
Cronaca
Sicurezza degli immobili pubblici, proroga alla Vigilanza Tranese fino al 30 novembre
Al Comune non spetterà più la sorveglianza degli uffici giudiziari
Trani - giovedì 22 ottobre 2015
9.03
Il servizio di vigilanza degli immobili comunali sarà effettuato dalla cooperativa Vigilanza Tranese ancora fino al 30 novembre. L'affidamento trimestrale da parte del dirigente della Polizia municipale, Giovanni Didonna, è avvenuto nelle more di acquistare le apparecchiature di allarme e sorveglianza attualmente concesse in comodato d'uso al Comune e non di proprietà. Impegnata, in favore della cooperativa, la somma di 45mila euro. La disposizione è l'ennesimo atto conseguente alla contestata gara per l'affidamento del nuovo servizio di vigilanza degli immobili comunali, indetta il 27 dicembre 2011 per la durata di tre anni e un importo di 2,2 milioni di euro.
Dopo l'aggiudicazione alla Sicurcenter di Palermo e il ricorso al Tar Puglia della Vigilanza Tranese, che si era piazzata al secondo posto, l'appalto rimane tuttora in sospeso: il tribunale amministrativo pur rigettando il ricorso, per carenza della cooperativa a poter ricorrere, ha tuttavia riconosciuto l'illegittimità della nomina della commissione giudicatrice e di tutti gli atti amministrativi conseguenti. Di mezzo, poi, c'è anche un'inchiesta giudiziaria – nota come "Sistema Trani" – che ha portato alla caduta dell'amministrazione Riserbato, con l'arresto dello stesso ex sindaco e di alcuni esponenti del Comune e delle società partecipate.
Di certo le competenze di Palazzo di città in fatto di vigilanza degli immobili pubblici sono state ridotte dal settembre scorso, con il trasferimento delle spese di mantenimento degli uffici giudiziari dal Comune al ministero della Giustizia. Per questo, al Comune spetta ora solo la vigilanza di palazzo di città e dei servizi sociali, biblioteca, villa, cimitero e polizia municipale.
Dopo l'aggiudicazione alla Sicurcenter di Palermo e il ricorso al Tar Puglia della Vigilanza Tranese, che si era piazzata al secondo posto, l'appalto rimane tuttora in sospeso: il tribunale amministrativo pur rigettando il ricorso, per carenza della cooperativa a poter ricorrere, ha tuttavia riconosciuto l'illegittimità della nomina della commissione giudicatrice e di tutti gli atti amministrativi conseguenti. Di mezzo, poi, c'è anche un'inchiesta giudiziaria – nota come "Sistema Trani" – che ha portato alla caduta dell'amministrazione Riserbato, con l'arresto dello stesso ex sindaco e di alcuni esponenti del Comune e delle società partecipate.
Di certo le competenze di Palazzo di città in fatto di vigilanza degli immobili pubblici sono state ridotte dal settembre scorso, con il trasferimento delle spese di mantenimento degli uffici giudiziari dal Comune al ministero della Giustizia. Per questo, al Comune spetta ora solo la vigilanza di palazzo di città e dei servizi sociali, biblioteca, villa, cimitero e polizia municipale.
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