
Politica
Azione, Trani: ”Visite ospedaliere per soggetti fragili, bisogna favorire gli spostamenti gratuiti”
La proposta di Irene Verziera vice segretaria con delega alla Sanitá ai Servizi sociali locali e regionali
Trani - venerdì 21 febbraio 2025
21.30 Comunicato Stampa
Affrontiamo il tema Sanità: la proposta di Azione - Trani è, nello specifico, rivolta al settore dei Servizi Sociali del Comune di Trani ed a quelli regionali che potrebbero attivarsi per andare incontro alle esigenze più elementari dei soggetti fragili, specie se soli e aventi diritto al supporto per gli spostamenti da una città all' altra, per effettuare visite programmate nelle strutture ospedaliere.
Una proposta, quella di Azione, che si limita a segnalare un bisogno primario e che, per ora, ci porta a rinviare ulteriori aporofondimenti sul grande "mistero", si fa per dire, riguardante quel percorso balordo e deleterio che ha portato alla chiusura del nostro ospedale, il "San Nicola Pellegrino".
Trani infatti è rimasta l'unica città della nostra provincia ad essere privata di una vera struttura ospedaliera, un concetto ribadito più volte ormai. Resta la speranza che, numeri alla mano (Trani è un capoluogo) si trovi una soluzione alternativa per riportare almeno il Pronto Soccorso ed un paio di reparti. Tutto questo anche se sappiamo di progetti in corso differenti da questi cui facciamo riferimento.
Vorremmo ribadire inoltre, come, al contrario di altre città, l'ex ospedale di Trani sia ben collegato ai pricipali svincoli della SS16bis, sia in entrata che in uscita e come i mezzi di soccorso avrebbero un percorso ideale per raggiungere la struttura in caso di emergenze. Un motivo in più per rivedere il famoso Protocollo sanitario firmato a suo tempo dal Sindaco Bottaro e per poter riconsiderare Trani come sede di una vera struttra sanitaria.
Pensiamo ad esempio, invece, al raggiungimento difficoltoso dello ospedale di Andria, presso il quale non solo manca la possibilità di parcheggio all' esterno della struttura, ma conideriamo anche che questa si trova in una zona centrale congestionata dal traffico, al contrario del nostro San Nicola Pellegrino che offrirebbe maggiori possibilità di sosta.
Ci troviamo ormai nella condizione di raggiungere, per visite ed emergenze, gli ospedali di Andria, Barletta e Bisceglie con quest'utimo oberato spesso dall'utenza molfettese, specie per Pediatria.
Alla luce di questo aspetto specifico, ribadiamo il nostro interrogativo iniziale: perché in tutti questi anni i Servizi Sociali non si sono mai interessati al trasporto dei soggetti più fragili, al fine di garantire lo spostamento gratuito per le visite programmate?
Ci chiediamo come possano un anziano o una madre sola con figli piccoli, raggiungere gli ospedali fuori città per visite "spalmate" spesso tra una struttura e l'altra. Sappiamo che questo servizio di trasporto viene eseguito spesso da varie associazioni di soccorso presenti sul territorio, senza scopo di lucro, ma che beneficiano, ad ogni modo, di offerte volontarie. I Servizi Sociali e qui tiro in ballo anche l'ente regionale, non potrebbero raggiungere un accordo, una convenzione con le associazioni di volontariato sostenendo o agevolando questo genere di trasporto? Una collaborazione che permetterebbe un sostegno a chi non può neanche pagare un contributo per il carburante, ma al tempo stesso deve poter godere del sacrosanto diritto alla salute.
Una proposta, quella di Azione, che si limita a segnalare un bisogno primario e che, per ora, ci porta a rinviare ulteriori aporofondimenti sul grande "mistero", si fa per dire, riguardante quel percorso balordo e deleterio che ha portato alla chiusura del nostro ospedale, il "San Nicola Pellegrino".
Trani infatti è rimasta l'unica città della nostra provincia ad essere privata di una vera struttura ospedaliera, un concetto ribadito più volte ormai. Resta la speranza che, numeri alla mano (Trani è un capoluogo) si trovi una soluzione alternativa per riportare almeno il Pronto Soccorso ed un paio di reparti. Tutto questo anche se sappiamo di progetti in corso differenti da questi cui facciamo riferimento.
Vorremmo ribadire inoltre, come, al contrario di altre città, l'ex ospedale di Trani sia ben collegato ai pricipali svincoli della SS16bis, sia in entrata che in uscita e come i mezzi di soccorso avrebbero un percorso ideale per raggiungere la struttura in caso di emergenze. Un motivo in più per rivedere il famoso Protocollo sanitario firmato a suo tempo dal Sindaco Bottaro e per poter riconsiderare Trani come sede di una vera struttra sanitaria.
Pensiamo ad esempio, invece, al raggiungimento difficoltoso dello ospedale di Andria, presso il quale non solo manca la possibilità di parcheggio all' esterno della struttura, ma conideriamo anche che questa si trova in una zona centrale congestionata dal traffico, al contrario del nostro San Nicola Pellegrino che offrirebbe maggiori possibilità di sosta.
Ci troviamo ormai nella condizione di raggiungere, per visite ed emergenze, gli ospedali di Andria, Barletta e Bisceglie con quest'utimo oberato spesso dall'utenza molfettese, specie per Pediatria.
Alla luce di questo aspetto specifico, ribadiamo il nostro interrogativo iniziale: perché in tutti questi anni i Servizi Sociali non si sono mai interessati al trasporto dei soggetti più fragili, al fine di garantire lo spostamento gratuito per le visite programmate?
Ci chiediamo come possano un anziano o una madre sola con figli piccoli, raggiungere gli ospedali fuori città per visite "spalmate" spesso tra una struttura e l'altra. Sappiamo che questo servizio di trasporto viene eseguito spesso da varie associazioni di soccorso presenti sul territorio, senza scopo di lucro, ma che beneficiano, ad ogni modo, di offerte volontarie. I Servizi Sociali e qui tiro in ballo anche l'ente regionale, non potrebbero raggiungere un accordo, una convenzione con le associazioni di volontariato sostenendo o agevolando questo genere di trasporto? Una collaborazione che permetterebbe un sostegno a chi non può neanche pagare un contributo per il carburante, ma al tempo stesso deve poter godere del sacrosanto diritto alla salute.