Nightlife
Stop alla musica sul porto dopo la mezzanotte
Petizione firmata da 100 persone fra residenti ed esercenti. Una delegazione ha incontrato il sindaco: chiesti controlli
Trani - sabato 23 marzo 2013
17.23
Una petizione, con oltre 100 firme di residenti ed esercenti dell'area portuale, è stata depositata questa mattina in Comune per contrastare preventivamente il problema delle emissioni acustiche. Con l'avvicinarsi della stagione calda, alcuni locali dell'area emettono musica a volume alto fino a tarda ora, pregiudicando la tranquillità dei residenti e anche le attività alberghiere, di ristorazione e culturali che insistono nell'area. Sull'argomento, questa mattina una rappresentanza dei firmatari ha incontrato il sindaco Luigi Riserbato per esporre le motivazioni della petizione.
«Il problema – secondo quanto scritto nella petizione - è rappresentato, innanzitutto, da quei locali che tengono concerti o diffondono musica all'esterno delle proprie attività, ma anche da quanti effettuano queste iniziative all'interno dei locali non rispettando gli orari e i livelli di decibel stabiliti per legge. La cosa avviene soprattutto d'estate, anche in virtù di deroghe concesse dal Comune attraverso ordinanze sindacali. L'estate scorsa è stato concesso agli esercenti di organizzare anche eventi musicali o tenere musica all'esterno secondo un calendario concordato con il Comune: questa decisione ha evitato il prolificare di piccoli eventi musicali quasi in gara a far sentire la loro musica (come accaduto l'estate precedente). L'ordinanza sindacale ha però anche consentito loro di diffondere musica oltre la mezzanotte, fino al 15 ottobre. Questa deroga è stata poi prorogata, con un'ulteriore ordinanza sindacale, fino al 31 ottobre. Con un'altra ordinanza è stato concesso agli stessi gestori di derogare i limiti per le emissioni sonore fissate dalla normativa nazionale. Sulla legittimità di queste deroghe, gli scriventi esprimono forti perplessità. Innanzitutto, sul fatto che si possa consentire, comunque, di diffondere musica all'aperto».
«Ci risulta inoltre – proseguono i firmatari della petizione – che le iniziative di diffusione di musica all'aperto con altoparlanti non sono sempre avvenute rispettando un calendario. Insomma, si è presa l'abitudine di diffondere musica fuori dai locali a prescindere da calendari di eventi, che dovrebbero contemplare un'autorizzazione per pubblici spettacoli. Cosa ancora più grave è stata, però, la nuova iniziativa di proroga della deroga per le emissioni musicali oltre la mezzanotte anche in autunno, fino al 31 ottobre. E, difatti, più di un locale ha continuato a diffondere la musica all'esterno attraverso casse, spesso con volumi paragonabili a quelli di una discoteca. Esprimiamo, inoltre, forti perplessità sul fatto che un'ordinanza sindacale abbia consentito di superare la normativa nazionale in materia di intensità delle emissioni musicali. Tutte queste abitudini stravolgono la vita quotidiana e anche le attività insistenti sul porto: l'effetto discoteca nella zona del porto compromette il sonno di intere famiglie che non possono attendere fino alle 4 del mattino per mettersi a letto. Ad essere danneggiate – concludono - sono anche le diverse attività alberghiere, bed & breakfast e ristoranti che insistono nella zona portuale o nelle immediate vicinanze. Trani, date le sue bellezze architettoniche, è nota in Italia e all'estero per un turismo culturale, sicuramente molto più redditizio e compatibile con le esigenze dei residenti della zona».
Per tutte queste ragioni i firmatari chiedono al sindaco «di non assumere altre iniziative straordinarie che consentano le emissioni musicali oltre la mezzanotte, sia durante la stagione invernale che in quella estiva e di definire un regolamento delle attività rumorose interessando tutte le parti in causa, per sopperire alle urgenti esigenze in attesa della definizione del piano comunale di classificazione acustica del territorio. Altresì si chiede di predisporre accurati controlli per evitare la diffusione della musica all'esterno dei locali, soprattutto dopo la mezzanotte e in deroga ai limiti per le emissioni musicali stabiliti dalla legge nazionale».
«Il problema – secondo quanto scritto nella petizione - è rappresentato, innanzitutto, da quei locali che tengono concerti o diffondono musica all'esterno delle proprie attività, ma anche da quanti effettuano queste iniziative all'interno dei locali non rispettando gli orari e i livelli di decibel stabiliti per legge. La cosa avviene soprattutto d'estate, anche in virtù di deroghe concesse dal Comune attraverso ordinanze sindacali. L'estate scorsa è stato concesso agli esercenti di organizzare anche eventi musicali o tenere musica all'esterno secondo un calendario concordato con il Comune: questa decisione ha evitato il prolificare di piccoli eventi musicali quasi in gara a far sentire la loro musica (come accaduto l'estate precedente). L'ordinanza sindacale ha però anche consentito loro di diffondere musica oltre la mezzanotte, fino al 15 ottobre. Questa deroga è stata poi prorogata, con un'ulteriore ordinanza sindacale, fino al 31 ottobre. Con un'altra ordinanza è stato concesso agli stessi gestori di derogare i limiti per le emissioni sonore fissate dalla normativa nazionale. Sulla legittimità di queste deroghe, gli scriventi esprimono forti perplessità. Innanzitutto, sul fatto che si possa consentire, comunque, di diffondere musica all'aperto».
«Ci risulta inoltre – proseguono i firmatari della petizione – che le iniziative di diffusione di musica all'aperto con altoparlanti non sono sempre avvenute rispettando un calendario. Insomma, si è presa l'abitudine di diffondere musica fuori dai locali a prescindere da calendari di eventi, che dovrebbero contemplare un'autorizzazione per pubblici spettacoli. Cosa ancora più grave è stata, però, la nuova iniziativa di proroga della deroga per le emissioni musicali oltre la mezzanotte anche in autunno, fino al 31 ottobre. E, difatti, più di un locale ha continuato a diffondere la musica all'esterno attraverso casse, spesso con volumi paragonabili a quelli di una discoteca. Esprimiamo, inoltre, forti perplessità sul fatto che un'ordinanza sindacale abbia consentito di superare la normativa nazionale in materia di intensità delle emissioni musicali. Tutte queste abitudini stravolgono la vita quotidiana e anche le attività insistenti sul porto: l'effetto discoteca nella zona del porto compromette il sonno di intere famiglie che non possono attendere fino alle 4 del mattino per mettersi a letto. Ad essere danneggiate – concludono - sono anche le diverse attività alberghiere, bed & breakfast e ristoranti che insistono nella zona portuale o nelle immediate vicinanze. Trani, date le sue bellezze architettoniche, è nota in Italia e all'estero per un turismo culturale, sicuramente molto più redditizio e compatibile con le esigenze dei residenti della zona».
Per tutte queste ragioni i firmatari chiedono al sindaco «di non assumere altre iniziative straordinarie che consentano le emissioni musicali oltre la mezzanotte, sia durante la stagione invernale che in quella estiva e di definire un regolamento delle attività rumorose interessando tutte le parti in causa, per sopperire alle urgenti esigenze in attesa della definizione del piano comunale di classificazione acustica del territorio. Altresì si chiede di predisporre accurati controlli per evitare la diffusione della musica all'esterno dei locali, soprattutto dopo la mezzanotte e in deroga ai limiti per le emissioni musicali stabiliti dalla legge nazionale».