata a San Magno, della quale però si è persa ogni traccia, come avvenuto anche per il Mausoleo Bebio, importantissima testimonianza romana che sorgeva nelle vicinanze del tempio stesso. La primitiva chiesa di San Magno porta la data dell'834 e lo si rileva dalla più antica pergamena del Capitolo Metropolitano di Trani risalente, appunto, all'anno 834.
Eccone una libera traduzione del testo: "Io Radeprando Gastaldo figlio del fu Sicoprando Gastaldo della città di Trani per la salvezza e il bene della mia anima offro all'episcopio della Santa madre di Dio e vergine Maria della sede tranese nella quale, come si sa, presiede il signor Auderi, venerabile vescovo, la chiesa di S. Magno, vescovo di Trani, che lo stesso mio padre col consenso del signor Leopardo, vescovo tuo predecessore costruì dalle fondamenta in un suo podere oltre il fiumicello dove c'è il mausoleo detto di bebio, affinché da oggi in poi abbia e possegga la suddetta chiesa con tutte le sue cose e pertinenze".
Dalla lettura della pergamena, si ha anche la possibilità di individuare l'esatta ubicazione della primitiva chiesa, e cioè nei pressi dell'intersezione tra via Amedeo e via Mausoleo, alle spalle dell'attuale sede del giudice di Pace in via Cavour, una volta sede della tipografia Vecchi e della Società del casino, poi Circolo Unione, come peraltro riportato da Capozzi, nella Guida di Trani del 1915 , da Prologo ne I primi tempi della città di Trani del 1877 e ancora da altri studiosi, non ultimo Benedetto Ronchi.
Sull'autenticità della pergamena, non dovrebbero esservi dubbi. Ci troviamo di fronte alla più antica testimonianza del culto di S. Magno a Trani. E' interessante notare che a costruire la chiesa sia stato un nobile di chiara origine longobarda. Purtroppo col passare dei secoli non sembra che il nome di Magno a Trani sia stato assunto da molti cittadini. Anche come feste liturgiche: nei documenti, Libro Rosso compreso, pubblicato da me e da Gerardo Cioffari, sono menzionate quelle di San Nicola Pellegrino e quella di San Leucio, ma non si incontra quella di San Magno. Anche la chiesa sembra essersi dissolta nel nulla.
Ora rinasce anche grazie alla tenacia di Monsignor Pichierri, sempre attento a far sentire la sua autorevole voce in difesa della sacralità dei luoghi di culto della città. Peccato, purtroppo per Trani, che qualcuno non la pensi allo stesso modo».
Mario Schiralli
Quasi milleduecento anni fa a Trani esisteva già una chiesa dedicata a San Magno, della quale però si è persa ogni traccia, come avvenuto anche per il Mausoleo Bebio, importantissima testimonianza romana che sorgeva nelle vicinanze del tempio stesso. La primitiva chiesa di San Magno porta la data dell'834 e lo si rileva dalla più antica pergamena del Capitolo Metropolitano di Trani risalente, appunto, all'anno 834.
Eccone una libera traduzione del testo: "Io Radeprando Gastaldo figlio del fu Sicoprando Gastaldo della città di Trani per la salvezza e il bene della mia anima offro all'episcopio della Santa madre di Dio e vergine Maria della sede tranese nella quale, come si sa, presiede il signor Auderi, venerabile vescovo, la chiesa di S. Magno, vescovo di Trani, che lo stesso mio padre col consenso del signor Leopardo, vescovo tuo predecessore costruì dalle fondamenta in un suo podere oltre il fiumicello dove c'è il mausoleo detto di bebio, affinché da oggi in poi abbia e possegga la suddetta chiesa con tutte le sue cose e pertinenze".
Dalla lettura della pergamena, si ha anche la possibilità di individuare l'esatta ubicazione della primitiva chiesa, e cioè nei pressi dell'intersezione tra via Amedeo e via Mausoleo, alle spalle dell'attuale sede del giudice di Pace in via Cavour, una volta sede della tipografia Vecchi e della Società del casino, poi Circolo Unione, come peraltro riportato da Capozzi, nella Guida di Trani del 1915 , da Prologo ne I primi tempi della città di Trani del 1877 e ancora da altri studiosi, non ultimo Benedetto Ronchi.
Sull'autenticità della pergamena, non dovrebbero esservi dubbi. Ci troviamo di fronte alla più antica testimonianza del culto di S. Magno a Trani. E' interessante notare che a costruire la chiesa sia stato un nobile di chiara origine longobarda. Purtroppo col passare dei secoli non sembra che il nome di Magno a Trani sia stato assunto da molti cittadini. Anche come feste liturgiche: nei documenti, Libro Rosso compreso, pubblicato da me e da Gerardo Cioffari, sono menzionate quelle di San Nicola Pellegrino e quella di San Leucio, ma non si incontra quella di San Magno. Anche la chiesa sembra essersi dissolta nel nulla.
Ora rinasce anche grazie alla tenacia di Monsignor Pichierri, sempre attento a far sentire la sua autorevole voce in difesa della sacralità dei luoghi di culto della città. Peccato, purtroppo per Trani, che qualcuno non la pensi allo stesso modo».
Mario Schiralli
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