Scuola e Lavoro
Scuola, scontro politico sul dimensionamento
Cuccovillo: «Revocate la delibera di dimensionamento». Corrado: «Chiederemo moratoria. Fronte comune per l’alberghiero»
Trani - domenica 11 dicembre 2011
23.52
Il dimensionamento scolastico diventa terreno di scontro per la politica. Nicola Cuoccovillo (partito Socialista) parla beffardamente di «ultimo regalo da parte del ministro Gelmini» e chiede al Comune di revocare la delibera di giunta. «Auspichiamo – spiega - una moratoria anche perché la stessa Regione Puglia se da una parte ha posto il termine del 31 dicembre per inviare le risoluzioni al Ministero dall'altra ha già sollevato, insieme con altre Regioni, un problema di incostituzionalità».
Il piano predisposto dal Comune di Trani sta creando perplessità non solo fra gli addetti ai lavori, ma anche fra i genitori che sono frastornati e confusi in quanto - ad oggi - non sanno quale sarà l'Istituto scolastico a cui indirizzarsi per le prossime iscrizioni dei loro figli. Nel partito dei perplessi ci sono anche i socialisti: «Ci sono molte cose che non quadrano nel piano di dimensionamento della rete scolastica deciso dal Comune, in primis una totela concertazione con gli organi collegiali scolastici».
Cuccovillo rivolge alcune domande all'amministrazione: «Per quale motivo non si è comportata come altri governi cittadini che hanno rallentato ogni decisione in modo da avere tutto il tempo per organizzarsi e coinvolgere anche i genitori? A quale criterio di logica e buon senso corrisponde il tentativo, tutto tranese, di formare nuovi istituti unendo brandelli di scuole già esistenti col rischio di creare istituti non sufficientemente omogenei? Secondo quale ratio l'amministrazione comunale ha deciso di dividere la città in due zone facendo corrispondere due istituti nella zona nord e tre a sud quando il numero di utenza è all'incirca lo stesso, creando una oggettiva sperequazione?».
Da qui la richiesta di revocare la delibera «Sarebbe – conclude Cuccovillo - una proposta ragionevole anche perché in città stanno montando le proteste e non è possibile trascurare il fatto che questo dimensionamento affrettato comporti anche mancanza di programmazione che andrà a ricadere sull'offerta formativa riguardante il futuro di bambini e ragazzi che sono il fondamento del futuro».
A Cuccovillo risponde Beppe Corrado. Il consigliere comunale del PdL difende l'approvazione della delibera («abbiamo evitato che a scegliere sia da sola la Regione Puglia come accadrà per alcune città limitrofe») ed annuncia che Comune e Provincia che chiederanno alla Regione Puglia di avviare una moratoria di almeno un anno, «tempo – spiega Corrado - che deve servire a migliorare il piano cittadino e rendere meno traumatico il passaggio al nuovo sistema della formazione scolastica».
Corrado difende i comntenuti della delibera approvata dalla giunta: «Nella stessa è specificato che il nuovo piano debba partire gradualmente e arrivare a stabilità solo tra tre anni per evitare disagi al corpo docenti, ad alunni e famiglie. L'amministrazione inoltre si è riservata eventuali modifiche visto il tempo ristretto avuto a disposizione per elaborarlo. Quindi la partita non è ancora chiusa».
Il consigliere comunale del PdL rivolge un invito a non tirare in ballo la scuola solo per fini elettorali. «Alcuni partiti del centrosinistra hanno lanciato critiche infondate per mera demagogia. Siamo consapevoli che il piano sia da migliorare ma il tempo avuto a disposizione è stato troppo esiguo».
Sempre in tema di scuola, abbiamo già scritto di come, anche quest'anno, la giunta provinciale abbia previsto nel piano l'istituzione a Trani di una sede dell'istituto alberghiero con indirizzo enogastronomico presso la scuola Bovio. La Provincia ha stanziato dei fondi in bilancio per oltre 500mila euro da spalmare nei prossimi tre anni per l'allestimento della struttura. Esattamente come dodici mesi fa, il primo scoglio (l'ufficio scolastico regionale) è stato superato. Adesso l'ultima parola spetta alla Regione. Corrado, dopo la bocciatura dello scorso anno invita «tutte le forze politiche cittadine ad esercitare la propria influenza sui rappresentati regionali per far si che Trani ottenga l'istituto alberghiero». «Il pallino – conclude Corrado - purtroppo è in mano al centrosinistra. Ai colleghi di quello schieramento ed ai rispettivi candidati sindaco rivolgo l'invito a far sentire la propria voce invece di riempirsi la bocca di slogan e di chiacchiere. Chiedo quindi di costituire un fronte comune per raggiungere questo obiettivo».
Il piano predisposto dal Comune di Trani sta creando perplessità non solo fra gli addetti ai lavori, ma anche fra i genitori che sono frastornati e confusi in quanto - ad oggi - non sanno quale sarà l'Istituto scolastico a cui indirizzarsi per le prossime iscrizioni dei loro figli. Nel partito dei perplessi ci sono anche i socialisti: «Ci sono molte cose che non quadrano nel piano di dimensionamento della rete scolastica deciso dal Comune, in primis una totela concertazione con gli organi collegiali scolastici».
Cuccovillo rivolge alcune domande all'amministrazione: «Per quale motivo non si è comportata come altri governi cittadini che hanno rallentato ogni decisione in modo da avere tutto il tempo per organizzarsi e coinvolgere anche i genitori? A quale criterio di logica e buon senso corrisponde il tentativo, tutto tranese, di formare nuovi istituti unendo brandelli di scuole già esistenti col rischio di creare istituti non sufficientemente omogenei? Secondo quale ratio l'amministrazione comunale ha deciso di dividere la città in due zone facendo corrispondere due istituti nella zona nord e tre a sud quando il numero di utenza è all'incirca lo stesso, creando una oggettiva sperequazione?».
Da qui la richiesta di revocare la delibera «Sarebbe – conclude Cuccovillo - una proposta ragionevole anche perché in città stanno montando le proteste e non è possibile trascurare il fatto che questo dimensionamento affrettato comporti anche mancanza di programmazione che andrà a ricadere sull'offerta formativa riguardante il futuro di bambini e ragazzi che sono il fondamento del futuro».
A Cuccovillo risponde Beppe Corrado. Il consigliere comunale del PdL difende l'approvazione della delibera («abbiamo evitato che a scegliere sia da sola la Regione Puglia come accadrà per alcune città limitrofe») ed annuncia che Comune e Provincia che chiederanno alla Regione Puglia di avviare una moratoria di almeno un anno, «tempo – spiega Corrado - che deve servire a migliorare il piano cittadino e rendere meno traumatico il passaggio al nuovo sistema della formazione scolastica».
Corrado difende i comntenuti della delibera approvata dalla giunta: «Nella stessa è specificato che il nuovo piano debba partire gradualmente e arrivare a stabilità solo tra tre anni per evitare disagi al corpo docenti, ad alunni e famiglie. L'amministrazione inoltre si è riservata eventuali modifiche visto il tempo ristretto avuto a disposizione per elaborarlo. Quindi la partita non è ancora chiusa».
Il consigliere comunale del PdL rivolge un invito a non tirare in ballo la scuola solo per fini elettorali. «Alcuni partiti del centrosinistra hanno lanciato critiche infondate per mera demagogia. Siamo consapevoli che il piano sia da migliorare ma il tempo avuto a disposizione è stato troppo esiguo».
Sempre in tema di scuola, abbiamo già scritto di come, anche quest'anno, la giunta provinciale abbia previsto nel piano l'istituzione a Trani di una sede dell'istituto alberghiero con indirizzo enogastronomico presso la scuola Bovio. La Provincia ha stanziato dei fondi in bilancio per oltre 500mila euro da spalmare nei prossimi tre anni per l'allestimento della struttura. Esattamente come dodici mesi fa, il primo scoglio (l'ufficio scolastico regionale) è stato superato. Adesso l'ultima parola spetta alla Regione. Corrado, dopo la bocciatura dello scorso anno invita «tutte le forze politiche cittadine ad esercitare la propria influenza sui rappresentati regionali per far si che Trani ottenga l'istituto alberghiero». «Il pallino – conclude Corrado - purtroppo è in mano al centrosinistra. Ai colleghi di quello schieramento ed ai rispettivi candidati sindaco rivolgo l'invito a far sentire la propria voce invece di riempirsi la bocca di slogan e di chiacchiere. Chiedo quindi di costituire un fronte comune per raggiungere questo obiettivo».