
Calcio
Vigor, Zinfollino: «E' stato un pari ottenuto con il cuore»
Il gol di Fumai serve al morale, ma quante ammonizioni
Trani - venerdì 18 settembre 2015
7.08
Il cronometro segna il 92', il pubblico del Comunale sospinge i propri ragazzi – in inferiorità numerica - in uno degli ultimi assalti alla porta bitontina: Bianchino sporca di testa una rimessa laterale degli ospiti, la sfera giunge a Massimo Fumai che elude l'intervento di Campanella e lascia partire dal limite dell'area un'autentica saetta che si infila nell'unico pertugio disponibile lasciando di stucco Rana. Lo stadio esplode in un urlo liberatorio, giunto al termine di un match non condotto al meglio dai biancazzurri che hanno accusato l'assenza di due perni del centrocampo quali Caldarola e Quaresimale. Sembra davvero di rivivere l'identica sequenza del Trani-Bitonto della scorsa stagione allorquando Terrone (sempre lui) portò in vantaggio i neroverdi che furono raggiunti in pieno recupero da una prodezza di Gennaro Manzari (ieri in tribuna ad assistere alla gara visto che il Sudest non ha disputato la sfida di Gravina).
E pensare che il prologo pareva promettere altro per i ragazzi di Zinfollino: Cesareo si gira bene in area, conclusione parata senza difficoltà. All'8' Terrone colpisce mortalmente la squadra della sua città scaraventando sotto la traversa un cross proveniente dalla destra. I neroverdi comprendono il momento favorevole ed insistono: un tiro da lontano di De Santis deviato dalla difesa rischia di ingannare Musacco (non ancora in buone condizioni di forma); sul corner successivo una traiettoria insidiosa disegnata dallo stesso De Santis costringe l'estremo tranese ad inarcarsi per allontanare la minaccia. Modesto semina il panico sulla sinistra, assist al centro per un Pignatta in ritardo di un'inezia. I biancazzurri reclamano per un angolo non concesso (il colpo di testa di Campanella, tra l'altro protagonista di qualche colpo proibito ai danni di Cesareo, varca la linea di fondo prima del disperato tentativo di recupero) e per un paio di dubbie segnalazioni arbitrali ma sono nuovamente i baresi ad affacciarsi pericolosamente in avanti con l'ex Cannone.
Nell'intervallo gli spettatori hanno assistito all'esibizione sul campo dei pluripremiati ragazzi di "Studio Danza" guidati dall'istruttore Mauro Di Gioia. E' la prima volta a Trani (e non solo) che durante una partita di calcio viene proposto uno spettacolo nello spettacolo, aspetto che è stato gradito dai sostenitori sugli spalti. Il tutto rientra nel progetto della società volto anche a dare visibilità alle associazioni sportive (e non) presenti sul territorio.
Nella seconda frazione di gioco si registrano meno episodi degni di nota: una botta dalla distanza di De Santis a lato, un tentativo di Cesareo parato in due tempi dal portiere barese. Al 26' De Palma è costretto ad abbandonare il campo per doppia ammonizione in occasione di un fallo sul neoentrato Roselli: ciò che potrebbe tramutarsi nell'inizio della fine diventa la premessa di un capitolo tutto da scrivere. Infatti Fumai scalda il piede con un calcio piazzato che Rana respinge difettosamente per poi deliziare la platea con la perla già descritta. Nell'overtime il gioco è spezzettato tanto da indurre il direttore di gara a decretare la fine delle ostilità negando al Trani la possibilità di battere un calcio d'angolo…
Il punto ottenuto riveste un valore notevole per il morale del gruppo ed anche per la classifica poiché Trani e Bitonto si accomodano sul secondo gradino (a quota 4) alle spalle del Molfetta, al momento unica formazione a punteggio pieno grazie alla clamorosa rimonta sul campo del Grottaglie (3-4) effettuata negli ultimi minuti. Come rimarcato anche da mister Zinfollino negli spogliatoi, la Vigor ha certamente risentito dell'impegno ravvicinato non avendo al momento raggiunto un grado di preparazione tale da poter affrontare diverse gare consecutivamente. L'attacco non è stato brillante come a Bisceglie (la considerazione è estendibile a tutto il team), frenato tuttavia dalla buona disposizione difensiva bitontina; il centrocampo ha cercato di sopperire all'assenza dei già citati elementi mentre la retroguardia necessita di raggiungere una coordinazione migliore. Durante il deflusso dallo stadio il comune denominatore delle riflessioni dei tifosi riguarda il numero spropositato di ammonizioni rimediate dai biancazzurri nel corso delle tre gare ufficiali disputate, una pecca che rischia di vanificare gli sforzi profusi dai calciatori.
Le dichiarazioni di Gino Zinfollino nel dopo-gara sono all'impronta della massima onestà: «E' stato un pari ottenuto con il cuore. Obiettivamente il primo tempo è stato nelle mani del Bitonto, siamo rimasti spiazzati anche dal loro cambio di modulo. Nella ripresa la sorte ci ha premiato perché abbiamo avuto coraggio lasciando in campo tre attaccanti nonostante l'inferiorità numerica. Dal punto di vista della prestazione abbiamo compiuto due passi indietro rispetto a Bisceglie ma eravamo consapevoli di non poter reggere due gare ravvicinate; tra l'altro non ho avuto la possibilità di schierare Caldarola. Dobbiamo stringere i denti in questo momento, quando raggiungeremo un'organizzazione migliore sarà tutta un'altra storia. Per Novoli non riuscirò a recuperare Quaresimale tantomeno Caldarola ma andremo nel Salento non certo per fare presenza. Ho visto che gli ultras hanno applaudito la squadra al termine della partita, hanno compreso il nostro impegno: a loro chiedo pazienza, del resto il Bitonto era un avversario di spessore».
Si torna in campo già domenica: il Trani è atteso dalla trasferta di Novoli al cospetto di un avversario reduce dalla sconfitta di Castellaneta. La seconda giornata è segnata inoltre dal ko dell'Altamura per mano del redivivo Hellas Taranto, dal pokerissimo del Casarano ai danni dell'Otranto e dal pareggio tra Barletta ed Unione Bisceglie che consente alle due compagini della BAT di conquistare il primo punto stagionale.
E pensare che il prologo pareva promettere altro per i ragazzi di Zinfollino: Cesareo si gira bene in area, conclusione parata senza difficoltà. All'8' Terrone colpisce mortalmente la squadra della sua città scaraventando sotto la traversa un cross proveniente dalla destra. I neroverdi comprendono il momento favorevole ed insistono: un tiro da lontano di De Santis deviato dalla difesa rischia di ingannare Musacco (non ancora in buone condizioni di forma); sul corner successivo una traiettoria insidiosa disegnata dallo stesso De Santis costringe l'estremo tranese ad inarcarsi per allontanare la minaccia. Modesto semina il panico sulla sinistra, assist al centro per un Pignatta in ritardo di un'inezia. I biancazzurri reclamano per un angolo non concesso (il colpo di testa di Campanella, tra l'altro protagonista di qualche colpo proibito ai danni di Cesareo, varca la linea di fondo prima del disperato tentativo di recupero) e per un paio di dubbie segnalazioni arbitrali ma sono nuovamente i baresi ad affacciarsi pericolosamente in avanti con l'ex Cannone.
Nell'intervallo gli spettatori hanno assistito all'esibizione sul campo dei pluripremiati ragazzi di "Studio Danza" guidati dall'istruttore Mauro Di Gioia. E' la prima volta a Trani (e non solo) che durante una partita di calcio viene proposto uno spettacolo nello spettacolo, aspetto che è stato gradito dai sostenitori sugli spalti. Il tutto rientra nel progetto della società volto anche a dare visibilità alle associazioni sportive (e non) presenti sul territorio.
Nella seconda frazione di gioco si registrano meno episodi degni di nota: una botta dalla distanza di De Santis a lato, un tentativo di Cesareo parato in due tempi dal portiere barese. Al 26' De Palma è costretto ad abbandonare il campo per doppia ammonizione in occasione di un fallo sul neoentrato Roselli: ciò che potrebbe tramutarsi nell'inizio della fine diventa la premessa di un capitolo tutto da scrivere. Infatti Fumai scalda il piede con un calcio piazzato che Rana respinge difettosamente per poi deliziare la platea con la perla già descritta. Nell'overtime il gioco è spezzettato tanto da indurre il direttore di gara a decretare la fine delle ostilità negando al Trani la possibilità di battere un calcio d'angolo…
Il punto ottenuto riveste un valore notevole per il morale del gruppo ed anche per la classifica poiché Trani e Bitonto si accomodano sul secondo gradino (a quota 4) alle spalle del Molfetta, al momento unica formazione a punteggio pieno grazie alla clamorosa rimonta sul campo del Grottaglie (3-4) effettuata negli ultimi minuti. Come rimarcato anche da mister Zinfollino negli spogliatoi, la Vigor ha certamente risentito dell'impegno ravvicinato non avendo al momento raggiunto un grado di preparazione tale da poter affrontare diverse gare consecutivamente. L'attacco non è stato brillante come a Bisceglie (la considerazione è estendibile a tutto il team), frenato tuttavia dalla buona disposizione difensiva bitontina; il centrocampo ha cercato di sopperire all'assenza dei già citati elementi mentre la retroguardia necessita di raggiungere una coordinazione migliore. Durante il deflusso dallo stadio il comune denominatore delle riflessioni dei tifosi riguarda il numero spropositato di ammonizioni rimediate dai biancazzurri nel corso delle tre gare ufficiali disputate, una pecca che rischia di vanificare gli sforzi profusi dai calciatori.
Le dichiarazioni di Gino Zinfollino nel dopo-gara sono all'impronta della massima onestà: «E' stato un pari ottenuto con il cuore. Obiettivamente il primo tempo è stato nelle mani del Bitonto, siamo rimasti spiazzati anche dal loro cambio di modulo. Nella ripresa la sorte ci ha premiato perché abbiamo avuto coraggio lasciando in campo tre attaccanti nonostante l'inferiorità numerica. Dal punto di vista della prestazione abbiamo compiuto due passi indietro rispetto a Bisceglie ma eravamo consapevoli di non poter reggere due gare ravvicinate; tra l'altro non ho avuto la possibilità di schierare Caldarola. Dobbiamo stringere i denti in questo momento, quando raggiungeremo un'organizzazione migliore sarà tutta un'altra storia. Per Novoli non riuscirò a recuperare Quaresimale tantomeno Caldarola ma andremo nel Salento non certo per fare presenza. Ho visto che gli ultras hanno applaudito la squadra al termine della partita, hanno compreso il nostro impegno: a loro chiedo pazienza, del resto il Bitonto era un avversario di spessore».
Si torna in campo già domenica: il Trani è atteso dalla trasferta di Novoli al cospetto di un avversario reduce dalla sconfitta di Castellaneta. La seconda giornata è segnata inoltre dal ko dell'Altamura per mano del redivivo Hellas Taranto, dal pokerissimo del Casarano ai danni dell'Otranto e dal pareggio tra Barletta ed Unione Bisceglie che consente alle due compagini della BAT di conquistare il primo punto stagionale.


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