Vita di città
Amet sotto accusa, Daniele di Lernia replica al sindaco Bottaro
Il segretario sindacale aziendale interviene sull'argomento sosta a pagamento
Trani - sabato 17 novembre 2018
7.59
Sono passate sono alcune settimane, da quando il Sindaco Bottaro, ha tenuto una tagliente intervista televisiva, al limite dell'offesa e di cui questa Segreteria ha ampiamente parlato in un comunicato precedente. Nella serata di ieri però, abbiamo avuto modo di rivederlo ancora, ospite di un altra emittente locale, in cui ha trattato, solo grazie alle precise domande dei giornalisti presenti, (poiché è ormai prassi consolidata, non accennare nemmeno all'argomento durante i Consigli comunali o di non convocare i Sindacati dei lavoratori per discuterne), l'argomento relativo alla sosta a pagamento nella città di Trani.
Essendo però nostro diritto e dovere, esprimere una posizione a riguardo, che sia come sempre corroborata da dati reali e cercando di essere nel contempo sintetici, diremo la nostra per ogni affermazione fatta dal primo cittadino, in modo tale creare una sorta di contraddittorio che ad oggi non c'è mai stato.
"I problemi della città non sono i parcometri ma i parcheggi"
Errato, poiché l'afflusso turistico che crea disagi alla circolazione e alla sosta, si può collocare in un periodo limitato dell'anno (stagione estiva) e limitatamente alle ore pomeridiane e notturne e limitatamente al centro storico. Inoltre i parcheggi decentrati sono già presenti (Capannoni Ruggia, Via dei Finanzieri, Mercato ortofrutticolo) e attendono solo modesti interventi di riqualificazione per essere attivi, in funzione del fatto che si trovano anche a poca distanza dalle maggiori attrattive storiche e turistiche della città.
"La città turistica non è quella che si pone come unico obbiettivo quello della modalità di pagamento, ma si pone come problema quello di effettivamente, realizzare e gestire parcheggi"
Errato, prima di tutto perché la modalità di pagamento è parte integrante se non principale del servizio e dare la possibilità agli utenti di pagare comodamente il parcheggio è la priorità. Secondario invece è fornire nuove possibilità di parcheggio sicuramente decentrate.
"Amet non è in grado di gestire, lo dicono i fatti"
Errato, poiché se Amet non è in grado di gestire il servizio, Lei non è in grado di gestire i suoi Amministratori, poiché da quando è in vigore il "controllo analogo" essi rispondono quasi totalmente agli atti di indirizzo del Socio unico e non possono improvvisare gare di appalto o interventi riorganizzativi drastici senza tale autorizzazione. Dunque, poiché le proposte, sopratutto da questa Segretaria, non sono mai mancate e non si è fatto nulla, probabilmente c'era la volontà di tenere tutto fermo fino alla scadenza dell'affidamento per poter "legittimamente" esternalizzare il servizio.
"Il Comune di Trani è l'unico che non ha mai guadagnato nulla dalla gestione dei parcheggi che fa Amet"
Errato, poiché prima di tutto le quasi 30000 sanzioni elevate, sono state interamente incassate dal Comune di Trani (per un valore che indicativamente si aggira su 1 milione di euro) e poiché dai bilanci, che sono pubblici, si evince chiaramente il corrispettivo che spetta al Comune di Trani, anno dopo anno, dopo il ribaltamento dei costi per servizi espletati da altri settori aziendali" (di cui aspettiamo ancora di conoscere i dettagli). Sarebbe a questo punto opportuno, verificare se non sia Amet a vantare crediti nei confronti del Comune di Trani.
"Ormai i parcometri sono superati"
Errato, poiché chi può fare questo ragionamento è chi dai parcometri almeno ci è passato, infatti tutte le città che li hanno in dotazione, stanno implementando la possibilità di poter pagare tramite app, come possibilità in più da dare all'utenza ma mai in sostituzione di essi, che sono la base di tali servizi.
"Amet non ha questo nel suo dna, non l'ha mai avuto, ognuno deve fare il suo mestiere"
Errato, poiché la sosta, in ogni città, si colloca in relazione al più ampio discorso della Mobilità (infatti molte aziende gestiscono entrambi i servizi, vedi Amtab di Bari), in concerto quindi con il trasporto pubblico locale, di cui Amet si occupa da più di 50 anni
"Oggi le aziende che fanno tutto un po' non esistono più, tanto meno pubbliche"
Errato, Barsa di Barletta, si occupa di servizi ambientali, di tutte le manutenzioni comprese il verde pubblico, gestione archivio deposito comunale, gestione tributi minori e anche di sosta a pagamento (dunque servizi estremamente differenti tra loro) con ottimi risultati, basti pensare che nell'ultimo bilancio, solo dai parcheggi si sono incassati quasi 800 mila euro.
"Per il completamento del parcheggio della stazione servono, un milione e 300 mila euro, e probabilmente un privato lo farebbe a patto però di gestire l'intera rete dei parcheggi"
Giusto! Lo capirebbe anche un bambino dell'asilo che il vero business sta nel parcheggio a raso, quindi un privato sarebbe ben disposto a completare quel parcheggio (dove per altro nel 2011 su fatta un indagine di mercato per verificare quanto fosse alto l'interesse dei tranesi riguardo l'affitto di un posto auto a prezzo agevolato, ricevendo dopo quasi due mesi 0 (Zero) richieste) infatti se come per la Barsa le entrate fossero di circa di 800 mila euro all'anno, la spesa si ammortizzerebbe in pochi anni e tutto il resto poi, sarebbe guadagno netto.
"In via dei Finanzieri andrebbe realizzato un parcheggio con le sbarre e le macchinette ma chi lo realizza Amet? Ma Amet quante cose deve fare?"
Se fino a due minuti prima le macchinette erano obsolete, qui devono essere installate, è chiaro che si cercava di far sembrare la cosa più difficile di quanto lo sia realmente, citando più cose possibili, fino a contraddirsi, infatti leggendo tale affermazione non si capisce quale sia la difficoltà nella realizzazione di un parcheggio in tale zona, considerato che a quanto pare, occorra solo recintarla e al massimo asfaltarla.
"E' un tema che sento particolarmente, perché ritengo che sia il volano della nostra città"
Errato, poiché il vero volano di una città ed il vero perno su cui ruota il rilancio di una città che si vuole definire turistica, risiede nel valorizzare i centri storici, i monumenti, la cultura di quel luogo, nel favorire l'istruzione e il senso civico, nel rendere accessibile la città ai diversamente abili, nel controllo capillare del territorio per accrescere il senso di sicurezza di cittadini e turisti, nel rilanciare le periferie, nell'invogliare la cultura sportiva e tanto altro, ma non di certo la creazione di nuovi parcheggi che rimarranno, per altro, vuoti nove mesi su dodici, con i ringraziamenti di qualche società privata che poterà fuori da Trani il grosso degli enormi incassi che verranno prodotti, per la maggioranza dalle tasche dei cittadini tranesi.
Il Segretario Sindacale Aziendale Fit Cisl
Daniele di Lernia
Essendo però nostro diritto e dovere, esprimere una posizione a riguardo, che sia come sempre corroborata da dati reali e cercando di essere nel contempo sintetici, diremo la nostra per ogni affermazione fatta dal primo cittadino, in modo tale creare una sorta di contraddittorio che ad oggi non c'è mai stato.
"I problemi della città non sono i parcometri ma i parcheggi"
Errato, poiché l'afflusso turistico che crea disagi alla circolazione e alla sosta, si può collocare in un periodo limitato dell'anno (stagione estiva) e limitatamente alle ore pomeridiane e notturne e limitatamente al centro storico. Inoltre i parcheggi decentrati sono già presenti (Capannoni Ruggia, Via dei Finanzieri, Mercato ortofrutticolo) e attendono solo modesti interventi di riqualificazione per essere attivi, in funzione del fatto che si trovano anche a poca distanza dalle maggiori attrattive storiche e turistiche della città.
"La città turistica non è quella che si pone come unico obbiettivo quello della modalità di pagamento, ma si pone come problema quello di effettivamente, realizzare e gestire parcheggi"
Errato, prima di tutto perché la modalità di pagamento è parte integrante se non principale del servizio e dare la possibilità agli utenti di pagare comodamente il parcheggio è la priorità. Secondario invece è fornire nuove possibilità di parcheggio sicuramente decentrate.
"Amet non è in grado di gestire, lo dicono i fatti"
Errato, poiché se Amet non è in grado di gestire il servizio, Lei non è in grado di gestire i suoi Amministratori, poiché da quando è in vigore il "controllo analogo" essi rispondono quasi totalmente agli atti di indirizzo del Socio unico e non possono improvvisare gare di appalto o interventi riorganizzativi drastici senza tale autorizzazione. Dunque, poiché le proposte, sopratutto da questa Segretaria, non sono mai mancate e non si è fatto nulla, probabilmente c'era la volontà di tenere tutto fermo fino alla scadenza dell'affidamento per poter "legittimamente" esternalizzare il servizio.
"Il Comune di Trani è l'unico che non ha mai guadagnato nulla dalla gestione dei parcheggi che fa Amet"
Errato, poiché prima di tutto le quasi 30000 sanzioni elevate, sono state interamente incassate dal Comune di Trani (per un valore che indicativamente si aggira su 1 milione di euro) e poiché dai bilanci, che sono pubblici, si evince chiaramente il corrispettivo che spetta al Comune di Trani, anno dopo anno, dopo il ribaltamento dei costi per servizi espletati da altri settori aziendali" (di cui aspettiamo ancora di conoscere i dettagli). Sarebbe a questo punto opportuno, verificare se non sia Amet a vantare crediti nei confronti del Comune di Trani.
"Ormai i parcometri sono superati"
Errato, poiché chi può fare questo ragionamento è chi dai parcometri almeno ci è passato, infatti tutte le città che li hanno in dotazione, stanno implementando la possibilità di poter pagare tramite app, come possibilità in più da dare all'utenza ma mai in sostituzione di essi, che sono la base di tali servizi.
"Amet non ha questo nel suo dna, non l'ha mai avuto, ognuno deve fare il suo mestiere"
Errato, poiché la sosta, in ogni città, si colloca in relazione al più ampio discorso della Mobilità (infatti molte aziende gestiscono entrambi i servizi, vedi Amtab di Bari), in concerto quindi con il trasporto pubblico locale, di cui Amet si occupa da più di 50 anni
"Oggi le aziende che fanno tutto un po' non esistono più, tanto meno pubbliche"
Errato, Barsa di Barletta, si occupa di servizi ambientali, di tutte le manutenzioni comprese il verde pubblico, gestione archivio deposito comunale, gestione tributi minori e anche di sosta a pagamento (dunque servizi estremamente differenti tra loro) con ottimi risultati, basti pensare che nell'ultimo bilancio, solo dai parcheggi si sono incassati quasi 800 mila euro.
"Per il completamento del parcheggio della stazione servono, un milione e 300 mila euro, e probabilmente un privato lo farebbe a patto però di gestire l'intera rete dei parcheggi"
Giusto! Lo capirebbe anche un bambino dell'asilo che il vero business sta nel parcheggio a raso, quindi un privato sarebbe ben disposto a completare quel parcheggio (dove per altro nel 2011 su fatta un indagine di mercato per verificare quanto fosse alto l'interesse dei tranesi riguardo l'affitto di un posto auto a prezzo agevolato, ricevendo dopo quasi due mesi 0 (Zero) richieste) infatti se come per la Barsa le entrate fossero di circa di 800 mila euro all'anno, la spesa si ammortizzerebbe in pochi anni e tutto il resto poi, sarebbe guadagno netto.
"In via dei Finanzieri andrebbe realizzato un parcheggio con le sbarre e le macchinette ma chi lo realizza Amet? Ma Amet quante cose deve fare?"
Se fino a due minuti prima le macchinette erano obsolete, qui devono essere installate, è chiaro che si cercava di far sembrare la cosa più difficile di quanto lo sia realmente, citando più cose possibili, fino a contraddirsi, infatti leggendo tale affermazione non si capisce quale sia la difficoltà nella realizzazione di un parcheggio in tale zona, considerato che a quanto pare, occorra solo recintarla e al massimo asfaltarla.
"E' un tema che sento particolarmente, perché ritengo che sia il volano della nostra città"
Errato, poiché il vero volano di una città ed il vero perno su cui ruota il rilancio di una città che si vuole definire turistica, risiede nel valorizzare i centri storici, i monumenti, la cultura di quel luogo, nel favorire l'istruzione e il senso civico, nel rendere accessibile la città ai diversamente abili, nel controllo capillare del territorio per accrescere il senso di sicurezza di cittadini e turisti, nel rilanciare le periferie, nell'invogliare la cultura sportiva e tanto altro, ma non di certo la creazione di nuovi parcheggi che rimarranno, per altro, vuoti nove mesi su dodici, con i ringraziamenti di qualche società privata che poterà fuori da Trani il grosso degli enormi incassi che verranno prodotti, per la maggioranza dalle tasche dei cittadini tranesi.
Il Segretario Sindacale Aziendale Fit Cisl
Daniele di Lernia