Cronaca
«Abbiamo sentito un boato. Quel ragazzo è un miracolato»
Incidente sulla 16 bis, parlano i residenti. Assalto alla pasta
Trani - giovedì 16 dicembre 2010
Paura, tanta paura. «Abitare qui è un vero problema. Ogni giorno temiamo che possa accadere qualche brutto incidente. Oggi è andata bene a tutti, sia a noi condomini che al conducente del tir». Le parole sono di una signora che abita al terzo piano dello stabile che si affaccia sulla statale dove si è verificato l'incidente che ha visto protagonista un camion pieno di pasta.
In attesa dell'intervento delle gru per adagiare a terra il mezzo, sotto il ponte dello stadio si raccolgono chili e chili di cartoni di alimenti. Tagliatelle, spaghetti, lasagne, tortellini. Sul posto sono stati chiamati i responsabili delle associazioni umanitarie presenti sul territorio di Trani. La pasta servirà a sfamare le bocche dei frequentatori della mensa della Caritas. «Da disgrazia nasce grazia» commenta un volontario affannato a caricare il portabagagli della macchina. Una ruspa completa l'opera: peccato, perché almeno un'altra decina di chili di pasta poteva essere recuperata. Ma c'è da ripristinare la viabilità sulla statale 16 bis, il tempo è scaduto. Qualcuno approfitta della confusione per portarsi via quanti più pacchi possibili, altri sono intenti a fotografare ogni attimo di questa mattinata.

Sui balconi, invece, i residenti osservano le operazioni di soccorso con la faccia di chi ha visto in faccia la morte. La prima persona a soccorrere il conducente del mezzo è stata una donna. «Il ragazzo - raccontano i testimoni - è uscito con il volto insanguinato dal mezzo e si è lanciato sui box perché temeva che il camion potesse esplodere. Per fortuna non è accaduto, sarebbe saltato in area anche il palazzo».

Al quarto piano della palazzina abita Ferdinando Vescia, da tutti conosciuto come Baffone. Dipendente comunale in pensione, Vescia racconta il suo risveglio: «Abbiamo sentito un boato, ci siamo subito resi conto che era accaduto qualcosa di grave». Dal suo terrazzo, Vescia ricostruisce la dinamica dell'incidente: «Il conducente è un miracolato. Non so se andasse forte, la strada però era ghiacciata. Un mezzo per spargere il sale è passato venti minuti dopo l'incidente. Mi chiedo: non potevano pensarci prima?».
In attesa dell'intervento delle gru per adagiare a terra il mezzo, sotto il ponte dello stadio si raccolgono chili e chili di cartoni di alimenti. Tagliatelle, spaghetti, lasagne, tortellini. Sul posto sono stati chiamati i responsabili delle associazioni umanitarie presenti sul territorio di Trani. La pasta servirà a sfamare le bocche dei frequentatori della mensa della Caritas. «Da disgrazia nasce grazia» commenta un volontario affannato a caricare il portabagagli della macchina. Una ruspa completa l'opera: peccato, perché almeno un'altra decina di chili di pasta poteva essere recuperata. Ma c'è da ripristinare la viabilità sulla statale 16 bis, il tempo è scaduto. Qualcuno approfitta della confusione per portarsi via quanti più pacchi possibili, altri sono intenti a fotografare ogni attimo di questa mattinata.

Sui balconi, invece, i residenti osservano le operazioni di soccorso con la faccia di chi ha visto in faccia la morte. La prima persona a soccorrere il conducente del mezzo è stata una donna. «Il ragazzo - raccontano i testimoni - è uscito con il volto insanguinato dal mezzo e si è lanciato sui box perché temeva che il camion potesse esplodere. Per fortuna non è accaduto, sarebbe saltato in area anche il palazzo».

Al quarto piano della palazzina abita Ferdinando Vescia, da tutti conosciuto come Baffone. Dipendente comunale in pensione, Vescia racconta il suo risveglio: «Abbiamo sentito un boato, ci siamo subito resi conto che era accaduto qualcosa di grave». Dal suo terrazzo, Vescia ricostruisce la dinamica dell'incidente: «Il conducente è un miracolato. Non so se andasse forte, la strada però era ghiacciata. Un mezzo per spargere il sale è passato venti minuti dopo l'incidente. Mi chiedo: non potevano pensarci prima?».
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