
Tari, Cinquepalmi: «Fallisce la politica dei rifiuti di questa amministrazione»
La consigliera di Trani#ACapo sul Pef: «Documento incompleto e poco trasparente»
Dall'analisi fase transitoria del "servizio di raccolta spazzamento e trasporto dei rifiuti urbani" effettuata dall'Aro 1 Bb è emerso come il costo pro capite per il Comune di Trani sia superiore di più del 15% rispetto ai Comuni di Barletta e Bisceglie: 140 euro contro 119 degli altri due Comuni. Come è noto, nel Comune di Barletta il servizio viene effettuato da una società interamente partecipata, la Bar.S.A., mentre a Bisceglie il servizio viene svolto da una società privata. Questa è la certificazione del fallimento della politica dei rifiuti di questa amministrazione. Se si considera che si tratta di dati dello scorso anno, ci saremmo aspettati una riduzione di almeno il 15% della spesa procapite e non l'aumento come invece è avvenuto. Ricordo che nelle more della partenza del servizio unico a livello di Ambito (Trani-Barletta-Bisceglie), il Comune di Trani si sarebbe dovuto impegnare ad adottare in sede di contrattualizzazione del proprio servizio a garantire l'uniformità dei propri costi, al costo pro capite degli altri due comuni entro il passaggio alla fase a regime della gestione unitaria del servizio. Di questo passo la differenza con gli altri due Comuni rimarrà costante se non addirittura superione, se si considera che non è stata prevista alcuna riduzione del costo per gli anni 2018 e 2019 come si può evincere dal Pef 2017. Neanche l'illusione di una razionalizzazione del servizio. Di un servizio più efficiente e meno costoso. Non ci provate neanche.
Vi ricordo che dovrete sottoporre a controllo preventivo dell'Antitrust la gestione diretta con affidamento in house, per dimostrare che così non si offra un servizio più svantaggioso per i cittadini. Staremo a vedere come riuscirete a farlo alla luce di questi numeri se già a livello di ambito c'è chi fa meglio di noi addirittura raggiungendo invidiabili percentuali di raccolta differenziata. Secondo quanto riportato nel Pef, la percentuale prevista per il 2017 di raccolta differenziata è del 40%. Quindi, fatemi capire, se a gennaio, febbraio e marzo abbiamo raggiunto uno stiracchiato 20%, ad aprile non mi sembra siano state attivate particolari procedure finalizzate ad incrementare le percentuali di raccolta, vuol dire che per raggiungere l'obbiettivo del 40%, nel secondo semestre bisognerà toccare picchi di raccolta differenziata pari all'80-90%. Ma chi credete di prendere in giro. Non siete credibili.
Inoltre il Pef presentato non mostra i dati comparativi con l'anno 2016. Perché? Questo Pef è l'insieme di aggregazioni di numeri senza un dettaglio che consenta di capire cosa finisce all'interno degli stessi e, se quindi siano stati presi tutti i valori di costo per determinare la tariffa. E' un documento assolutamente incompleto e poco trasparente. Non esiste un dettaglio di come vengano calcolati i costi, sono stati inseriti solo i dati aggregati. Non è dato sapere da cosa sono composte le voci inserite. Se da un anno all'altro sono cresciute o si sono ridotte e per effetto di cosa. Ieri mattina mi sono recata in comune per chiedere spiegazioni, ma niente. Nessuno ha saputo darmi i dettagli per poter verificare i conteggi inseriti nel Pef. Quel che è più grave è che ne' l'assessore all'Ambiente, ne' l'assessore alle finanze avevano idea di niente. Allora mi chiedo, chi ha controllato i conteggi? I costi di smaltimento, i consumi di gasolio, il costo del personale diretto e fisso, le giornate di svolgimento del servizio, i costi generali di gestione come sono stati stimati?
E infine, l'ecotassa come è stata calcolata? Avete detto ai cittadini che grazie alla vostra incapacità è passata da 15 a 25 Euro? Che quindi è cresciuta di più del 60%? Avete detto che se noi paghiamo 25 euro, ci sono comuni come Andria, Barletta e Canosa che ne pagheranno solo 5,17? E' stata inserita nel Pef 2017 la voce ecotassa pari a 502 mila euro? Non è dato saperlo. E questa è la tanto decantata trasparenza!
Maria Grazia Cinquepalmi,
consigliera comunale di Trani a capo
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