
Calcio
Vigor, trasferta indigesta: l'Ascoli Satriano passa 2-1
La rimonta non si chiude, inutile il gol di Trotta
Trani - domenica 12 aprile 2015
18.00
Il campionato di Eccellenza pugliese 2014-15 rischia di passare alla storia anche per un singolare record conquistato dal Trani: delle 5 sconfitte (bottino non certo negativo viste le difficili condizioni di partenza ma sminuito dai troppi pareggi) totalizzate nelle 29 gare disputate, due sono maturate sul campo dell'ultima in classifica, rispettivamente Galatina a febbraio ed Ascoli Satriano nel turno odierno. Incredibile ma vero, la Vigor cede per 2-1 al "Giovanni Paolo II" della cittadina foggiana rilanciando da un lato le flebili speranze dei padroni di casa in vista di un ipotetico spareggio in campo neutro contro l'Ostuni volto a determinare la formazione retrocessa direttamente in Promozione (la penultima rischia comunque di abbandonare subito la categoria in quanto il distacco dalla quintultima, attualmente il Castellaneta, è di 7 punti) e vedendosvanire dall'altro le proprie chance di poter disputare i playoff anche in virtù del pari del Nardò ad Altamura.
Si segnala la difficoltà nell'effettuare la cronaca in quanto le tradizionali distinte non sono pervenute per mancanza di addetti all'informazione, ragion per cui non è stato possibile segnalare i calciatori ascolani. La formazione decisamente rimaneggiata schierata da Benny Costantino si rivela più debole del previsto e, infatti, all' 11' i padroni di casa si portano in vantaggio grazie ad una conclusione da centro area di Mazzilli che fulmina Orizzonte rendendo vani i tentativi di salvataggio sulla linea. La reazione ospite porta la firma di Cannone che aggira il portiere avversario non riuscendo tuttavia a coordinarsi per battere in porta, poco dopo un filtrante di Riontino, casualmente deviato da un difensore, innesca Albrizio che spedisce sull'esterno della rete. L'ex Doumbia sgattaiola sulla sinistra servendo al centro un assist invitante che nessun compagno riesce ad impattare. Nelle ultime battute della prima frazione di gioco i biancazzurri premono per raggiungere il pareggio: Quercia non inquadra lo specchio in diagonale, la conclusione di Trotta è troppo debole mentre al 47' uno splendido passaggio di Quercia viene clamorosamente sprecato da Cannone che, davanti all'estremo ascolano, calcia sul fondo tra lo sgomentodei tifosi tranesi presenti.
La ripresa è immediatamente caratterizzata dalla pressione locale che produce un tiro che costringeOrizzonte alla deviazione in angolo; all'11' i daunipervengono al raddoppio su azione d'angolo con un fendente a botta sicura di De Stasio da posizione favorevole che gonfia la rete adriatica. Nel frattempo i sostenitori tranesi, autori di un tifo incessante che ha destato l'ammirazione dei pochi coraggiosi supportersascolani, si lasciano andare a cori goliardici che denotano l'incrollabile passione per i colori sociali al di là dei risultati molto spesso deludenti e per nulla consoni al blasone della realtà calcistica tranese. Sul terreno di gioco è nuovamente l'Ascoli a rendersi insidioso lambendo il palo. I ragazzi di Costantino si affaccianonell'area avversaria con una interessante punizione di De Santis che Riontino non riesce a tramutare in goal, preludio al 2-1 che giunge al 31': Trotta, dal limite dell'area, fa partire un tiro velenoso che si insacca a fil di palo nonostante il tuffo del portiere di casa. Gli ospiti si rianimano: Martinelli disegna una bella traiettoria che rischia di ingannare la retroguardia foggiana, la sfera carambola su Trotta che da pochi passi non riesce adinsaccare. Lo stesso marcatore effettua un potente tiro dalla distanza respinto a fatica dal portiere dauno ma il susseguente colpo di testa di Martinelli termina sul fondo. Il match si trascina senza altri particolari sussulti fino al 93?, ad eccezione di un'incomprensione originatasi nella difesa adriatica che rischia di provocare la terza rete gialloblù con Orizzonte spiazzato. Al triplice fischio finale sono scroscianti gli applausi per un Ascoli Satriano in grado di imbrigliare la terza forza del torneo, entusiasmo a cui si contrappone l'amarezza che si respira nel clan tranese per una prestazione opaca della quale nel post-gara si assume ogni responsabilità mister Costantino.
La Virtus Francavilla, impostasi con una rete per tempo di Montaldi e Di Rito sul neutro di Brindisi contro l'Ostuni, festeggia aritmeticamente la promozione in serie D con un turno di anticipo, salto di categoria già ufficiale da una settimana per via della finale raggiunta nella Coppa Italia nazionale. Il Nardò vola direttamente ai playoff nazionali (in semifinale incontrerà la vincitrice degli spareggi del raggruppamento A siciliano) mentre, per la prima volta nel campionato in corso, il Trani (48) subisce il sorpasso del Casarano che raggiunge il terzo posto a quota 50 dopo aver travolto il Vieste (47) per 4-1: e pensare che i rossazzurri sono stati per 28 giornate alle spalle dei biancazzurri prima di innestare la quinta con il mercato di riparazione dicembrino che ha portato alla corte di Toma e Manta elementi di categoria superiore che hanno permesso ai leccesi di primeggiare nel girone di ritorno. Domenica 19 aprile si celebrerà l'ultima giornata di Eccellenza e, ironia della sorte, al Comunale andrà in scena lo scontro diretto Trani-Casarano che determinerà la compagine che potrà definitivamente issarsi sul gradino più basso del podio. I ragazzi di Costantino sono condannati a vincere per riappropriarsi della terza posizione (ed evitare un clamoroso sorpasso anche da parte del Vieste che attende l'Altamura), ai salentini basterà invece un pareggio, quadro assolutamente inimmaginabile fino a pochissimo tempo fa. I tranesi sono chiamati ad una prova di orgoglio in grado di archiviare parzialmente lo stop di Ascoli con l'ulteriore obiettivo di concludere nella miglior maniera possibile un torneo condotto interamente fra primo e quarto posto.
Si segnala la difficoltà nell'effettuare la cronaca in quanto le tradizionali distinte non sono pervenute per mancanza di addetti all'informazione, ragion per cui non è stato possibile segnalare i calciatori ascolani. La formazione decisamente rimaneggiata schierata da Benny Costantino si rivela più debole del previsto e, infatti, all' 11' i padroni di casa si portano in vantaggio grazie ad una conclusione da centro area di Mazzilli che fulmina Orizzonte rendendo vani i tentativi di salvataggio sulla linea. La reazione ospite porta la firma di Cannone che aggira il portiere avversario non riuscendo tuttavia a coordinarsi per battere in porta, poco dopo un filtrante di Riontino, casualmente deviato da un difensore, innesca Albrizio che spedisce sull'esterno della rete. L'ex Doumbia sgattaiola sulla sinistra servendo al centro un assist invitante che nessun compagno riesce ad impattare. Nelle ultime battute della prima frazione di gioco i biancazzurri premono per raggiungere il pareggio: Quercia non inquadra lo specchio in diagonale, la conclusione di Trotta è troppo debole mentre al 47' uno splendido passaggio di Quercia viene clamorosamente sprecato da Cannone che, davanti all'estremo ascolano, calcia sul fondo tra lo sgomentodei tifosi tranesi presenti.
La ripresa è immediatamente caratterizzata dalla pressione locale che produce un tiro che costringeOrizzonte alla deviazione in angolo; all'11' i daunipervengono al raddoppio su azione d'angolo con un fendente a botta sicura di De Stasio da posizione favorevole che gonfia la rete adriatica. Nel frattempo i sostenitori tranesi, autori di un tifo incessante che ha destato l'ammirazione dei pochi coraggiosi supportersascolani, si lasciano andare a cori goliardici che denotano l'incrollabile passione per i colori sociali al di là dei risultati molto spesso deludenti e per nulla consoni al blasone della realtà calcistica tranese. Sul terreno di gioco è nuovamente l'Ascoli a rendersi insidioso lambendo il palo. I ragazzi di Costantino si affaccianonell'area avversaria con una interessante punizione di De Santis che Riontino non riesce a tramutare in goal, preludio al 2-1 che giunge al 31': Trotta, dal limite dell'area, fa partire un tiro velenoso che si insacca a fil di palo nonostante il tuffo del portiere di casa. Gli ospiti si rianimano: Martinelli disegna una bella traiettoria che rischia di ingannare la retroguardia foggiana, la sfera carambola su Trotta che da pochi passi non riesce adinsaccare. Lo stesso marcatore effettua un potente tiro dalla distanza respinto a fatica dal portiere dauno ma il susseguente colpo di testa di Martinelli termina sul fondo. Il match si trascina senza altri particolari sussulti fino al 93?, ad eccezione di un'incomprensione originatasi nella difesa adriatica che rischia di provocare la terza rete gialloblù con Orizzonte spiazzato. Al triplice fischio finale sono scroscianti gli applausi per un Ascoli Satriano in grado di imbrigliare la terza forza del torneo, entusiasmo a cui si contrappone l'amarezza che si respira nel clan tranese per una prestazione opaca della quale nel post-gara si assume ogni responsabilità mister Costantino.
La Virtus Francavilla, impostasi con una rete per tempo di Montaldi e Di Rito sul neutro di Brindisi contro l'Ostuni, festeggia aritmeticamente la promozione in serie D con un turno di anticipo, salto di categoria già ufficiale da una settimana per via della finale raggiunta nella Coppa Italia nazionale. Il Nardò vola direttamente ai playoff nazionali (in semifinale incontrerà la vincitrice degli spareggi del raggruppamento A siciliano) mentre, per la prima volta nel campionato in corso, il Trani (48) subisce il sorpasso del Casarano che raggiunge il terzo posto a quota 50 dopo aver travolto il Vieste (47) per 4-1: e pensare che i rossazzurri sono stati per 28 giornate alle spalle dei biancazzurri prima di innestare la quinta con il mercato di riparazione dicembrino che ha portato alla corte di Toma e Manta elementi di categoria superiore che hanno permesso ai leccesi di primeggiare nel girone di ritorno. Domenica 19 aprile si celebrerà l'ultima giornata di Eccellenza e, ironia della sorte, al Comunale andrà in scena lo scontro diretto Trani-Casarano che determinerà la compagine che potrà definitivamente issarsi sul gradino più basso del podio. I ragazzi di Costantino sono condannati a vincere per riappropriarsi della terza posizione (ed evitare un clamoroso sorpasso anche da parte del Vieste che attende l'Altamura), ai salentini basterà invece un pareggio, quadro assolutamente inimmaginabile fino a pochissimo tempo fa. I tranesi sono chiamati ad una prova di orgoglio in grado di archiviare parzialmente lo stop di Ascoli con l'ulteriore obiettivo di concludere nella miglior maniera possibile un torneo condotto interamente fra primo e quarto posto.

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