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Politica
Abbattimento alberi, Di Leo (Lega) si interroga sulle priorità dell'amministrazione
Il consigliere comunale critica la gestione del verde pubblico, parlando delle palme lasciate in stato di abbandono e della mancata verifica di alcuni alberi pericolanti in città
Trani - martedì 14 novembre 2023
18.15 Comunicato Stampa
Non si placano le polemiche sulla vicenda dell'abbattimento di 60 alberi in Piazza Plebiscito. Ad intervenire sulla vicenda anche Gianni Di Leo, capogruppo della Lega in consiglio comunale che ha criticato il modus operandi dell'amministrazione, definendolo "ambientalista come la parete di un saloon a Cinecittà". Segue il comunicato stampa:
"Quando i cittadini e associazioni manifestano il proprio sdegno contro l'operato della amministrazione Bottaro, il sindaco non reagisce e alla chetichella, muro muro, sparisce.
È il caso delle pompe al sottopasso di via Pozzopiano rotte da numerosi mesi e abbandonate al loro destino. Silenzio.
È il caso della pubblica illuminazione in stile "2 Novembre" che ha oscurato la città. Silenzio. È il caso anche del verde pubblico. Silenzio.
L'unico che viene mandato in avanscoperta da parte del sindaco è il suo vice sindaco Ferrante, silente per anni, il quale ora si presta al gioco, come il martire che si sacrifica perché altri possano vivere.
Assistiamo divertiti, ma anche sdegnati, al botta e risposta fra il segretario del PD in duetto con il vice sindaco, i quali battagliano contro l'agronomo che ha redatto a suo tempo il censimento del verde cittadino, che pare abbia indicato anche le piante in stato comatoso o da sostituire, ma senza fornire un cronoprogramma.
La disputa riguarda il taglio di 60 alberi in Piazza Plebiscito, che stavano lì da numerosi anni senza dar fastidio a nessuno, senza alcun motivo realmente giustificativo da parte della amministrazione ambientalista-chic.
Ben ammesso che gli alberi in questione fossero da sostituire secondo l'agronomo ( come afferma il vice sindaco, ma egli respinge le accuse di averne dato l'ordine) vi pare che fosse da considerarsi una priorità?
È una spesa che poteva essere tranquillamente rimandata alla fine dell'appalto, che dura un triennio, ove vi fossero ancora somme residue una volta eliminate tutte le emergenze.
Insomma avrebbe potuto essere la ciliegina sulla torta, ma qui manca la torta.
Non vi sembra che la manutenzione urgente del verde, la verifica di altri alberi più pericolanti, ma sopratutto la sostituzione delle palme, alla cui morte lenta abbiamo per anni assistito, sia la priorità delle priorità?
Il modo di procedere di questa amministrazione, che ha la facciata di ambientalismo come la parete di un saloon a Cinecittà, è veramente nebuloso, il comportamento del sindaco SELFIE-FARÒ-FAREMO simile ad una anguilla, l'aspetto della nostra città sempre meno elegante.
Ai posteri la facile sentenza."
"Quando i cittadini e associazioni manifestano il proprio sdegno contro l'operato della amministrazione Bottaro, il sindaco non reagisce e alla chetichella, muro muro, sparisce.
È il caso delle pompe al sottopasso di via Pozzopiano rotte da numerosi mesi e abbandonate al loro destino. Silenzio.
È il caso della pubblica illuminazione in stile "2 Novembre" che ha oscurato la città. Silenzio. È il caso anche del verde pubblico. Silenzio.
L'unico che viene mandato in avanscoperta da parte del sindaco è il suo vice sindaco Ferrante, silente per anni, il quale ora si presta al gioco, come il martire che si sacrifica perché altri possano vivere.
Assistiamo divertiti, ma anche sdegnati, al botta e risposta fra il segretario del PD in duetto con il vice sindaco, i quali battagliano contro l'agronomo che ha redatto a suo tempo il censimento del verde cittadino, che pare abbia indicato anche le piante in stato comatoso o da sostituire, ma senza fornire un cronoprogramma.
La disputa riguarda il taglio di 60 alberi in Piazza Plebiscito, che stavano lì da numerosi anni senza dar fastidio a nessuno, senza alcun motivo realmente giustificativo da parte della amministrazione ambientalista-chic.
Ben ammesso che gli alberi in questione fossero da sostituire secondo l'agronomo ( come afferma il vice sindaco, ma egli respinge le accuse di averne dato l'ordine) vi pare che fosse da considerarsi una priorità?
È una spesa che poteva essere tranquillamente rimandata alla fine dell'appalto, che dura un triennio, ove vi fossero ancora somme residue una volta eliminate tutte le emergenze.
Insomma avrebbe potuto essere la ciliegina sulla torta, ma qui manca la torta.
Non vi sembra che la manutenzione urgente del verde, la verifica di altri alberi più pericolanti, ma sopratutto la sostituzione delle palme, alla cui morte lenta abbiamo per anni assistito, sia la priorità delle priorità?
Il modo di procedere di questa amministrazione, che ha la facciata di ambientalismo come la parete di un saloon a Cinecittà, è veramente nebuloso, il comportamento del sindaco SELFIE-FARÒ-FAREMO simile ad una anguilla, l'aspetto della nostra città sempre meno elegante.
Ai posteri la facile sentenza."