
Eventi e cultura
Trani, la Fondazione S.E.C.A. omaggia l'eredità Olivetti
Venerdì la presentazione del libro di Giuseppe Lupo e l'inaugurazione della mostra gratuita "Donne in Olivetti"
Trani - mercoledì 22 ottobre 2025
12.02 Comunicato Stampa
La Fondazione S.E.C.A. torna ad avvicinarsi alla letteratura contemporanea con la presentazione del libro di Giuseppe Lupo "Storia d'amore e macchine da scrivere" venerdì 24 ottobre alle ore 18:00 al Polo Museale di Trani in cui proprio l'autore guiderà il pubblico in un viaggio tra storie e suggestioni legate alle macchine per scrivere.
Salante Fossi, inviato del Modern Times, si trova a Skagen durante il solstizio d'estate, per festeggiare il compleanno del Vecchio Cibernetico e, molto probabilmente, la sua vittoria al Nobel. Il Vecchio Cibernetico ha quasi cent'anni, è nato in Ungheria, è fuggito da Budapest con una donna mentre i carri armati sovietici invadevano la città, ha vissuto e studiato in tutta Europa e, da qualche anno, si è stabilito in Portogallo. Va in giro con la custodia di una Olivetti Lettera 22 per ricordarsi che dopo anni passati sulle macchine per scrivere, sulle macchine calcolatrici e su vocabolari in ogni lingua, ha inventato Qwerty: la rivoluzione !!
Non c'è intelligenza artificiale che sia all'altezza di Qwerty. Non c'è cosa che Qwerty non possa fare, anche se nessuno sa che forma abbia, né cosa sia. Salante Fossi non riesce a ottenere niente dal Vecchio Cibernetico, che alle sue domande non risponde, anzi divaga tra la memoria e i sogni che lo inseguono da una vita, come fantasmi. Ascoltando le sue parole e i silenzi, scoprirà che alcune presenze sono tali anche senza i corpi, che la memoria è un sentimento, che la storia delle macchine in Europa e nel mondo è passata da Ivrea, dall'immaginazione di Adriano Olivetti, che si possono avere molte identità, ma un solo fine e che Qwerty ha bisogno degli esseri umani così come gli esseri umani hanno bisogno di Qwerty. Una favola cibernetica avvincente e tenera, scritta con una lingua ilare e trasognata. Una storia d'amore, anzi due.
Giuseppe Lupo è nato in Lucania, ad Atella nel 1963 e vive in Lombardia, dove insegna letteratura italiana contemporanea presso l'Università Cattolica di Milano e Brescia. Oltre a Ballo ad Agropinto, per Marsilio, dopo l'esordio con L'americano di Celenne (2000, 2018; Premio Giuseppe Berto, Premio Mondello, ha pubblicato "La carovana Zanardelli" (2008), Breve storia del mio silenzio (2019) selezionato nella dozzina del Premio Strega e Tabacco Clan (2022). Ha pubblicato diversi volumi sulla cultura del Novecento, come La modernità malintesa (Marsilio 2023) e curato Moderno Antimoderno di Cesare De Michelis (Marsilio 2021). È autore di numerosi saggi e collabora alle pagine culturali del Sole 24 Ore.
Dopo il successo della mostra "Olivetti, Solo il Peso delle Idee", realizzata lo scorso Aprile nell'ambito dell'anniversario della Fondazione S.E.C.A., in sinergia con l'Associazione Archivio Storico Olivetti, torna una nuova mostra che accompagnerà i visitatori in un percorso storico sul grandioso passato dell'azienda italiana Olivetti. A corollario dell'evento di presentazione dell'opera letteraria sarà fruibile nella Corte del Polo Museale di Trani, "Donne in Olivetti", una raccolta tematica di elaborati grafici Olivetti aventi come soggetto la donna. Ingresso gratuito dal 24 ottobre fino al 30 novembre.
La donna nella pubblicità Olivetti non appare come supporto strumentale, un'appendice del prodotto reclamizzato, ma è la protagonista o l'interprete qualificante del messaggio che Olivetti vuole trasmettere. Alcuni autori la presentano nei suoi tradizionali ruoli del lavoro d'ufficio; per altri la donna studia, viaggia, ha un suo lavoro autonomo; traspare in ogni caso una forte bellezza estetica del componimento dell'immagine e allo stesso tempo una veemenza concettuale innovativa.
Per informazioni tel. 0883582470 o email. info@fondazioneseca.it
Salante Fossi, inviato del Modern Times, si trova a Skagen durante il solstizio d'estate, per festeggiare il compleanno del Vecchio Cibernetico e, molto probabilmente, la sua vittoria al Nobel. Il Vecchio Cibernetico ha quasi cent'anni, è nato in Ungheria, è fuggito da Budapest con una donna mentre i carri armati sovietici invadevano la città, ha vissuto e studiato in tutta Europa e, da qualche anno, si è stabilito in Portogallo. Va in giro con la custodia di una Olivetti Lettera 22 per ricordarsi che dopo anni passati sulle macchine per scrivere, sulle macchine calcolatrici e su vocabolari in ogni lingua, ha inventato Qwerty: la rivoluzione !!
Non c'è intelligenza artificiale che sia all'altezza di Qwerty. Non c'è cosa che Qwerty non possa fare, anche se nessuno sa che forma abbia, né cosa sia. Salante Fossi non riesce a ottenere niente dal Vecchio Cibernetico, che alle sue domande non risponde, anzi divaga tra la memoria e i sogni che lo inseguono da una vita, come fantasmi. Ascoltando le sue parole e i silenzi, scoprirà che alcune presenze sono tali anche senza i corpi, che la memoria è un sentimento, che la storia delle macchine in Europa e nel mondo è passata da Ivrea, dall'immaginazione di Adriano Olivetti, che si possono avere molte identità, ma un solo fine e che Qwerty ha bisogno degli esseri umani così come gli esseri umani hanno bisogno di Qwerty. Una favola cibernetica avvincente e tenera, scritta con una lingua ilare e trasognata. Una storia d'amore, anzi due.
Giuseppe Lupo è nato in Lucania, ad Atella nel 1963 e vive in Lombardia, dove insegna letteratura italiana contemporanea presso l'Università Cattolica di Milano e Brescia. Oltre a Ballo ad Agropinto, per Marsilio, dopo l'esordio con L'americano di Celenne (2000, 2018; Premio Giuseppe Berto, Premio Mondello, ha pubblicato "La carovana Zanardelli" (2008), Breve storia del mio silenzio (2019) selezionato nella dozzina del Premio Strega e Tabacco Clan (2022). Ha pubblicato diversi volumi sulla cultura del Novecento, come La modernità malintesa (Marsilio 2023) e curato Moderno Antimoderno di Cesare De Michelis (Marsilio 2021). È autore di numerosi saggi e collabora alle pagine culturali del Sole 24 Ore.
Dopo il successo della mostra "Olivetti, Solo il Peso delle Idee", realizzata lo scorso Aprile nell'ambito dell'anniversario della Fondazione S.E.C.A., in sinergia con l'Associazione Archivio Storico Olivetti, torna una nuova mostra che accompagnerà i visitatori in un percorso storico sul grandioso passato dell'azienda italiana Olivetti. A corollario dell'evento di presentazione dell'opera letteraria sarà fruibile nella Corte del Polo Museale di Trani, "Donne in Olivetti", una raccolta tematica di elaborati grafici Olivetti aventi come soggetto la donna. Ingresso gratuito dal 24 ottobre fino al 30 novembre.
La donna nella pubblicità Olivetti non appare come supporto strumentale, un'appendice del prodotto reclamizzato, ma è la protagonista o l'interprete qualificante del messaggio che Olivetti vuole trasmettere. Alcuni autori la presentano nei suoi tradizionali ruoli del lavoro d'ufficio; per altri la donna studia, viaggia, ha un suo lavoro autonomo; traspare in ogni caso una forte bellezza estetica del componimento dell'immagine e allo stesso tempo una veemenza concettuale innovativa.
Per informazioni tel. 0883582470 o email. info@fondazioneseca.it

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