
Politica
Cava fumante, discarica ed ex vigilanti Amiu: ecco gli interventi preliminari
L'Assise si stringe intorno la consigliera Di Lernia per la perdita del padre
Trani - martedì 27 marzo 2018
17.51
E' tornato oggi a riunirsi il Consiglio Comunale in prima convocazione alle ore 16 a Palazzo Palmieri. Ben 28 i punti all'ordine del giorno di cui l'approvazione delle tariffe Imu e Tari, Pef e 23 debiti fuori bilancio. 17 i consiglieri presenti. Assente il sindaco che ha raggiunto l'aula solo a fine discussione.
Ecco gli interventi preliminari.
Raimondo Lima (Fdi): «Elezioni politiche: sottolineo il crollo del Pd, partito di maggioranza relativo a Trani, che vedeva diversi suoi esponenti tranesi candidati (Ferrante, Avantario, Ciliento). Piano del traffico: ho proposto il transito veicolare circolare di piazza Longobardi. Questione Amet: chiedo si faccia chiarezza sulle nuove consulenze e cessione servizi. Questione Briguglio: ha cambiato idea sulla "cattiva e sorda" amministrazione Bottaro? Abbiamo inoltre richieste inevase su salvaguardia sicurezza darsena, piano ormeggi, catenarie, piattaforna evidenziate dal comandante locamare Sarpi in commissione. Questione varchi sul porto: considerate le richieste ristoratori ,chiedo l'apertura dei varchi almeno nelle domeniche invernali».
Francesca Zitoli (Lista Emiliano): «Più di un mese fa manifestai diverse perplessità sulla riorganizzazione aziendale AMET a seguito della lettura dei verbali di incontro sindacale di dicembre 2017. Come ben si ricorderà, chiedevo chiarimenti ufficiali su aumenti riconosciuti ad alcuni dipendenti senza inquadramento in categoria superiore, ad altri senza indicare ulteriori compiti e mansioni sufficienti a giustificare tali provvedimenti; chiedevo altresì spiegazioni circa la disparità di trattamento tra le diverse organizzazioni sindacali e assenza di comunicazione denunciate il 20 novembre 2017 presso la sede BAT – Politiche del lavoro e vertenze collettive nei confronti del Presidente rag. Antonio Mazzilli; così come quest'ultimo aveva firmato qualcuno dei succitati ordini di servizio sulla cui legittimità ci sarebbe da approfondire al punto da chiederne la revoca. Approfitto infatti per chiedere al Sindaco se su questo punto si sia intervenuto e in che modo. Tali vicende però mi hanno portato a chiedere ulteriore documentazione con un secondo accesso agli atti: nelle delibere di CdA del 20, 29 giugno e 6 settembre 2017 vi sono alcuni passaggi su cui vorrei focalizzare l'attenzione di tutti. Nella seduta del 20.6. 2017 il CdA deliberava che, nell'ambito della revisione dello statuto AMET, il Gestore Indipendente esprimesse parere vincolante su tutte le decisioni dell'organo amministrativo che riguardano aspetti gestionali e organizzativi dell'attività separata funzionalmente. Proprio quest'ultimo deliberato mi pone nella condizione di chiedere quale parere abbia espresso il GI sugli ordini di servizio e quindi sulla riorganizzazione del personale, ammesso che questo parere sia stato espresso. Ma soprattutto è la seduta del 6.9.2017 quella che mi incuriosisce ancora di più: sul finire della seduta di CdA si legge che l'ing. Leggieri espone una nota avente ad oggetto lo stato dell'arte sulla separazione funzionale, relazione su cui l'ODV dott. Nardi denuncia "criticità e mancanze che allo stato inducono verso ulteriori ed eventuali valutazioni". Quali sono? Assessore Tondolo, lei mi insegna che un sistema edilizio ed i suoi prodotti sono compatibili con l'ambiente quando ne soddisfano bisogni e richieste senza comprometterlo. La crescente sensibilità ecologica indirizza sempre più le scelte verso oggetti e beni di cui è stata concretamente determinata l'eco-compatibilità del ciclo produttivo, della vita in opera e dello smaltimento finale, mediante valutazioni qualitative e quantitative. La legge regionale che disciplina le "Norme per l'abitare sostenibile" è improntata su tali principi ispiratori al fine di promuovere la sostenibilità ambientale nelle trasformazioni del territorio e in edilizia. Tale orientamento risponde a un imperativo prima di tutto etico legato alla stessa nozione di sostenibilità: fare tutto quello che è in nostro potere per soddisfare i bisogni delle generazioni attuali senza compromettere la possibilità che quelle future riescano a soddisfare i propri. La legge si basa su uno schema normativo elaborato dall'Istituto per l'Innovazione e la Trasparenza degli Appalti e la Compatibilità Ambientale (ITACA), fatto proprio dalla Conferenza delle Regioni. La versione pugliese contiene alcune rilevanti specificità: la sostenibilità ambientale è perseguita negli strumenti urbanistici dal livello regionale fino alla pianificazione esecutiva comunale, al progetto edilizio, con particolare attenzione al risparmio idrico ed energetico, alla permeabilità dei suoli, all'uso di materiali da costruzione riciclabili, recuperati, di provenienza locale e che rispettino il benessere e la salute degli abitanti. I Comuni dovrebbero dunque integrare i Regolamenti edilizi, approvare la deliberazione per graduare gli incentivi, ridurre gli oneri di urbanizzazione secondaria o il contributo sul costo di costruzione in misura crescente in base al livello di sostenibilità raggiunta, prevedere efficaci sistemi di monitoraggio, verifica e controllo sul territorio di competenza. Nello specifico, per gli edifici di nuova costruzione, tra l'elenco dei criteri da rispettare per il raggiungimento di un livello di prestazione utile ai fini del Protocollo ITACA, risulta particolarmente utile la scheda C.3.2 (Carichi Ambientali dell'edificio riferiti ai Rifiuti solidi prodotti in fase operativa) che così recita per il raggiungimento dell'esigenza "Favorire la raccolta differenziata dei rifiuti solidi attraverso la predisposizione di apposite aree, posizionate in luoghi di facile accessibilità per gli utenti e per i mezzi di carico": Presenza di aree per la raccolta differenziata dei rifiuti all'interno del lotto di intervento di dimensioni adatte ad ospitare un numero di contenitori consono alle dimensioni dell'intervento e dei suoi abitanti, collocate in luogo protetto dagli agenti atmosferici e facilmente accessibili da parte degli utenti dell'edificio e degli addetti alla raccolta. Sarebbe almeno preferibile, negli intendimenti dell'Amminastrazione, orientare la modifica del Regolamento Edilizio Comunale, per le nuove costruzioni, con l'introduzione di tale prescrizione al fine consentire un salto culturale, nella mentalità cittadina (e direi soprattutto imprenditoriale da parte dei costruttori), non solo di differenziazione del rifiuto prodotto ma nel creare le condizioni affinché lo stesso possa essere correttamente allontanato dall'ambiente abitativo ed opportunamente conservato in luoghi e contenitori idonei sino al prelievo, il più possibile agevole, da parte degli operatori del servizio di raccolta. La casa è un bisogno primario del cittadino perché in essa si trascorre gran parte dell'esistenza soprattutto negli anni in cui si è più vulnerabili, ma la qualità del costruito e dei servizi annessi alla residenza ne caratterizza il vivere quotidiano e ne condiziona il rapporto con l'ambiente e con la nostra stessa salute. Fare tutto quello che è in nostro potere per il bene comune non solo delle attuali ma anche delle future generazioni diviene, pertanto, una condotta etica irrinunciabile alla quale non si può più rispondere con mere dichiarazioni di intenti ma con un'azione forte e radicalmente diversa dal passato, prestando attenzione a tutte quelle omissioni decisionali che rafforzerebbero cattive abitudini, ormai consolidate nel tempo, e non lascerebbero spazio al virtuoso cambiamento di cui dovremmo essere i principali protagonisti».
Anna Maria Barresi (indipendente): «Vorrei volgere i miei complimenti al Movimento Cinque Stelle e al centro destra per il risultato nazionale raggiunto e smentire il sindaco quando dice che il risultato politico sganciato con la vita che avviene in città. Vorrei avere spiegazioni circa la cava fumante e il destino degli ex vigilanti Amiu. Abbiamo letto inoltre di una lettera di un cittadino che chiede indietro soldi oneri di urbanizzazione precedentemente versati: bisognerebbe restituire la somma. Inoltre, alla richiesta del sindaco che chiede maggiore collaborazione tra di noi, non credo alle sue parole. Quando ero negli altri banchi a me non è stata data fiducia. Il sindaco ha le spalle ben dritte solo quando deve tenersi stretta la poltrona. Le strade sono completamente un disastro: vengono sistemate in maniera barbara e nessuno controlla quando vengono fatti i lavori. Infine, chiedo più sicurezza per recarsi al cimitero dato che il parcheggio privato è stato chiuso. In una cappella sono stati venduti dei posti vuoti e rivenduti: truffa al cimitero».
Carlo Avantario (Pd): «L'avvicendamento del nuovo direttore generale della Asl Bt, Delle Donne, che subentra a Narracci, offre l'occasione per fare il punto sulla salute a Trani. Il nostro ospedale da tradizionale diventerà territoriale, con l'implementazione di alcuni servizi molto utili per la salute dei cittadini della Bat (piastra operatoria multispecialistica e nuovo servizio di oculistica). Bisogna avviare poi il progetto della casa del parto. Il servizio di ortopedia l'estate viene sospeso perché c'è un solo ortopedico».
Aldo Procacci (Trani a Capo): «Porgo le mie condoglianze alla consigliera Di Lernia per la perdita del padre. Anche quest'anno andiamo in diffida per il bilancio. Annuncio che protocollerò un accesso agli atti per conoscere la cronologia dei pagamenti all'Ufficio Ragioneria: è una confusione amministrativa che chiaramente non riguarda solo quell'ufficio. Amet: avevamo sollevato la questione del mercato libero. A che punto siete? Conoscete la situazione in quell'azienda: in questi giorni ci sono arrivate bollette oltre la data di scadenza. In quelle bollette troviamo indirizzi vecchissimi. Vorremmo inoltre una spiegazione sugli ex vigilanti Amiu: perché c'è stata una diversità di trattamento rispetto altri?».
Raffaella Merra (indipendente): «Questa giunta non ha prodotto nulla in tre anni. La vostra inefficienza l'avete dimostrata lasciando vacante il posto dell'area Urbanistica. Anche l'area Lavori Pubblici, tra un po', avrà gli stessi problemi. Altra inefficienza l'accesso agli atti: spesso vengono negati ai consiglieri. Le buche del manto stradale vengono ricoperte non si sa come per poi riaprirsi alla prima pioggia. Villa Bini è diventato un parco Rom: quello dovrebbe essere il parco dei tranesi. Inoltre, pagheremo anche il Tar per l'ordinanza che vietava l'accesso dei cani in villa. Inoltre, voglio sapere i soldi pubblici destinati per i canili che fine fanno?».
Pasquale De Toma (Fi): «Cava fumante: nonostante quello che si è detto la cava continua ad emettere fumi. E' vero che sono idrocarburi che bruciano paragonabili a quelli emessi della macchine ma le auto hanno dei sistemi che limitano la fuoriuscita di questi gas. Ancora una volta l'Amministrazione ha dimostrato incapacità di agire. Il sindaco all'epoca ha ordinato di porre in essere entro 30 giorni tutte le attività volte a limitare la fuoriuscita dei fumi. A distanza di sette mesi il sito non è stato ancora bonificato. Per fortuna è intervenuta la Procura che ha nominato un nuovo consulente giudiziario e che ora metterà il Comune nelle condizioni di agire. Ex vigilanti Amiu: chiedo un atto di coscienza. Occorre sedersi con le organizzazioni sindacali e trovare un nuovo impiego a servizio della comunità».
Mariagrazia Cinquepalmi (Trani a Capo): «Questione strade: la situazione è alquanto pietosa. C'è una grande differenza rispetto agli appalti e alle opere che poi vengono eseguite. Ci adopereremo per verificare se i computi stabiliti nei contratti vengano poi eseguiti. Abbiamo avuto modo di vedere che la discarica è piena di percolato e la cava continua a fumare. L'assessore Di Gregorio deve dichiarare lo stato di emergenza ambientale perché il Comune né tantomeno i privati non hanno le somme per occuparsi dei costi di bonifica. Finanziamenti: quanti ne abbiamo ottenuto finora? I 408 mila euro per il piano di caratterizzazione dove stanno? Chiediamo che il Comune si rivolga all'Arpa per ottenere un'esatta valutazione del rischio. Chiediamo inoltre che venga riattivata la Commissione sui Tumori: si tratta di un controllo in più per la città».
Beppe Corrado (Area Popolare): «In Comune c'è tanta gente che non lavora: molti atti sono disattesi. I controlli per il rifacimento delle strade: chi controlla? Discarica: smettiamola di parlare sempre del passato. Ora vi state rendendo conto cosa significa amministrare e scontrarsi con la burocrazia della Regione. Io credo alla buona fede dell'Amministrazione: il problema della cava fumante non è colpa né vostra né dei proprietari. Sono queste tematiche dove siamo tutti coinvolti. Non possiamo trincerarci dietro la burocrazia. Anch'io mi unisco alla richiesta di un consiglio monotematico e vediamo cosa possiamo fare».
Emanuele Tomasicchio (Fdi): «Quest'Amministrazione spesso non ha l'umiltà per accogliere i suggerimenti che arrivano dai banchi. La questione discarica coinvolge tutti. Prima di emettere ordinanze bisogna soppesare il peso delle parole che si usano perché poi a pagare siamo noi cittadini. Anch'io mi unisco a chi chiede si faccia chiarezza sull'Ufficio Tecnico: chiedo si applichi il principio della rotazione del personale negli uffici. E' impensabile che certi dipendenti stiano negli uffici pubblici da oltre 30 anni».
Diego Di Tondo (Pd): «La situazione drammatica degli uffici la conosciamo bene. Mi dispiace che vengano riportate erroneamente notizie della quarta commissione: il comandante locamare ha apprezzato notevolmente l'interesse mostrato. Il problema della discarica e della cava riguarda tutti, anche noi. Dobbiamo dire grazie al sindaco per aver firmato quell'ordinanza che ha consentito l'avvio degli interventi».
Antonio Florio (Cor): «Mi è giunta voce che quest'anno il bilancio dell'Stp chiuderà in maniera negativa. Spero che questa voce venga smentita».
REPLICA
Michele Di Gregorio (Assessore all'Ambiente): «Cava fumante: la situazione è stata comunicata più volte. A settembre ho verificato in prima persona l'emissione di questi fumi e ho immediatamente comunicato il fatto all'Arpa, Asl, Polizia locale e Carabinieri. Molti contestano l'ordinanza del sindaco. Il sindaco preoccupandosi della salute ha emesso quest'ordinanza, magari anche sbagliando, impugnata poi davanti al Tar. E' intervenuto poi il custode giudiziario nominato dalla Procura. L'Arpa ha fatto dei prelievi, comunicati alla stampa in tempo reale. I carabinieri hanno posto sotto sequestro il sito. L'Arpa ha appurato la combustione d'idrocarburi. Si è arrivati così ai nostri giorni: dato che la situazione è molto delicata, in collaborazione con la Procura, si è nominato un consulente, il professor Fracassi con cui sto in stretto contatto. L'Amministrazione ha già nominato un'azienda specializzata per intervenire pagata con i nostri soldi. Dopo che il consulente presenterà la relazione, si procederà con gli interventi. Discarica: i soldi che la Regione ha concesso al Comune di Trani si stanno utilizzando per acquistare, come programmato, le attrezzature per la raccolta differenziata e per il piano di caratterizzazione per cui sono state effettuate le attività preliminari. Infine, vicenda ordinanza dei cani: si è dato sfogo ad un'ordinanza già vigente, poi annullato perché sono stati gli stessi cittadini a lamentarsi che la villa veniva lasciata sporca. Ora sono stata acquisite le fototrappole e con quelle cercheremo di controllare anche la villa».
Ecco gli interventi preliminari.
Raimondo Lima (Fdi): «Elezioni politiche: sottolineo il crollo del Pd, partito di maggioranza relativo a Trani, che vedeva diversi suoi esponenti tranesi candidati (Ferrante, Avantario, Ciliento). Piano del traffico: ho proposto il transito veicolare circolare di piazza Longobardi. Questione Amet: chiedo si faccia chiarezza sulle nuove consulenze e cessione servizi. Questione Briguglio: ha cambiato idea sulla "cattiva e sorda" amministrazione Bottaro? Abbiamo inoltre richieste inevase su salvaguardia sicurezza darsena, piano ormeggi, catenarie, piattaforna evidenziate dal comandante locamare Sarpi in commissione. Questione varchi sul porto: considerate le richieste ristoratori ,chiedo l'apertura dei varchi almeno nelle domeniche invernali».
Francesca Zitoli (Lista Emiliano): «Più di un mese fa manifestai diverse perplessità sulla riorganizzazione aziendale AMET a seguito della lettura dei verbali di incontro sindacale di dicembre 2017. Come ben si ricorderà, chiedevo chiarimenti ufficiali su aumenti riconosciuti ad alcuni dipendenti senza inquadramento in categoria superiore, ad altri senza indicare ulteriori compiti e mansioni sufficienti a giustificare tali provvedimenti; chiedevo altresì spiegazioni circa la disparità di trattamento tra le diverse organizzazioni sindacali e assenza di comunicazione denunciate il 20 novembre 2017 presso la sede BAT – Politiche del lavoro e vertenze collettive nei confronti del Presidente rag. Antonio Mazzilli; così come quest'ultimo aveva firmato qualcuno dei succitati ordini di servizio sulla cui legittimità ci sarebbe da approfondire al punto da chiederne la revoca. Approfitto infatti per chiedere al Sindaco se su questo punto si sia intervenuto e in che modo. Tali vicende però mi hanno portato a chiedere ulteriore documentazione con un secondo accesso agli atti: nelle delibere di CdA del 20, 29 giugno e 6 settembre 2017 vi sono alcuni passaggi su cui vorrei focalizzare l'attenzione di tutti. Nella seduta del 20.6. 2017 il CdA deliberava che, nell'ambito della revisione dello statuto AMET, il Gestore Indipendente esprimesse parere vincolante su tutte le decisioni dell'organo amministrativo che riguardano aspetti gestionali e organizzativi dell'attività separata funzionalmente. Proprio quest'ultimo deliberato mi pone nella condizione di chiedere quale parere abbia espresso il GI sugli ordini di servizio e quindi sulla riorganizzazione del personale, ammesso che questo parere sia stato espresso. Ma soprattutto è la seduta del 6.9.2017 quella che mi incuriosisce ancora di più: sul finire della seduta di CdA si legge che l'ing. Leggieri espone una nota avente ad oggetto lo stato dell'arte sulla separazione funzionale, relazione su cui l'ODV dott. Nardi denuncia "criticità e mancanze che allo stato inducono verso ulteriori ed eventuali valutazioni". Quali sono? Assessore Tondolo, lei mi insegna che un sistema edilizio ed i suoi prodotti sono compatibili con l'ambiente quando ne soddisfano bisogni e richieste senza comprometterlo. La crescente sensibilità ecologica indirizza sempre più le scelte verso oggetti e beni di cui è stata concretamente determinata l'eco-compatibilità del ciclo produttivo, della vita in opera e dello smaltimento finale, mediante valutazioni qualitative e quantitative. La legge regionale che disciplina le "Norme per l'abitare sostenibile" è improntata su tali principi ispiratori al fine di promuovere la sostenibilità ambientale nelle trasformazioni del territorio e in edilizia. Tale orientamento risponde a un imperativo prima di tutto etico legato alla stessa nozione di sostenibilità: fare tutto quello che è in nostro potere per soddisfare i bisogni delle generazioni attuali senza compromettere la possibilità che quelle future riescano a soddisfare i propri. La legge si basa su uno schema normativo elaborato dall'Istituto per l'Innovazione e la Trasparenza degli Appalti e la Compatibilità Ambientale (ITACA), fatto proprio dalla Conferenza delle Regioni. La versione pugliese contiene alcune rilevanti specificità: la sostenibilità ambientale è perseguita negli strumenti urbanistici dal livello regionale fino alla pianificazione esecutiva comunale, al progetto edilizio, con particolare attenzione al risparmio idrico ed energetico, alla permeabilità dei suoli, all'uso di materiali da costruzione riciclabili, recuperati, di provenienza locale e che rispettino il benessere e la salute degli abitanti. I Comuni dovrebbero dunque integrare i Regolamenti edilizi, approvare la deliberazione per graduare gli incentivi, ridurre gli oneri di urbanizzazione secondaria o il contributo sul costo di costruzione in misura crescente in base al livello di sostenibilità raggiunta, prevedere efficaci sistemi di monitoraggio, verifica e controllo sul territorio di competenza. Nello specifico, per gli edifici di nuova costruzione, tra l'elenco dei criteri da rispettare per il raggiungimento di un livello di prestazione utile ai fini del Protocollo ITACA, risulta particolarmente utile la scheda C.3.2 (Carichi Ambientali dell'edificio riferiti ai Rifiuti solidi prodotti in fase operativa) che così recita per il raggiungimento dell'esigenza "Favorire la raccolta differenziata dei rifiuti solidi attraverso la predisposizione di apposite aree, posizionate in luoghi di facile accessibilità per gli utenti e per i mezzi di carico": Presenza di aree per la raccolta differenziata dei rifiuti all'interno del lotto di intervento di dimensioni adatte ad ospitare un numero di contenitori consono alle dimensioni dell'intervento e dei suoi abitanti, collocate in luogo protetto dagli agenti atmosferici e facilmente accessibili da parte degli utenti dell'edificio e degli addetti alla raccolta. Sarebbe almeno preferibile, negli intendimenti dell'Amminastrazione, orientare la modifica del Regolamento Edilizio Comunale, per le nuove costruzioni, con l'introduzione di tale prescrizione al fine consentire un salto culturale, nella mentalità cittadina (e direi soprattutto imprenditoriale da parte dei costruttori), non solo di differenziazione del rifiuto prodotto ma nel creare le condizioni affinché lo stesso possa essere correttamente allontanato dall'ambiente abitativo ed opportunamente conservato in luoghi e contenitori idonei sino al prelievo, il più possibile agevole, da parte degli operatori del servizio di raccolta. La casa è un bisogno primario del cittadino perché in essa si trascorre gran parte dell'esistenza soprattutto negli anni in cui si è più vulnerabili, ma la qualità del costruito e dei servizi annessi alla residenza ne caratterizza il vivere quotidiano e ne condiziona il rapporto con l'ambiente e con la nostra stessa salute. Fare tutto quello che è in nostro potere per il bene comune non solo delle attuali ma anche delle future generazioni diviene, pertanto, una condotta etica irrinunciabile alla quale non si può più rispondere con mere dichiarazioni di intenti ma con un'azione forte e radicalmente diversa dal passato, prestando attenzione a tutte quelle omissioni decisionali che rafforzerebbero cattive abitudini, ormai consolidate nel tempo, e non lascerebbero spazio al virtuoso cambiamento di cui dovremmo essere i principali protagonisti».
Anna Maria Barresi (indipendente): «Vorrei volgere i miei complimenti al Movimento Cinque Stelle e al centro destra per il risultato nazionale raggiunto e smentire il sindaco quando dice che il risultato politico sganciato con la vita che avviene in città. Vorrei avere spiegazioni circa la cava fumante e il destino degli ex vigilanti Amiu. Abbiamo letto inoltre di una lettera di un cittadino che chiede indietro soldi oneri di urbanizzazione precedentemente versati: bisognerebbe restituire la somma. Inoltre, alla richiesta del sindaco che chiede maggiore collaborazione tra di noi, non credo alle sue parole. Quando ero negli altri banchi a me non è stata data fiducia. Il sindaco ha le spalle ben dritte solo quando deve tenersi stretta la poltrona. Le strade sono completamente un disastro: vengono sistemate in maniera barbara e nessuno controlla quando vengono fatti i lavori. Infine, chiedo più sicurezza per recarsi al cimitero dato che il parcheggio privato è stato chiuso. In una cappella sono stati venduti dei posti vuoti e rivenduti: truffa al cimitero».
Carlo Avantario (Pd): «L'avvicendamento del nuovo direttore generale della Asl Bt, Delle Donne, che subentra a Narracci, offre l'occasione per fare il punto sulla salute a Trani. Il nostro ospedale da tradizionale diventerà territoriale, con l'implementazione di alcuni servizi molto utili per la salute dei cittadini della Bat (piastra operatoria multispecialistica e nuovo servizio di oculistica). Bisogna avviare poi il progetto della casa del parto. Il servizio di ortopedia l'estate viene sospeso perché c'è un solo ortopedico».
Aldo Procacci (Trani a Capo): «Porgo le mie condoglianze alla consigliera Di Lernia per la perdita del padre. Anche quest'anno andiamo in diffida per il bilancio. Annuncio che protocollerò un accesso agli atti per conoscere la cronologia dei pagamenti all'Ufficio Ragioneria: è una confusione amministrativa che chiaramente non riguarda solo quell'ufficio. Amet: avevamo sollevato la questione del mercato libero. A che punto siete? Conoscete la situazione in quell'azienda: in questi giorni ci sono arrivate bollette oltre la data di scadenza. In quelle bollette troviamo indirizzi vecchissimi. Vorremmo inoltre una spiegazione sugli ex vigilanti Amiu: perché c'è stata una diversità di trattamento rispetto altri?».
Raffaella Merra (indipendente): «Questa giunta non ha prodotto nulla in tre anni. La vostra inefficienza l'avete dimostrata lasciando vacante il posto dell'area Urbanistica. Anche l'area Lavori Pubblici, tra un po', avrà gli stessi problemi. Altra inefficienza l'accesso agli atti: spesso vengono negati ai consiglieri. Le buche del manto stradale vengono ricoperte non si sa come per poi riaprirsi alla prima pioggia. Villa Bini è diventato un parco Rom: quello dovrebbe essere il parco dei tranesi. Inoltre, pagheremo anche il Tar per l'ordinanza che vietava l'accesso dei cani in villa. Inoltre, voglio sapere i soldi pubblici destinati per i canili che fine fanno?».
Pasquale De Toma (Fi): «Cava fumante: nonostante quello che si è detto la cava continua ad emettere fumi. E' vero che sono idrocarburi che bruciano paragonabili a quelli emessi della macchine ma le auto hanno dei sistemi che limitano la fuoriuscita di questi gas. Ancora una volta l'Amministrazione ha dimostrato incapacità di agire. Il sindaco all'epoca ha ordinato di porre in essere entro 30 giorni tutte le attività volte a limitare la fuoriuscita dei fumi. A distanza di sette mesi il sito non è stato ancora bonificato. Per fortuna è intervenuta la Procura che ha nominato un nuovo consulente giudiziario e che ora metterà il Comune nelle condizioni di agire. Ex vigilanti Amiu: chiedo un atto di coscienza. Occorre sedersi con le organizzazioni sindacali e trovare un nuovo impiego a servizio della comunità».
Mariagrazia Cinquepalmi (Trani a Capo): «Questione strade: la situazione è alquanto pietosa. C'è una grande differenza rispetto agli appalti e alle opere che poi vengono eseguite. Ci adopereremo per verificare se i computi stabiliti nei contratti vengano poi eseguiti. Abbiamo avuto modo di vedere che la discarica è piena di percolato e la cava continua a fumare. L'assessore Di Gregorio deve dichiarare lo stato di emergenza ambientale perché il Comune né tantomeno i privati non hanno le somme per occuparsi dei costi di bonifica. Finanziamenti: quanti ne abbiamo ottenuto finora? I 408 mila euro per il piano di caratterizzazione dove stanno? Chiediamo che il Comune si rivolga all'Arpa per ottenere un'esatta valutazione del rischio. Chiediamo inoltre che venga riattivata la Commissione sui Tumori: si tratta di un controllo in più per la città».
Beppe Corrado (Area Popolare): «In Comune c'è tanta gente che non lavora: molti atti sono disattesi. I controlli per il rifacimento delle strade: chi controlla? Discarica: smettiamola di parlare sempre del passato. Ora vi state rendendo conto cosa significa amministrare e scontrarsi con la burocrazia della Regione. Io credo alla buona fede dell'Amministrazione: il problema della cava fumante non è colpa né vostra né dei proprietari. Sono queste tematiche dove siamo tutti coinvolti. Non possiamo trincerarci dietro la burocrazia. Anch'io mi unisco alla richiesta di un consiglio monotematico e vediamo cosa possiamo fare».
Emanuele Tomasicchio (Fdi): «Quest'Amministrazione spesso non ha l'umiltà per accogliere i suggerimenti che arrivano dai banchi. La questione discarica coinvolge tutti. Prima di emettere ordinanze bisogna soppesare il peso delle parole che si usano perché poi a pagare siamo noi cittadini. Anch'io mi unisco a chi chiede si faccia chiarezza sull'Ufficio Tecnico: chiedo si applichi il principio della rotazione del personale negli uffici. E' impensabile che certi dipendenti stiano negli uffici pubblici da oltre 30 anni».
Diego Di Tondo (Pd): «La situazione drammatica degli uffici la conosciamo bene. Mi dispiace che vengano riportate erroneamente notizie della quarta commissione: il comandante locamare ha apprezzato notevolmente l'interesse mostrato. Il problema della discarica e della cava riguarda tutti, anche noi. Dobbiamo dire grazie al sindaco per aver firmato quell'ordinanza che ha consentito l'avvio degli interventi».
Antonio Florio (Cor): «Mi è giunta voce che quest'anno il bilancio dell'Stp chiuderà in maniera negativa. Spero che questa voce venga smentita».
REPLICA
Michele Di Gregorio (Assessore all'Ambiente): «Cava fumante: la situazione è stata comunicata più volte. A settembre ho verificato in prima persona l'emissione di questi fumi e ho immediatamente comunicato il fatto all'Arpa, Asl, Polizia locale e Carabinieri. Molti contestano l'ordinanza del sindaco. Il sindaco preoccupandosi della salute ha emesso quest'ordinanza, magari anche sbagliando, impugnata poi davanti al Tar. E' intervenuto poi il custode giudiziario nominato dalla Procura. L'Arpa ha fatto dei prelievi, comunicati alla stampa in tempo reale. I carabinieri hanno posto sotto sequestro il sito. L'Arpa ha appurato la combustione d'idrocarburi. Si è arrivati così ai nostri giorni: dato che la situazione è molto delicata, in collaborazione con la Procura, si è nominato un consulente, il professor Fracassi con cui sto in stretto contatto. L'Amministrazione ha già nominato un'azienda specializzata per intervenire pagata con i nostri soldi. Dopo che il consulente presenterà la relazione, si procederà con gli interventi. Discarica: i soldi che la Regione ha concesso al Comune di Trani si stanno utilizzando per acquistare, come programmato, le attrezzature per la raccolta differenziata e per il piano di caratterizzazione per cui sono state effettuate le attività preliminari. Infine, vicenda ordinanza dei cani: si è dato sfogo ad un'ordinanza già vigente, poi annullato perché sono stati gli stessi cittadini a lamentarsi che la villa veniva lasciata sporca. Ora sono stata acquisite le fototrappole e con quelle cercheremo di controllare anche la villa».
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