
Politica
Tomasicchio all'attacco di Bottaro: «Solo nomine illegittime»
Secondo l'ex candidato sindaco gli atti dell'amministrazione non sono validi
Trani - venerdì 15 settembre 2017
12.13
L'ex candidato sindaco del centrodestra, oggi consigliere comunale di Fratelli d'Italia, Emanuele Tomasicchio, torna a contestare l'amministrazione l'amministrazione Bottaro e le sue (presunte) "illegittimità". Come spesso ha fatto notare in Consiglio comunale, l'ex candidato sindaco sostiene che alcuni provvedimenti di questo Governo cittadino - dice - «sono frutto d'incapacità nell'amministrare e di inesperienza politica».
Il consigliere, nel corso di una conferenza stampa, ha posto l'accento principalmente sulla sua ultima interrogazione, in cui chiede le dimissioni del presidente del Consiglio, Fabrizio Ferrante. Rifacendosi al regolamento del Consiglio e allo statuto del Comune di Trani, ha ricordato che i rappresentanti nelle municipalizzate possono essere nominati dal sindaco solo dopo l'approvazione (mai avvenuta) da parte del Consiglio Comunale di una delibera d'indirizzo. «Di conseguenza - ha detto - le nomine fatte da Bottaro per l'amministratore dell'Amiu, del rappresentante del cda e di quello della Stp sono da considerarsi illegittime. Il regolamento e lo statuto – ha aggiunto - prevedono che, all'inizio di ogni legislatura, la prima delibera che deve adottare il Consiglio comunale è l'approvazione del programma di governo; mentre la seconda è quella degli indirizzi da dare al sindaco».
In tutto questo la responsabilità del presidente del Consiglio comunale sarebbe conseguenziale: «Lui che dovrebbe essere il garante dell'unità e della dignità del Consiglio, è rimasto zitto. Solo per questo - ha concluso - dovrebbe dimettersi subito».
Il consigliere, nel corso di una conferenza stampa, ha posto l'accento principalmente sulla sua ultima interrogazione, in cui chiede le dimissioni del presidente del Consiglio, Fabrizio Ferrante. Rifacendosi al regolamento del Consiglio e allo statuto del Comune di Trani, ha ricordato che i rappresentanti nelle municipalizzate possono essere nominati dal sindaco solo dopo l'approvazione (mai avvenuta) da parte del Consiglio Comunale di una delibera d'indirizzo. «Di conseguenza - ha detto - le nomine fatte da Bottaro per l'amministratore dell'Amiu, del rappresentante del cda e di quello della Stp sono da considerarsi illegittime. Il regolamento e lo statuto – ha aggiunto - prevedono che, all'inizio di ogni legislatura, la prima delibera che deve adottare il Consiglio comunale è l'approvazione del programma di governo; mentre la seconda è quella degli indirizzi da dare al sindaco».
In tutto questo la responsabilità del presidente del Consiglio comunale sarebbe conseguenziale: «Lui che dovrebbe essere il garante dell'unità e della dignità del Consiglio, è rimasto zitto. Solo per questo - ha concluso - dovrebbe dimettersi subito».
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