Allo stadio, con il Trani, vincono anche gli Oer

«Scusate il disagio, torneremo al più presto». Un lenzuolo steso sul cancello d'ingresso è il simbolo della domenica particolare vissuta dai volontari degli Operatori emergenza radio. Dopo il rogo è già ora di pensare alla ricostruzione del parco mezzi. A distanza di pochi metri da dove si è consumato un dramma autentico per un'intera collettività è tempo di raddrizzare la schiena. E così lo stadio Comunale diventa teatro della voglia di ricominciare.

I volontari degli Oer sono dispiegati agli ingressi dell'impianto sportivo. Boccioni di plastica per raccogliere oblazioni spontanee. La gente si ferma, dona. Pacche sulle spalle, tanto incoraggiamento, l'immancabile domande a cui nessuno per ora può dare risposta: «Perché?».

Anche senza mezzi, i volontari si posizionano come consuetudine a bordo campo per prestare assistenza e soccorso ai calciatori. La gara comincia e dopo 10 minuti i tifosi fanno sentire la loro vicinanza agli Oer: «28 anni di storia non si cancellano col fuoco. Codardo», striscione firmato Trani '29, chiaro riferimento al responsabile dell'incendio che avrebbe, a quanto è dato sapere, davvero le ore contate. «Solidarietà agli Oer», altro messaggio apparso nei minuti iniziali del secondo tempo del match.