
Calcio
Vigor, i tifosi in coro "Meritiamo di più"
Contestazione non dovuta all'eliminazione dalla Coppa ma al risultato
Trani - venerdì 2 ottobre 2015
7.39
Alla vigilia si trattava di un'impresa complicata, sul campo lo è diventata dopo 11 minuti di gara. La Vigor abdica anzitempo dalla Coppa Italia di Eccellenza rimediando un secco 4-1 al "Ventura" dall'Unione Bisceglie che vola al secondo turno beneficiando dell'allegro atteggiamento della difesa biancazzurra.
L'avvio è di marca tranese: Abrescia, lanciato in velocità, calcia dal limite dell'area un diagonale che Delfino respinge in angolo distendendosi tra la disperazione dei sostenitori tranesi che avevano intravisto ben altro esito. All'11' i padroni di casa colpiscono in maniera letale: l'ex Riontino (che nella scorsa stagione non ha realizzato nemmeno una rete con la maglia del Trani) su calcio di punizione disegna dalla destra una parabola micidiale che si incastona sotto l'incrocio. Galvanizzati dal risultato, i biscegliesi raddoppiano al 18' con Acquaviva che, imbeccato da un filtrante di Pasculli, approfitta di uno svarione del giovane portiere D'Agostino per depositare la sfera nella porta sguarnita. La reazione ospite è immediata e porta la firma di Pasquadibisceglie che salta un avversario e beffa Delfino con un diagonale che si infila all'angolino basso. I ragazzi di Zinfollino sono decisamente rivitalizzati ed una botta di Selvaggi miracolosamente deviata da Papagno sembra preludere ad un possibile pareggio, invece al 36' Acquaviva triplica superando D'Agostino con un morbido pallonetto che decreta virtualmente la fine dei giochi. Negli istanti conclusivi della prima frazione è Abrescia (macchinoso nei movimenti) a sibilare il palo dalla distanza.
La ripresa, condizionata dal punteggio ormai in cassaforte, è caratterizzata da un andamento meno vivace. I tranesi hanno una buona opportunità con Cassano (il migliore in campo) che si fa anticipare in uscita da Delfino; sulla ribattuta Partipilo non riesce ad inquadrare lo specchio. Dall'altra parte, tuttavia, giunge la quarta rete (11') ad opera del solito Acquaviva che, servito da un pregevole lancio di Amedeo Di Pinto, sigla la personale tripletta con un rasoterra sul quale l'incerto D'Agostino (i cui guantoni sono rimasti immacolati per tutta la gara) non prova nemmeno ad intervenire. Anche in quest'occasione la retroguardia ospite palesa quelle difficoltà che consentono agli attaccanti biscegliesi di andare a nozze. Il segmento rimanente del match è vissuto goliardicamente dai tifosi biancazzurri (presenti in buon numero nonostante il giorno feriale) che intonano cori volti a sottolineare quanto la passione per i colori sociali oltrepassi qualsiasi genere di difficoltà. E le difficoltà sono state letteralmente all'ordine nel giorno nel corso dell'ultimo disastroso ventennio calcistico nel quale il Trani ha militato in categorie regionali con sporadiche apparizioni in serie D. Il confronto civile ottenuto coi calciatori nei pressi del settore ospiti al fischio finale è indicativo del legittimo desiderio di assistere a spettacoli di ben altro genere nel futuro prossimo.
Archiviato per l'ennesima volta il capitolo riguardante la Coppa Italia, domenica si torna in campo per la quinta giornata di campionato: la Vigor sarà di scena al "Poli" di Molfetta nel derby a cui non potranno assistere i supporters tranesi per disposizione della Prefettura di Bari che ha limitato la vendita dei tagliandi ai soli residenti a Molfetta. Si tratta indubbiamente della circostanza propizia per cercare di regalare un sorriso all'intero ambiente in modo tale da alimentare gradualmente l'entusiasmo sopito dagli ultimi balbettii.
I verdetti maturati sugli altri campi promuovono alla fase successiva della competizione Hellas Taranto, Casarano, Novoli, Sudest, Gravina, Bitonto, Vieste e Grottaglie. I garganici eliminano il Barletta nell'ultima serie dei calci di rigore mentre l'Altamura non riesce nell'impresa di ribaltare il 3-0 a tavolino dell'andata dando l'addio ad una delle strade che conducono in D. Il Gravina regola la Molfetta Sportiva anche al ritorno, il Mesagne invece "rischia" di affossare clamorosamente il Grottaglie che, pur sconfitto per 5-3, avanza per una sola rete di differenza.
L'avvio è di marca tranese: Abrescia, lanciato in velocità, calcia dal limite dell'area un diagonale che Delfino respinge in angolo distendendosi tra la disperazione dei sostenitori tranesi che avevano intravisto ben altro esito. All'11' i padroni di casa colpiscono in maniera letale: l'ex Riontino (che nella scorsa stagione non ha realizzato nemmeno una rete con la maglia del Trani) su calcio di punizione disegna dalla destra una parabola micidiale che si incastona sotto l'incrocio. Galvanizzati dal risultato, i biscegliesi raddoppiano al 18' con Acquaviva che, imbeccato da un filtrante di Pasculli, approfitta di uno svarione del giovane portiere D'Agostino per depositare la sfera nella porta sguarnita. La reazione ospite è immediata e porta la firma di Pasquadibisceglie che salta un avversario e beffa Delfino con un diagonale che si infila all'angolino basso. I ragazzi di Zinfollino sono decisamente rivitalizzati ed una botta di Selvaggi miracolosamente deviata da Papagno sembra preludere ad un possibile pareggio, invece al 36' Acquaviva triplica superando D'Agostino con un morbido pallonetto che decreta virtualmente la fine dei giochi. Negli istanti conclusivi della prima frazione è Abrescia (macchinoso nei movimenti) a sibilare il palo dalla distanza.
La ripresa, condizionata dal punteggio ormai in cassaforte, è caratterizzata da un andamento meno vivace. I tranesi hanno una buona opportunità con Cassano (il migliore in campo) che si fa anticipare in uscita da Delfino; sulla ribattuta Partipilo non riesce ad inquadrare lo specchio. Dall'altra parte, tuttavia, giunge la quarta rete (11') ad opera del solito Acquaviva che, servito da un pregevole lancio di Amedeo Di Pinto, sigla la personale tripletta con un rasoterra sul quale l'incerto D'Agostino (i cui guantoni sono rimasti immacolati per tutta la gara) non prova nemmeno ad intervenire. Anche in quest'occasione la retroguardia ospite palesa quelle difficoltà che consentono agli attaccanti biscegliesi di andare a nozze. Il segmento rimanente del match è vissuto goliardicamente dai tifosi biancazzurri (presenti in buon numero nonostante il giorno feriale) che intonano cori volti a sottolineare quanto la passione per i colori sociali oltrepassi qualsiasi genere di difficoltà. E le difficoltà sono state letteralmente all'ordine nel giorno nel corso dell'ultimo disastroso ventennio calcistico nel quale il Trani ha militato in categorie regionali con sporadiche apparizioni in serie D. Il confronto civile ottenuto coi calciatori nei pressi del settore ospiti al fischio finale è indicativo del legittimo desiderio di assistere a spettacoli di ben altro genere nel futuro prossimo.
Archiviato per l'ennesima volta il capitolo riguardante la Coppa Italia, domenica si torna in campo per la quinta giornata di campionato: la Vigor sarà di scena al "Poli" di Molfetta nel derby a cui non potranno assistere i supporters tranesi per disposizione della Prefettura di Bari che ha limitato la vendita dei tagliandi ai soli residenti a Molfetta. Si tratta indubbiamente della circostanza propizia per cercare di regalare un sorriso all'intero ambiente in modo tale da alimentare gradualmente l'entusiasmo sopito dagli ultimi balbettii.
I verdetti maturati sugli altri campi promuovono alla fase successiva della competizione Hellas Taranto, Casarano, Novoli, Sudest, Gravina, Bitonto, Vieste e Grottaglie. I garganici eliminano il Barletta nell'ultima serie dei calci di rigore mentre l'Altamura non riesce nell'impresa di ribaltare il 3-0 a tavolino dell'andata dando l'addio ad una delle strade che conducono in D. Il Gravina regola la Molfetta Sportiva anche al ritorno, il Mesagne invece "rischia" di affossare clamorosamente il Grottaglie che, pur sconfitto per 5-3, avanza per una sola rete di differenza.

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