Politica
Soldi per occupazione in ospedale, critiche anche da Upf
«Si continua ad attribuire incarichi ad un ristretto gruppo di ditte». Il movimento contesta anche le scelte all’Amet per il CdA allargato
Trani - giovedì 25 aprile 2013
11.39
«Anche il movimento civico cittadino Uniti per Ferrante si unisce con fermezza a quanti, esponenti politici e cittadini, hanno esternato il proprio disappunto per le modalità con le quali l'amministrazione ha attribuito e continua ad attribuire incarichi ad un ristretto gruppo di ditte senza indire procedure di gara che invece attuerebbero il pieno rispetto di quella trasparenza amministrativa e gestionale tanto decantata in campagna elettorale». Resta sempre d'attualità il caso dei rimborsi riconosciuti ad un'azienda cittadina per alcuni servizi espletati durante il periodo di occupazione dell'ospedale.
Il movimento formato intorno al nome del presidente del Consiglio comunale si accoda dunque al coro di proteste: «Ci chiediamo – dice il direttivo di Upf - se i componenti del direttivo del comitato L328 fossero a conoscenza della necessità dei servizi erogati dalla ditta e quali criteri siano stati adottati per l'individuazione della stessa, dato che la tempistica consentiva margini sufficienti per indire quanto meno una normale indagine di mercato. Chiediamo al sindaco pari solerzia manifestata nelle sue piccanti riposte ai legittimi interrogativi di chi gli chiedeva conto del modus operandi in materia di attribuzione di incarichi e se questa amministrazione creativa faccia parte di quella silenziosa rivoluzione in atto, a suo dire, a Palazzo di città».
I rimborsi per l'ospedale non sono l'unica spia accesa dal movimento: «Riserbato spieghi anche ai cittadini tranesi, anche e soprattutto a chi non l'ha votato, quale necessità abbia spinto la stessa amministrazione ad impegnare e spendere ben 4000 euro per celebrare una cerimonia di intitolazione di una piazza o perchè abbia proceduto alla nomina di un CdA di Amet tanto corposo, atteso che la legge in vigore consentiva la nomina di un amministratore unico come nel caso dell'Amiu, in nome della spending review. Lo spieghi anche a chi, quotidianamente, si vede costretto a sbarcare il lunario in preda ad una crisi economica e lavorativa senza precedenti. Lo spieghi anche ai lavoratori delle cooperative sociali, agli indigenti, ai tanti disoccupati della nostra città».
Il movimento formato intorno al nome del presidente del Consiglio comunale si accoda dunque al coro di proteste: «Ci chiediamo – dice il direttivo di Upf - se i componenti del direttivo del comitato L328 fossero a conoscenza della necessità dei servizi erogati dalla ditta e quali criteri siano stati adottati per l'individuazione della stessa, dato che la tempistica consentiva margini sufficienti per indire quanto meno una normale indagine di mercato. Chiediamo al sindaco pari solerzia manifestata nelle sue piccanti riposte ai legittimi interrogativi di chi gli chiedeva conto del modus operandi in materia di attribuzione di incarichi e se questa amministrazione creativa faccia parte di quella silenziosa rivoluzione in atto, a suo dire, a Palazzo di città».
I rimborsi per l'ospedale non sono l'unica spia accesa dal movimento: «Riserbato spieghi anche ai cittadini tranesi, anche e soprattutto a chi non l'ha votato, quale necessità abbia spinto la stessa amministrazione ad impegnare e spendere ben 4000 euro per celebrare una cerimonia di intitolazione di una piazza o perchè abbia proceduto alla nomina di un CdA di Amet tanto corposo, atteso che la legge in vigore consentiva la nomina di un amministratore unico come nel caso dell'Amiu, in nome della spending review. Lo spieghi anche a chi, quotidianamente, si vede costretto a sbarcare il lunario in preda ad una crisi economica e lavorativa senza precedenti. Lo spieghi anche ai lavoratori delle cooperative sociali, agli indigenti, ai tanti disoccupati della nostra città».