
“Comunicazione Olivetti-Solo il peso delle idee” al Polo Museale di Trani mostra prorogata al 17 maggio
La mostra è esposta nella Corte del Polo Museale di Trani con ingresso gratuito
Gaetano Adolfo Maria di Tondo, Presidente dell'Associazione Archivio Storico Olivetti:
Natale Pagano, Segretario generale Fondazione S.E.C.A.:"Da oltre un secolo Olivetti è sinonimo di innovazione, creatività e visione industriale. La bellezza dei prodotti, degli edifici, della comunicazione pubblicitaria nella tradizionale cultura Olivetti non ha un valore solo formale: la bellezza della forma comunica la realtà dell'azienda e perciò ha un valore sostanziale. Grande rilevanza del capitale umano e dei giovani, l'attenzione continua per i beni immateriali come il marchio, la reputazione e la comunicazione, la multidisciplinarietà, il confronto, la curiosità per il nuovo in tutti i campi d'azione, nuovi modelli organizzativi, la strategia glocal (da Ivrea nel mondo), il culto della bellezza hanno generato quello che definiamo lo Stile Olivetti, che fa ancora da bussola a livello internazionale a chiunque si occupi oggi di product design e mostra ancora oggi come la diffusione della tecnologia sia anche diffusione di cultura, simbolo di possibilità e sia concretamente connessa a maggiori libertà creative e di pensiero. In sintesi, Olivetti è la cultura nell'impresa responsabile, strumento strategico dell'impresa e come fattore di crescita culturale della società, sintesi del percorso olivettiano verso il futuro, dove non c'è futuro senza il passato, intrapreso per far conoscere nel modo la nostra #Storiadilnnovazione."
"Siamo orgogliosi e onorati di ospitare una mostra su uno dei temi più interessanti del mondo Olivetti: i manifesti pubblicitari, così geniali a livello artistico e altrettanto impattanti sulla società del secolo scorso. Sono sempre stato affascinato dal primo manifesto, raffigurante il sommo poeta Dante Alighieri che indica la MJ, in cui vengono rappresentate la tradizione italiana, l'innovazione e la possibilità di scrittura con l'uso di una lingua popolare. Camillo Olivetti affidò la realizzazione del manifesto all'artista Teodoro Wolf Ferrari nel 1912, segnale di una politica aziendale che avrebbe guardato al futuro con lungimiranza imprenditoriale. Quella stessa lungimiranza che portò Adriano Olivetti ad investire nel meridione con l'apertura di stabilimenti a Pozzuoli, a Marcianise e a Matera, catalizzando i più grandi nomi della cultura, della architettura, dell'ingegneria. Ringrazio l'Archivio Storico Olivetti per la preziosa collaborazione e per averci offerto l'opportunità di regalare alla collettività, un pezzo importante della nostra storia, in occasione del 9º Anniversario dell'apertura del Polo Museale che, come ogni anno, celebriamo con grandi eventi e mostre e con l'unico intento di rendere sempre fruibile la cultura e l'arte nelle più svariate declinazioni."
La mostra dal titolo "Comunicazione Olivetti. Solo il peso delle idee" mette in luce le peculiarità del progetto industriale olivettiano, orientato all'innovazione e all'eccellenza, ma allo stesso tempo molto attento agli aspetti sociali e culturali del mondo del lavoro. Poche precise parole che riassumono uno stile a cui l'Azienda è sempre rimasta fedele. Innovazione, ma anche bellezza.
L'Olivetti ha sempre considerato l'estetica e il design come aspetti non solo formali, ma sostanziali per la funzionalità del prodotto e il successo dell'impresa; e allora anche la grafica pubblicitaria deve continuamente ricercare soluzioni innovative, eleganti e gradevoli per costruire un'immagine positiva e veritiera dell'Azienda e dei suoi prodotti. L'eccellenza della grafica pubblicitaria Olivetti è indubbia. Ma è sorprendente che la varietà grafica degli stili che si succedono nel corso degli anni - e in alcuni casi anche nell'arco di un breve periodo - non pregiudichi l'unitarietà complessiva dell'inconfondibile Stile Olivetti.
Il secondo fattore è la libertà creativa che Olivetti ha saputo garantire a grafici, artisti e creativi, siano essi dipendenti interni o collaboratori esterni. Non veniva imposto uno stile predefinito né linee guida stringenti, ma veniva lasciato spazio all'iniziativa individuale, alla sperimentazione, alla ricerca personale. A fare da guida era una sola, imprescindibile richiesta: l'eccellenza, in ogni dettaglio.
Tutti gli eventi in programma sono in collaborazione con Fondazione Megamark e Universo Salute Opera Don Uva.
Per informazioni tel. 0883.58.24.70 e email. info@fondazioneseca.it