Scuola e Lavoro
Continua il lavoro di mappatura di comunità per l’istituzione di un Ecomuseo a Trani
Nei giorni scorsi un workshop in biblioteca con gli studenti del Liceo delle Scienze Umane
Trani - sabato 20 gennaio 2024
9.55
Continua il lavoro di mappatura di comunità per l'istituzione di un Ecomuseo a Trani. Si è tenuto mercoledì 17 Gennaio in biblioteca, nodo cittadino del progetto Galattica finanziato dalla Regione Puglia, un instant workshop che ha visto coinvolta la classe 4a D Ies del Liceo delle Scienze umane, indirizzo Economico sociale, accompagnata dalla Professoressa Giuliana Laporta. Le studentesse e gli studenti, guidati dall'architetta, urban planner, esperta in mappatura e processi partecipativi, Loredana Modugno, hanno scoperto il significato di mappatura e mappatura di comunità, con particolare riferimento al percorso ecomuseale, sostenuto dal Comune di Trani.
Un fondamentale contributo all'incontro è stato apportato dall'Assessora alla Cultura e Pubblica Istruzione Lucia De Mari, che sin dal 2021 ha sostenuto il percorso di tutela e valorizzazione della nostra città insieme all'Amministrazione tutta.
Gli studenti, divisi in 4 tavoli di lavoro in relazione al tema identificato "L'Ecomuseo della Pietra e dell'Acqua", hanno sperimentato metodologie di mappatura non solo dei luoghi, ma anche delle emozioni che essi generano e dei modi comuni in cui vengono utilizzati e percepiti dalle nuove generazioni.
In pochi minuti e con grande entusiasmo e coinvolgimento, il gruppo ha identificato le strade in pietra di Trani, raccontando la nostra città come un vero e proprio "Salotto", i punti di ritrovo per i giovani, ma anche i luoghi dedicati alle passeggiate romantiche come porto e Cattedrale e alla riscoperta dei riti e le tradizioni, come il Monastero di Colonna.
Inoltre si è evidenziato come i palazzi, realizzati in pietra, siano importanti contenitori artistico-culturali e di vita e scambio tra le comunità e le Chiese, o in generale i luoghi religiosi delle diverse professioni, rappresentino il fulcro fondante della città di Trani: la multiculturalità e la commistione tra tradizioni e culture.
Il tema dell'acqua, sviluppato a livello urbano, ha generato la mappatura delle fontanelle pubbliche storiche e la rappresentazione del loro legame che connette così il centro urbano alle aree periurbane e territoriali, cittadine e infra-regionali.
Infine, le cave sono state individuate sulla mappa come punto focale per l'estrazione del materiale che più ha caratterizzato la nostra città. Attraverso lo studio della vincolistica regionale e del PPTR, sono state implementate nella mappa anche le strade a prevalenza paesaggistica e identificare come embrionali percorsi di valorizzazione per la riscoperta turistica del paesaggio tranese.
Una linea puramente ideale è stata disegnata per connettere il percorso delle cave alla zona umida di Ariscianne-Boccadoro, in particolare con la Vasca di Boccadoro, esemplare al contempo dell'utilizzo della pietra nella costruzione ottocentesca e del legame con l'acqua dolce come bene prezioso e indispensabile per l'uomo e la biodiversità, rappresentato dalla sua storia come antico potenziale Acquedotto della Città e dalla, tuttora di grande importanza, zona umida e area naturalistica.
Il lavoro svolto sui diversi livelli è stato condiviso dai protagonisti dei tavoli ed è parte integrande del Quaderno Ecomuseale che racconterà tutto il percorso. La sovrapposizione delle mappe ottenute diviene così il punto di partenza per valutarne i punti i comuni e i percorsi individuabili per la valorizzazione del territorio, all'interno dei prossimi incontri di comunità.
Supportati dai volontari del Corpo Europeo di Solidarietà e del progetto ESC "radici", numerosi saranno gli ulteriori incontri con studentesse e studenti, dai più piccoli ai più grandi. Inoltre, sarà lanciato a breve un laboratorio ecomuseale, con cadenza periodica, aperto alla partecipazione dell'intera cittadinanza.
Certi della cospicua partecipazione in questo percorso fondamentale per la riscoperta del legame tra luoghi e tradizioni che ci rendono e renderanno orgogliosi della nostra città, proseguiamo insieme su questo percorso che apre le porte a ulteriori scenari di tutela e valorizzazione paesaggistica, artistica e culturale.
Un fondamentale contributo all'incontro è stato apportato dall'Assessora alla Cultura e Pubblica Istruzione Lucia De Mari, che sin dal 2021 ha sostenuto il percorso di tutela e valorizzazione della nostra città insieme all'Amministrazione tutta.
Gli studenti, divisi in 4 tavoli di lavoro in relazione al tema identificato "L'Ecomuseo della Pietra e dell'Acqua", hanno sperimentato metodologie di mappatura non solo dei luoghi, ma anche delle emozioni che essi generano e dei modi comuni in cui vengono utilizzati e percepiti dalle nuove generazioni.
In pochi minuti e con grande entusiasmo e coinvolgimento, il gruppo ha identificato le strade in pietra di Trani, raccontando la nostra città come un vero e proprio "Salotto", i punti di ritrovo per i giovani, ma anche i luoghi dedicati alle passeggiate romantiche come porto e Cattedrale e alla riscoperta dei riti e le tradizioni, come il Monastero di Colonna.
Inoltre si è evidenziato come i palazzi, realizzati in pietra, siano importanti contenitori artistico-culturali e di vita e scambio tra le comunità e le Chiese, o in generale i luoghi religiosi delle diverse professioni, rappresentino il fulcro fondante della città di Trani: la multiculturalità e la commistione tra tradizioni e culture.
Il tema dell'acqua, sviluppato a livello urbano, ha generato la mappatura delle fontanelle pubbliche storiche e la rappresentazione del loro legame che connette così il centro urbano alle aree periurbane e territoriali, cittadine e infra-regionali.
Infine, le cave sono state individuate sulla mappa come punto focale per l'estrazione del materiale che più ha caratterizzato la nostra città. Attraverso lo studio della vincolistica regionale e del PPTR, sono state implementate nella mappa anche le strade a prevalenza paesaggistica e identificare come embrionali percorsi di valorizzazione per la riscoperta turistica del paesaggio tranese.
Una linea puramente ideale è stata disegnata per connettere il percorso delle cave alla zona umida di Ariscianne-Boccadoro, in particolare con la Vasca di Boccadoro, esemplare al contempo dell'utilizzo della pietra nella costruzione ottocentesca e del legame con l'acqua dolce come bene prezioso e indispensabile per l'uomo e la biodiversità, rappresentato dalla sua storia come antico potenziale Acquedotto della Città e dalla, tuttora di grande importanza, zona umida e area naturalistica.
Il lavoro svolto sui diversi livelli è stato condiviso dai protagonisti dei tavoli ed è parte integrande del Quaderno Ecomuseale che racconterà tutto il percorso. La sovrapposizione delle mappe ottenute diviene così il punto di partenza per valutarne i punti i comuni e i percorsi individuabili per la valorizzazione del territorio, all'interno dei prossimi incontri di comunità.
Supportati dai volontari del Corpo Europeo di Solidarietà e del progetto ESC "radici", numerosi saranno gli ulteriori incontri con studentesse e studenti, dai più piccoli ai più grandi. Inoltre, sarà lanciato a breve un laboratorio ecomuseale, con cadenza periodica, aperto alla partecipazione dell'intera cittadinanza.
Certi della cospicua partecipazione in questo percorso fondamentale per la riscoperta del legame tra luoghi e tradizioni che ci rendono e renderanno orgogliosi della nostra città, proseguiamo insieme su questo percorso che apre le porte a ulteriori scenari di tutela e valorizzazione paesaggistica, artistica e culturale.