Vita di città
«Trani, città inaccessibile». Altre denunce di diversamente abili
Barriere architettoniche e poca attenzione: non si salva neanche il cimitero
Trani - mercoledì 1 settembre 2010
L'accessibilità è un elemento fondamentale per la piena integrazione delle persone con problemi di disabilità. L'abbattimento delle barriere architettoniche è regolamentato da una vasta normativa che si traduce in una serie di impegni e obblighi che coinvolgono sia le Amministrazioni Pubbliche che i privati. Trani, però, sarebbe poco attenta a questi aspetti. A sostenerlo sono i tranesi Rosanna e Michele Nenna che lottano, quotidianamente, per il rispetto delle leggi a tutela delle presone con capacità motore ridotte.
«La vita - spiegano i due concittadini - diventa sempre più ardua per i diversamente abili: Trani è diventata inaccessibile. La città, non sembra affatto rispondere alle esigenze dei disabili, tantissime sono le barriere architettoniche presenti nei locali pubblici, nelle chiese e lungo le strade cittadine. Marciapiedi alti e stretti, assenza di pedane in prossimità delle rampe di scale, mancanza di accessi vicino le fermate degli autobus, pedane che funzionano raramente, insufficienza di posti auto non numerati e quelli che esistono occupati indebitamente da mezzi in sosta dai non aventi diritto, senza contrassegno o addirittura falso, purtroppo con un mancato controllo della polizia municipale».
Quando ci sono, gli scivoli vengono bloccati da veicoli in sosta, fioriere e cassonetti. C'è poi il problema delle buche stradali: «Spesso arrecano danni alle sedie a rotelle e sono molto pericolose per l'incolumità del disabile. La pavimentazione irregolare, specialmente in zona porto e in via Giovanni Bovio, rendono difficili gli spostamenti». Le barriere architettoniche non risparmiano neanche il cimitero: «Non ci permettono - concludono Rosanna e Michele Nenna - di visitare i parenti defunti: le cappelle delle confraternite sono piene di scale inaccessibili».
«La vita - spiegano i due concittadini - diventa sempre più ardua per i diversamente abili: Trani è diventata inaccessibile. La città, non sembra affatto rispondere alle esigenze dei disabili, tantissime sono le barriere architettoniche presenti nei locali pubblici, nelle chiese e lungo le strade cittadine. Marciapiedi alti e stretti, assenza di pedane in prossimità delle rampe di scale, mancanza di accessi vicino le fermate degli autobus, pedane che funzionano raramente, insufficienza di posti auto non numerati e quelli che esistono occupati indebitamente da mezzi in sosta dai non aventi diritto, senza contrassegno o addirittura falso, purtroppo con un mancato controllo della polizia municipale».
Quando ci sono, gli scivoli vengono bloccati da veicoli in sosta, fioriere e cassonetti. C'è poi il problema delle buche stradali: «Spesso arrecano danni alle sedie a rotelle e sono molto pericolose per l'incolumità del disabile. La pavimentazione irregolare, specialmente in zona porto e in via Giovanni Bovio, rendono difficili gli spostamenti». Le barriere architettoniche non risparmiano neanche il cimitero: «Non ci permettono - concludono Rosanna e Michele Nenna - di visitare i parenti defunti: le cappelle delle confraternite sono piene di scale inaccessibili».
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