
Calcio
Il Trani conquista per la prima volta la finale di Coppa Italia: sfiderà il Fasano
A fine gara i calciatori della Vigor esultano con i tifosi radunati all’esterno. FOTO
Trani - venerdì 1 dicembre 2017
06.00
TRANI: Sansonna, Rizzi, Cepele, Arena, Telera, Monopoli, Zambetta (19'st Nannola), Camporeale, Martinelli, Sisalli, Lavopa All. Pizzulli
MOLFETTA: Turi, Festa, Martinelli, Dentamaro, Amoruso, Lorusso, Fabiano, Andriano, Albrizio, Vitale (21'pt Lobascio), Corallo All. Columbo (Giusto squalificato)
ARBITRO: Lopez di Bari
RETI: 27'pt, 32'st Arena, 26'st Dentamaro, 43'st Martinelli
Matteo Arena e Giacinto Martinelli conducono il Trani, per la prima volta nella sua gloriosa storia calcistica, in finale di Coppa Italia (competizione nella quale il club biancazzurro non ha mai avuto particolare fortuna). Il 3-1 rifilato al Molfetta è tuttavia un risultato caparbiamente ottenuto dall'intero organico della Vigor, anche dagli indisponibili che hanno fornito un notevole contributo canoro dagli spalti: la rosa a disposizione di mister Pizzulli conferma il proprio temperamento al di là di defezioni, squalifiche ed imprevisti di ogni genere.
Si gioca a porte chiuse ma l'incessante sostegno degli ultras, posizionati a ridosso della tribuna del Comunale, risulta fondamentale nelle fasi delicate della contesa. In apertura Albrizio e Vitale non creano grattacapi a Sansonna, dall'altro lato Sisalli calcia in porta ma Turi respinge in uscita. Un preciso traversone di Sisalli dall'out sinistro plana sulla testa di Arena che in tuffo costringe l'estremo ospite alla prodigiosa deviazione in angolo; sugli sviluppi del tiro dalla bandierina la sfera giunge ad Arena (27') che da lontano scaglia un bolide imparabile che si incastona all'incrocio tra l'entusiasmo della dirigenza tranese. L'unica sortita biancorossa è rappresentata da un tiro franco di Dentamaro disinnescato in angolo dal numero uno locale. Allo scoccare del recupero Sisalli colpisce la traversa da posizione defilata.
La seconda frazione registra immediatamente un cross di Lavopa che Sisalli non riesce ad impattare, successivamente i molfettesi si oppongono ad una combinazione tra lo stesso Sisalli e Camporeale. Turi anticipa lo sgusciante Martinelli, abile ad approfittare di un errato retropassaggio, mentre Dentamaro spaventa la Vigor mediante un palo colpito su punizione. I ragazzi di Giusto (sostituito in panchina dal vice Columbo) si rendono pericolosi intorno al quarto d'ora con Albrizio, che spedisce alto da pochi passi, e soprattutto con i tentativi dalla distanza di Lorusso, Corallo ed Andriano che impegnano severamente Sansonna generando numerosi calci d'angolo. Al 26', in occasione dell'ennesimo piazzato, Dentamaro pareggia con una conclusione angolata. I padroni di casa si rimboccano le maniche cingendo d'assedio l'area biancorossa: un'inzuccata di Arena (parata) ed una fucilata a colpo sicuro di Lavopa (miracolosamente sventata dal portiere del Molfetta con l'ausilio del montante) fanno da preludio al raddoppio del Trani.
Al 32', infatti, lo scatenato Arena deposita alle spalle del giovane Turi un fendente imparabile. La qualificazione pende dalla parte dei biancazzurri che, nonostante ciò, non si accontentano sfiorando il tris in ripartenza con Nannola e Martinelli; al 43' è proprio quest'ultimo a chiudere i conti sigillando il derby adriatico con una stoccata che manda in visibilio l'ambiente calcistico tranese. A fine gara i calciatori del presidente Michele Amato si radunano all'esterno dello stadio abbracciandosi con gli impareggiabili supporters i quali, intonando cori e tributando la meritata ovazione ai beniamini, ringraziano per la conquista della finale che si disputerà giovedì 21 dicembre (in campo neutro, sede da stabilire) contro il Fasano che si impone al "Capozza" di Casarano dopo i calci di rigore.
MOLFETTA: Turi, Festa, Martinelli, Dentamaro, Amoruso, Lorusso, Fabiano, Andriano, Albrizio, Vitale (21'pt Lobascio), Corallo All. Columbo (Giusto squalificato)
ARBITRO: Lopez di Bari
RETI: 27'pt, 32'st Arena, 26'st Dentamaro, 43'st Martinelli
Matteo Arena e Giacinto Martinelli conducono il Trani, per la prima volta nella sua gloriosa storia calcistica, in finale di Coppa Italia (competizione nella quale il club biancazzurro non ha mai avuto particolare fortuna). Il 3-1 rifilato al Molfetta è tuttavia un risultato caparbiamente ottenuto dall'intero organico della Vigor, anche dagli indisponibili che hanno fornito un notevole contributo canoro dagli spalti: la rosa a disposizione di mister Pizzulli conferma il proprio temperamento al di là di defezioni, squalifiche ed imprevisti di ogni genere.
Si gioca a porte chiuse ma l'incessante sostegno degli ultras, posizionati a ridosso della tribuna del Comunale, risulta fondamentale nelle fasi delicate della contesa. In apertura Albrizio e Vitale non creano grattacapi a Sansonna, dall'altro lato Sisalli calcia in porta ma Turi respinge in uscita. Un preciso traversone di Sisalli dall'out sinistro plana sulla testa di Arena che in tuffo costringe l'estremo ospite alla prodigiosa deviazione in angolo; sugli sviluppi del tiro dalla bandierina la sfera giunge ad Arena (27') che da lontano scaglia un bolide imparabile che si incastona all'incrocio tra l'entusiasmo della dirigenza tranese. L'unica sortita biancorossa è rappresentata da un tiro franco di Dentamaro disinnescato in angolo dal numero uno locale. Allo scoccare del recupero Sisalli colpisce la traversa da posizione defilata.
La seconda frazione registra immediatamente un cross di Lavopa che Sisalli non riesce ad impattare, successivamente i molfettesi si oppongono ad una combinazione tra lo stesso Sisalli e Camporeale. Turi anticipa lo sgusciante Martinelli, abile ad approfittare di un errato retropassaggio, mentre Dentamaro spaventa la Vigor mediante un palo colpito su punizione. I ragazzi di Giusto (sostituito in panchina dal vice Columbo) si rendono pericolosi intorno al quarto d'ora con Albrizio, che spedisce alto da pochi passi, e soprattutto con i tentativi dalla distanza di Lorusso, Corallo ed Andriano che impegnano severamente Sansonna generando numerosi calci d'angolo. Al 26', in occasione dell'ennesimo piazzato, Dentamaro pareggia con una conclusione angolata. I padroni di casa si rimboccano le maniche cingendo d'assedio l'area biancorossa: un'inzuccata di Arena (parata) ed una fucilata a colpo sicuro di Lavopa (miracolosamente sventata dal portiere del Molfetta con l'ausilio del montante) fanno da preludio al raddoppio del Trani.
Al 32', infatti, lo scatenato Arena deposita alle spalle del giovane Turi un fendente imparabile. La qualificazione pende dalla parte dei biancazzurri che, nonostante ciò, non si accontentano sfiorando il tris in ripartenza con Nannola e Martinelli; al 43' è proprio quest'ultimo a chiudere i conti sigillando il derby adriatico con una stoccata che manda in visibilio l'ambiente calcistico tranese. A fine gara i calciatori del presidente Michele Amato si radunano all'esterno dello stadio abbracciandosi con gli impareggiabili supporters i quali, intonando cori e tributando la meritata ovazione ai beniamini, ringraziano per la conquista della finale che si disputerà giovedì 21 dicembre (in campo neutro, sede da stabilire) contro il Fasano che si impone al "Capozza" di Casarano dopo i calci di rigore.








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