
Calcio
13 giugno 2010, Trani-Noto 3-1: il ritorno in Serie D della gloriosa Fortis
Le parole dei protagonisti, mister Pettinicchio e capitan Latartara
Trani - venerdì 13 giugno 2025
19.35
13 giugno 2010, Trani-Noto 3-1: era la Fortis Trani del Presidente Antonio Flora, di mister Giacomo Pettinicchio, di capitan Francesco Latartara, di bomber Pisani, ma soprattutto degli oltre settemila tifosi accorsi al 'Comunale' per festeggiare lo storico ritorno in Serie D. Un trionfo assoluto, una vittoria passata alla storia, l'ultima promozione del club biancazzurro nel massimo campionato dilettantistico. Non bastarono i novanta minuti regolamentari per decretare la vincente, servirono i supplementari per regalare alla città di Trani un ricordo indelebile, scolpito tutt'oggi nel cuore dei tranesi.
La Fortis poteva contare su grandi uomini, prima di grandi giocatori, una squadra che arrivò seconda solamente al Nardò, che chiuse il campionato a soli due punti di distanza dai tranesi, che riuscirono a regalarsi un percorso da favola nei playoff, eliminando Copertino, Molfetta e Scalea, e culminati con il successo in finale contro il Noto. Una vittoria targata Fumai che, al 22' del primo tempo, portò avanti i suoi, ma quindici minuti più tardi arrivò il pareggio ospite con Filicetti, rete che portò la gara all'extra-time. Al 106' Pisani venne atterrato in area di rigore, penalty per la Fortis, realizzato dal capitano, Latartara, che spiazzò Aglianò. La rete del definitivo 3-1 fu realizzata da Visconti, che diede il definitivo via all'esplosione di gioia del 'Comunale'. Indimenticabili i festeggiamenti al triplice fischio, seguiti dall'invasione di campo dei tifosi biancazzurri, e dalle successive celebrazioni in piazza. Quell'anno la Fortis disputò ben 44 partite: 34 di campionato, 4 per i playoff regionali, 4 per gli spareggi nazionali e 2 per la Coppa Italia.
Per l'occasione, Francesco Latartara, il capitano, ha deciso di tornare indietro di quindici anni, non nascondendo di certo l'emozione: "La partita fu entusiasmante, sofferta, ma vincente, perché volevamo dare una soddisfazione a noi stessi, alla società, ma soprattutto ad una magnifica tifoseria che non ci ha mai lasciato soli. Fui doppiamente contento, perché segnai su rigore e perché vidi tutta la squadra festeggiare con i tifosi, fu bellissimo. Sono stato onorato di esser stato il capitano di quel gruppo. Il calcio tranese attuale? Spero ci sia qualcuno che voglia riportare il Trani dove merita, in palcoscenici più importanti."
Parola anche a mister Giacomo Pettinicchio: "Facemmo una serie di partite incredibili, tra cui quella di Manduria, indimenticabile, che ci ha spianato la strada. Quella con il Noto è una di quelle gare che non puoi dimenticare. Giocavamo veramente bene. Purtroppo l'anno successivo fu tutto vanificato. Un ritorno a Trani? Mai dire mai, mi capita di tornarci, la gente che incontro è felice di vedermi, vuol dire che ho lasciato un bel ricordo."
Si ringrazia Sergio Porcelli per la concessione delle fotografie.
La Fortis poteva contare su grandi uomini, prima di grandi giocatori, una squadra che arrivò seconda solamente al Nardò, che chiuse il campionato a soli due punti di distanza dai tranesi, che riuscirono a regalarsi un percorso da favola nei playoff, eliminando Copertino, Molfetta e Scalea, e culminati con il successo in finale contro il Noto. Una vittoria targata Fumai che, al 22' del primo tempo, portò avanti i suoi, ma quindici minuti più tardi arrivò il pareggio ospite con Filicetti, rete che portò la gara all'extra-time. Al 106' Pisani venne atterrato in area di rigore, penalty per la Fortis, realizzato dal capitano, Latartara, che spiazzò Aglianò. La rete del definitivo 3-1 fu realizzata da Visconti, che diede il definitivo via all'esplosione di gioia del 'Comunale'. Indimenticabili i festeggiamenti al triplice fischio, seguiti dall'invasione di campo dei tifosi biancazzurri, e dalle successive celebrazioni in piazza. Quell'anno la Fortis disputò ben 44 partite: 34 di campionato, 4 per i playoff regionali, 4 per gli spareggi nazionali e 2 per la Coppa Italia.
Per l'occasione, Francesco Latartara, il capitano, ha deciso di tornare indietro di quindici anni, non nascondendo di certo l'emozione: "La partita fu entusiasmante, sofferta, ma vincente, perché volevamo dare una soddisfazione a noi stessi, alla società, ma soprattutto ad una magnifica tifoseria che non ci ha mai lasciato soli. Fui doppiamente contento, perché segnai su rigore e perché vidi tutta la squadra festeggiare con i tifosi, fu bellissimo. Sono stato onorato di esser stato il capitano di quel gruppo. Il calcio tranese attuale? Spero ci sia qualcuno che voglia riportare il Trani dove merita, in palcoscenici più importanti."
Parola anche a mister Giacomo Pettinicchio: "Facemmo una serie di partite incredibili, tra cui quella di Manduria, indimenticabile, che ci ha spianato la strada. Quella con il Noto è una di quelle gare che non puoi dimenticare. Giocavamo veramente bene. Purtroppo l'anno successivo fu tutto vanificato. Un ritorno a Trani? Mai dire mai, mi capita di tornarci, la gente che incontro è felice di vedermi, vuol dire che ho lasciato un bel ricordo."
Si ringrazia Sergio Porcelli per la concessione delle fotografie.