Politica
Amiu, il centrosinistra fa quadrato intorno a Ferrante
«Vai avanti». Al governo locale: «Sprecone e inconcludente». Nota congiunta di Pd, Idv, Socialisti, Federazione della Sinistra, Api, Sinistra e Libertà e Verdi
Trani - venerdì 3 giugno 2011
Tutti i partiti di centrosinistra fanno quadrato, all'unisono, intorno a Fabrizio Ferrante contro le minacce di querela ventilate dal presidente dell'Amiu per la nota vicenda del compenso incassato come premio. La nota congiunta è a firma di Pd, Italia dei Valori, partito Socialista, Federazione della Sinistra, Api, Sinistra e Libertà e Verdi. Nel comunicato vengono stigmatizzano gli interventi in difesa di Sotero da parte di Beppe Corrado («E' sempre pronto a rintuzzare, in nome di un ipotetico perbenismo, i fondati rilievi sollevati dalla sinistra e a tacere sistematicamente sugli improvvisi arricchimenti immobiliari e non di taluni esponenti della maggioranza»), e da parte del Consiglio di amministrazione dell'Amiu (definito «anonimo e traballante»).
I partiti del centrosinistra invitano Fabrizio Ferrante a perseguire senza remore nell'acquisizione di ulteriore documentazione inerente spese rilevanti operate dall'Ente «pare – si legge nella nota - senza un doveroso passaggio dal Consiglio d'amministrazione». Ma non è tutto. «In attesa – scrivono i partiti - che si faccia piena luce sulla questione morale tranese, ormai invocata a gran voce non solo dalle opposizioni, ma soprattutto dalla parte sana della cittadinanza (non è trascurabile la sfacciataggine con cui tanti parenti e amici vengono sistemati a macchia di leopardo), ancora una volta puntiamo l'indice sugli sprechi di denaro pubblico da parte di chi governa che, stando alle prime indiscrezioni, starebbe già approntando un programma miliardario (fortunatamente riferito alle vecchie lire) di manifestazioni per la prossima estate, soldi che, come al solito, graveranno sulle tasche dei tranesi in aggiunta a quelli per i generosi compensi distribuiti a pioggia, per i canoni di fitto non riscossi, per pubblicità gratuite, per pranzi luculliani, per spese e acquisti esosi, questi ultimi spesso, come sembra, senza il completo iter amministrativo».
I partiti di centro sinistra ribadiscono «la totale dissociazione dalla politica di questa amministrazione che pensa solo a mettere il belletto alla città nel tentativo di distrarre l'attenzione dei cittadini dagli effettivi bisogni che affliggono migliaia e migliaia di persone senza un lavoro e senza un alloggio decente per le proprie famiglie. A tal proposito l'amministrazione è adusata a trincerarsi dietro la grande bufala dei contratti di quartiere, previsti dai recenti strumenti urbanistici, i cui prezzi imposti rendono inaccessibile l'acquisto di un appartamento di seppur minima cubatura, da parte delle giovani coppie».
Altro capitolo la politica dei servizi sociali, definita «inesistente». «Anche i soldi erogati dalla Regione per la prima dote – si legge nel documento - non possono ancora essere erogati agli aventi diritto per carenza operativa degli uffici del piano di zona (l'unica notizia di cui si è avuta conoscenza è quella della spesa di circa 20mila euro per i mobili dell'ufficio del dirigente, attualmente, come dicono al Comune, in vacanza e quindi impossibilitato a dare risposte concrete alle numerose istanze). Da oltre quindici anni a Trani non esiste più nemmeno l'ufficio casa (lo prevede la legge) né, a quanto si dice, ci sarebbe un dirigente che voglia accollarsene la responsabilità di riorganizzarlo e farlo funzionare. Addirittura, pare, non si troverebbero più neanche le vecchie pratiche. Questa carenza ha fatto sì che dilagasse l'abusivismo nell'occupazione delle case popolari dello Iacp, un ente per il quale Trani non esisterebbe. In questo settore regna la più completa anarchia, agevolata dal fatto che non sono mai state aggiornate le graduatorie degli aventi diritto. C'è gente che risiede altrove da anni, ma conserva ugualmente l'alloggio assegnato; quelli che si liberano per il decesso o trasferimento degli assegnatari vengono immediatamente occupati con la forza; famiglie di cinque, sei persone costrette a vivere in appena 40 metri quadrati fatiscenti ed insalubri. Qualche tempo fa da parte dell'amministrazione fu sbandierato a destra e a manca un protocollo con lo Iacp per la costruzione di nuovi alloggi. Era il 15 marzo 2010. A quel protocollo è stato dato seguito solo per la parte che riguardava l'Ici che lo Iacp doveva al Comune che così fece cassa e delle case popolari non se n'è più preoccupato. L'ennesima bufala: specialità dell'amministrazione tranese».
I partiti del centrosinistra invitano Fabrizio Ferrante a perseguire senza remore nell'acquisizione di ulteriore documentazione inerente spese rilevanti operate dall'Ente «pare – si legge nella nota - senza un doveroso passaggio dal Consiglio d'amministrazione». Ma non è tutto. «In attesa – scrivono i partiti - che si faccia piena luce sulla questione morale tranese, ormai invocata a gran voce non solo dalle opposizioni, ma soprattutto dalla parte sana della cittadinanza (non è trascurabile la sfacciataggine con cui tanti parenti e amici vengono sistemati a macchia di leopardo), ancora una volta puntiamo l'indice sugli sprechi di denaro pubblico da parte di chi governa che, stando alle prime indiscrezioni, starebbe già approntando un programma miliardario (fortunatamente riferito alle vecchie lire) di manifestazioni per la prossima estate, soldi che, come al solito, graveranno sulle tasche dei tranesi in aggiunta a quelli per i generosi compensi distribuiti a pioggia, per i canoni di fitto non riscossi, per pubblicità gratuite, per pranzi luculliani, per spese e acquisti esosi, questi ultimi spesso, come sembra, senza il completo iter amministrativo».
I partiti di centro sinistra ribadiscono «la totale dissociazione dalla politica di questa amministrazione che pensa solo a mettere il belletto alla città nel tentativo di distrarre l'attenzione dei cittadini dagli effettivi bisogni che affliggono migliaia e migliaia di persone senza un lavoro e senza un alloggio decente per le proprie famiglie. A tal proposito l'amministrazione è adusata a trincerarsi dietro la grande bufala dei contratti di quartiere, previsti dai recenti strumenti urbanistici, i cui prezzi imposti rendono inaccessibile l'acquisto di un appartamento di seppur minima cubatura, da parte delle giovani coppie».
Altro capitolo la politica dei servizi sociali, definita «inesistente». «Anche i soldi erogati dalla Regione per la prima dote – si legge nel documento - non possono ancora essere erogati agli aventi diritto per carenza operativa degli uffici del piano di zona (l'unica notizia di cui si è avuta conoscenza è quella della spesa di circa 20mila euro per i mobili dell'ufficio del dirigente, attualmente, come dicono al Comune, in vacanza e quindi impossibilitato a dare risposte concrete alle numerose istanze). Da oltre quindici anni a Trani non esiste più nemmeno l'ufficio casa (lo prevede la legge) né, a quanto si dice, ci sarebbe un dirigente che voglia accollarsene la responsabilità di riorganizzarlo e farlo funzionare. Addirittura, pare, non si troverebbero più neanche le vecchie pratiche. Questa carenza ha fatto sì che dilagasse l'abusivismo nell'occupazione delle case popolari dello Iacp, un ente per il quale Trani non esisterebbe. In questo settore regna la più completa anarchia, agevolata dal fatto che non sono mai state aggiornate le graduatorie degli aventi diritto. C'è gente che risiede altrove da anni, ma conserva ugualmente l'alloggio assegnato; quelli che si liberano per il decesso o trasferimento degli assegnatari vengono immediatamente occupati con la forza; famiglie di cinque, sei persone costrette a vivere in appena 40 metri quadrati fatiscenti ed insalubri. Qualche tempo fa da parte dell'amministrazione fu sbandierato a destra e a manca un protocollo con lo Iacp per la costruzione di nuovi alloggi. Era il 15 marzo 2010. A quel protocollo è stato dato seguito solo per la parte che riguardava l'Ici che lo Iacp doveva al Comune che così fece cassa e delle case popolari non se n'è più preoccupato. L'ennesima bufala: specialità dell'amministrazione tranese».