Politica
«Caro sindaco, hai fatto bene»
Pina Chiarello sulle dimissioni di Tarantini da presidente dell'Ato
Trani - mercoledì 26 maggio 2010
«Siamo francamente piuttosto stupiti ed amareggiati dal comportamento assunto dai comuni dell'Ato Ba/4 in relazione all'aumento della tariffa legittimamente richiesta da Amiu SpA che passerebbe per i comuni da 40,60 a 49 euro. Le argomentazioni assunte dalle amministrazioni dei comuni facenti parte di Ato Ba/4 paiono assolutamente pretestuose.
E' noto che l'Amiu, azienda a totale partecipazione del Comune di Trani, applichi la tariffa di smaltimento del rifiuto in discarica tra le più basse d'Italia. E solo guardando le altre realtà regionali è possibile rendersene conto: l'Ato Le/3 ha fissato nel 2009 la tariffa a 66,12; l'Amiu di Bari richiedeva una tariffa di 49,13 che passa a 120,00 euro, e potremmo proseguire all'infinito. La realtà è che le amministrazioni locali dei comuni Ato Ba/4, fatta eccezione per Andria e Canosa di Puglia (che hanno condiviso le ragioni del sindaco Tarantini) piuttosto che lamentare l'aumento, bene farebbero a impegnarsi di più nella raccolta differenziata, così come la legge impone. Immettendo meno tonnellate di rifiuti in discarica vedrebbero garantito il risparmio, con buona pace dei loro cittadini.
La verità è che questo aumento doveva essere deliberato sin dal gennaio 2010 e che, nonostante i ritardi nell'aumento, l'Amiu SpA, con grande senso di responsabilità ha continuato a garantire il servizio di smaltimento. Oggi però la situazione è diventata insostenibile, per Amiu e per la città di Trani che accogliendo rifiuti dei comuni vicinori, subisce un danno ambientale immenso per il quale viene ristorata con la risibile somma di 3 euro a tonnellata.
Condivido dunque la presa di posizione del sindaco Tarantini che, difendendo le ragioni di Amiu SpA e della città di Trani, abbia rimesso il mandato di presidente dell'assemblea: un gesto forte (quantunque rigettato dall'assemblea) a significare la volontà di adottare ogni azione utile per il rispetto delle legittime pretese di una città (Trani) che si è sempre espressa e mossa con grande rigore e rispetto verso i comuni vicini».
Giuseppina Chiarello
Assessore all'ambiente Comune di Trani
E' noto che l'Amiu, azienda a totale partecipazione del Comune di Trani, applichi la tariffa di smaltimento del rifiuto in discarica tra le più basse d'Italia. E solo guardando le altre realtà regionali è possibile rendersene conto: l'Ato Le/3 ha fissato nel 2009 la tariffa a 66,12; l'Amiu di Bari richiedeva una tariffa di 49,13 che passa a 120,00 euro, e potremmo proseguire all'infinito. La realtà è che le amministrazioni locali dei comuni Ato Ba/4, fatta eccezione per Andria e Canosa di Puglia (che hanno condiviso le ragioni del sindaco Tarantini) piuttosto che lamentare l'aumento, bene farebbero a impegnarsi di più nella raccolta differenziata, così come la legge impone. Immettendo meno tonnellate di rifiuti in discarica vedrebbero garantito il risparmio, con buona pace dei loro cittadini.
La verità è che questo aumento doveva essere deliberato sin dal gennaio 2010 e che, nonostante i ritardi nell'aumento, l'Amiu SpA, con grande senso di responsabilità ha continuato a garantire il servizio di smaltimento. Oggi però la situazione è diventata insostenibile, per Amiu e per la città di Trani che accogliendo rifiuti dei comuni vicinori, subisce un danno ambientale immenso per il quale viene ristorata con la risibile somma di 3 euro a tonnellata.
Condivido dunque la presa di posizione del sindaco Tarantini che, difendendo le ragioni di Amiu SpA e della città di Trani, abbia rimesso il mandato di presidente dell'assemblea: un gesto forte (quantunque rigettato dall'assemblea) a significare la volontà di adottare ogni azione utile per il rispetto delle legittime pretese di una città (Trani) che si è sempre espressa e mossa con grande rigore e rispetto verso i comuni vicini».
Giuseppina Chiarello
Assessore all'ambiente Comune di Trani
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